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A volte parlano

Tra presente e futuro: l’arbitro Simone Sozza, presente al Premio Maurizio Maestrelli, ha parlato a margine dell’evento. “L’uniformità di giudizio? Concetto difficile” ha detto ai microfoni di sky Sport:

“Noi arbitri siamo un gruppo di persone, di uomini che cercano di prendere le decisioni giuste”.

Sozza prosegue parlando anche di alcune situazioni di gioco. 

“Non è mai facile uniformarsi. Il fallo di mano? Sappiamo che tale interpretazione, storicamente, risulta essere una delle più difficili. Ma abbiamo delle linee guida, dei criteri da seguire”.

“Pressione? La sentiamo, è normale ed è giusto che ci sia” prosegue Sozza. “Affrontiamo partite importanti, è normale che la pressione faccia parte del nostro mestiere. Ci prepariamo atleticamente, siamo giovani ma non tanto quanto i calciatori”.

Sozza è un classe ’87. “Per un arbitro giovane, come poteva essere il mio caso le prime volte, può capitare di avere ‘paura’ del VAR”.

Ovvero: “Che ci chiamasse per correggerci un eventuale errore. Siamo stati il primo paese a introdurlo, oggi credo che sia impossibile vedere una partita e non aspettarsi un controllo VAR su un calcio di rigore”.

Le partite vengono decise dai calciatori. “Se conoscono il regolamento? Stanno lavorando tanto anche loro in tal senso. La cultura, sotto questo punto di vista, è cambiata tanto”.

E aggiunge. “Mi ferisce sapere che qualcuno non crede nella buonafede di noi arbitri. Abbiamo una credibilità strutturata, siamo appassionati di calcio e dei professionisti che vogliono vedere partite giocate in modo corretto”.

By staff
10 commenti
moreto
20 Marzo 2025 | 11.39

 "Abbiamo una credibilità strutturata, siamo... dei professionisti che vogliono vedere partite giocate in modo corretto”. Questa gran bala ( saggio proverbio bergamasco " se l'è ira a l'è ona gran bala ! ")  poteva risparmiarsela 

Falena
20 Marzo 2025 | 10.40
E' sempre un problema di daltonismo e cerume nelle vostre"orechie " RISOLVETE IL PROBLEMA IN MODO EQUO E TUTTO COME D'INCANTO, SI RISOLVE.
Ode2392
20 Marzo 2025 | 09.52

Mi sa che il regolamento non lo conoscete neanche voi tanto bene. Con il VAR avete la possibilità di fare marcia indietro ma lo usate a vostro piacimento e secondo i vostri comodi perchè siete i primi a non accettare l'errore. Non ho mai sentito nessuno lamentarsi per un rigore netto non fischiato in presa diretta e poi dato con il VAR.

Ma il problema più grave è che siete scarsi e ognuno applica il suo di regolamento e, ancora più grave, l'arbitro di campo non conta nulla perchè decidono tutto i pappagalli a Lissone, liberi di fare porcherie  in totale serenità e senza essere notati perchè non ho mai visto una sola volta la telecamera puntata sulla sala VAR mentre prendono una decisione, il che mi fa pensare

Tony1907
20 Marzo 2025 | 08.12

Secondo me la maggior parte degli arbitri non è in malafede di principio, semplicemente il fatto che se sbagli contro una big o contto una piccola non è la stessa cosa, contro la prima si scatena un casino mediatico impressionente, contro le altre pocono nulla. Questo forse porta gli arbitri un po' più scarsi di personalità  a non essere sereni in certe decisioni. Insomma, la vecchia sudditanza psicologica per me esiste ancora ed esisterà sempre. Magari un po' meno sulle situazioni eclatanti tipo calci di rigore, essendoci la VAR che corregge, ma sulla gestione generale dei falli e dei cartellini.

melu87
20 Marzo 2025 | 06.11
Un po' insospettito sono andato a cercare , è 87 non 97 ! Mi pareva strano 
staff

In risposta a: melu87

20 Marzo 2025 | 09.05

Hai ragione, errore non nostro ma ci è sfuggito, corretto grazie 

eligio71
20 Marzo 2025 | 02.10

Dopotutto il Sozza mi piace , sembra un bravo ragazzo e come tale conserva un po' di quella ingenuita' e imprevedibilita' tipiche della gioventu'. Da lui qualche errore posso aspettarmelo e lo accetterei anche magari. Finche' dura...
Bisogna vedere quanto ci mettera' il sistema ad eroderlo.
A garanzia dell'uniformita' di giudizio ci dovrebbe essere il VAR. Per un breve periodo iniziale lo e' stato , poi , quando i burattinai si sono accorti che avrebbero presto perso il controllo , l'hanno inquinato con protocolli da azzeccagarbugli.
Dagli arbitri ci si aspetterebbe il minimo sindacale dell uniformita' di giudizio all'interno della stessa partita ma , a quanto pare e' chiedere troppo anche questo.
Tengono famiglia

castebg
19 Marzo 2025 | 23.14

"Abbiamo una credibilità strutturata"?!? Ma calciopoli?!? È esperienza rimossa?!? Gli arbitri erano estranei a dispetto delle sentenze?!? 

La credibilità l'avevano e se la sono giocata e ora devono riconquistarla, oter che bale.

Giorgio80

In risposta a: castebg

20 Marzo 2025 | 07.11

Indovina chi è l'ultimo residuo di calciopoli ancora in circolazione? Ti do un indizio, ora non arbitra ma fa il designatore...

patatinaliscia

In risposta a: Giorgio80

20 Marzo 2025 | 07.56

E che temo con il tempo possa fare proseliti