Accadde una notte - by Albo
Accadde una notte che due debuttanti con la gloriosa maglia della Nazionale vincessero l’ambito Europeo, questa volta non eroi come nelle precedenti circostanze, ma in questi casi il sogno va sempre vissuto con il gruppo, perché è quell’euforia che rende sublime e indimenticabile quel momento in cui sono le emozioni a illuminare la scena.
Accadde nella stessa notte che i nostri Toloi e Pessina toccassero con mano il primo trofeo della loro carriera, paradossalmente senza un Gasperini in panchina a dettare legge, ma con la stessa voglia, carattere, grinta e cuore che hanno voluto portare con loro in giro per l’Europa.
Accadde alle prime ore del giorno, quando la maggior parte del popolo italiano era ancora tra le braccia di Morfeo che altri due debuttanti, ma uniti dai colori nerazzurri come Romero e Musso vincessero quella “maledetta” Copa America inseguita da anni dal capitano Lionel Messi, aiutandolo a scacciare i fantasmi del passato e riportare un trofeo nella patria Argentina, dove il calcio e la vita sono sinonimi.
Insomma, accadde in meno di 24 ore che 4 dei nostri atalantini realizzassero i propri sogni di bambini e calciatori, a loro modo protagonisti, ma con in comune la stessa fame e maturità mostrata con i colori orobici, scuola di vita e di calcio che in questi anni sta insegnando tanto ma ricevendo un bel niente dalla dea bendata.
In una notte però tutto può cambiare e noi stessi possiamo cambiare, un po’ come nel film di Frank Capra degli anni 30’ in cui basta un giro sul pullman per cambiare prospettive, sogni e idea di fronte a ciò che si guarda.
Sogni e aspirazioni che ora i nostri 4 eroi riporteranno alla corte del Gasp, con una maturità e un palmares diversi da quelli di un mese fa, ma con la stessa fame e voglia di tornare a girare l’Europa non più solo per acquisire esperienza, ma per sogni di gloria ambiziosi, ma concreti. D’altronde, è di notte che i sogni si avverano.
Albo
Accadde nella stessa notte che i nostri Toloi e Pessina toccassero con mano il primo trofeo della loro carriera, paradossalmente senza un Gasperini in panchina a dettare legge, ma con la stessa voglia, carattere, grinta e cuore che hanno voluto portare con loro in giro per l’Europa.
Accadde alle prime ore del giorno, quando la maggior parte del popolo italiano era ancora tra le braccia di Morfeo che altri due debuttanti, ma uniti dai colori nerazzurri come Romero e Musso vincessero quella “maledetta” Copa America inseguita da anni dal capitano Lionel Messi, aiutandolo a scacciare i fantasmi del passato e riportare un trofeo nella patria Argentina, dove il calcio e la vita sono sinonimi.
Insomma, accadde in meno di 24 ore che 4 dei nostri atalantini realizzassero i propri sogni di bambini e calciatori, a loro modo protagonisti, ma con in comune la stessa fame e maturità mostrata con i colori orobici, scuola di vita e di calcio che in questi anni sta insegnando tanto ma ricevendo un bel niente dalla dea bendata.
In una notte però tutto può cambiare e noi stessi possiamo cambiare, un po’ come nel film di Frank Capra degli anni 30’ in cui basta un giro sul pullman per cambiare prospettive, sogni e idea di fronte a ciò che si guarda.
Sogni e aspirazioni che ora i nostri 4 eroi riporteranno alla corte del Gasp, con una maturità e un palmares diversi da quelli di un mese fa, ma con la stessa fame e voglia di tornare a girare l’Europa non più solo per acquisire esperienza, ma per sogni di gloria ambiziosi, ma concreti. D’altronde, è di notte che i sogni si avverano.
Albo
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