Affogo in questo limbo d’astrazione
Con un piede nel fango
E le dita nel sole

Scrisse così Saffo, più di 500 anni prima che nascesse Cristo.

In questi giorni, molti tifosi atalantini si sentono così.

In un limbo, a metà tra il fango della gara del Milan e il sole delle grandi opportunità a venire.

Come manichini vuoti ammassati nella vetrina di un negozio, in attesa degli eventi.

Ma non ve ne è motivo, sia perché non abbiamo commesso alcun peccato originale, sia perché il limbo rappresenta una condizione temporanea in cui si resta sospesi, senza lottare.

Il tifoso deve combattere, sostenere anche e soprattutto nelle settimane in cui il fiato resta sospeso.

Sono i giorni più importanti della stagione.

Senza aver fatto proclami, siamo qui a giocarci l’Europa attraverso due strade, Campionato e Coppa Italia.

Un privilegio e un orgoglio che meritano entusiasmo e sostegno.

Ripartendo da quell'applauso di fine gara col Milan, ora serve uscire da questo torpore che avverto in molti tifosi.

Appendiamo le bandiere ai balconi, scaldiamoci la voce, stropicciamoci gli occhi e alziamoci, e accompagniamo con euforia la squadra prima a Torino e poi a Firenze.

Hanno bisogno di noi.

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