09/06/2017 | 20.50
0

Alla scoperta di Nicolas Haas

Con ancora negli occhi la splendida stagione appena conclusa, l’Atalanta è pronta a programmare il prossimo campionato. La attende, se possibile, una sfida ancora più difficile: confermarsi ad alti livelli nonostante il doppio impegno settimanale. L’Europa League, per quanto sia un risultato storico raggiunto dalla società nerazzurra, poterà via diverse energie fisiche e mentali: Gasperini dovrà essere bravo a gestire le forze, soprattutto in vista della rivoluzione estiva della rosa. La partenza di Franck Yannick Kessiè ha infatti lasciato un vuoto difficilmente colmabile a centrocampo, a meno di investimenti importanti. L’Atalanta ha però deciso di continuare per la sua strada, investendo sui giovani: in questi giorni il club bergamasco ha annunciato l’acquisto di Nicolas Haas, centrocampista classe 1996 arrivato in Italia dal Lucerna dopo la conclusione del suo contratto con la società svizzera. Può essere lui l’erede della mezz’ala ivoriana?

Nato a Sursee nel Canton Lucerna il 23 gennaio 1996, ha trascorso tutta la sua giovane carriera con la maglia del Lucerna, prima nelle giovanili e poi in prima squadra. L’esordio nella massima serie svizzera arriva nella stagione 2014/2015 (precisamente nella sfida del 7 febbraio 2015 contro lo Young Boys) ma solo durante la scorsa stagione riesce a conquistarsi un posto da titolare. Il primo goal è datato 15 maggio 2016 nella rotonda vittoria contro il Basilea (sua la rete del 4 a 0).

Nella stagione appena trascorsa, in campionato disputa 23 partite condite da una rete e quattro assist, ma un infortunio alla caviglia ne limita l’utilizzo costringendolo a saltare ben otto partite nel periodo a cavallo tra la sosta invernale e la ripresa del torneo. In questa stagione arriva anche l’esordio nelle competizioni europee: il Lucerna è stato infatti l’avversario del Sassuolo nel terzo turno preliminare di Europa League (concluso con un complessivo 4-1 in favore dei neroverdi). In entrambe le partite Haas è rimasto in campo per tutti e 90 minuti. La sua esperienza in patria si conclude dunque con un bilancio di 55 presenze, 2 reti e sette assist.

E’ difficile trovare statistiche riguardanti la Raiffesein Super League, così come le immagini non sono facilmente reperibili. Dobbiamo dunque affidarci ai dati raccolti da Wyscout.com per avere un quadro più chiaro delle caratteristiche tecniche di Nicolas Haas. Scopriamo dunque che la sua posizione preferita è quella di mezz’ala sinistra, anche se qualche volta è stato impiegato anche sul lato destro. La sua caratteristica migliore sono i passaggi: 35 in media nei 90 minuti con una percentuale di successo dell’86%. Mettendo a confronto il suo rendimento con quello dell’ormai ex nerazzurro, scopriamo come entrambi abbiano effettuato lo stesso numero di passaggi chiave (5) pur avendo avuto un minutaggio inferiore rispetto al centrocampista ivoriano. Rispetto a Kessiè dispone di una minore forza fisica e, in generale, non ha l’abilità nell’uno contro uno dell’ivoriano. Un dribbling di media a partita (contro i 4 tentati dall’ex nerazzurro): Haas non può contare sulle straordinarie progressioni palla al piede che hanno caratterizzato la stagione di Kessiè. Il contributo in fase difensiva non è da sottovalutare: 6,7 il numero dei palloni intercettati in media nei 90 minuti (contro i 3,4 del neo acquisto rossonero). Anche i duelli difensivi vedono Haas uscire vincitore (3,8 in media con una riuscita del 29%), mentre il numero dei duelli aerei è sostanzialmente uguale (2,3 vs 2,2 a partita) anche se lo svizzero ha una minore percentuale di successo (55% vs 61%).

E’ difficile valutare il possibile impatto di Haas con il calcio italiano: il contesto del campionato svizzero non è certamente al livello dei migliori campionati europei. Eppure lo stesso si poteva dire al momento dell’arrivo di Kessiè in nerazzurro: il lavoro di Gian Piero Gasperini gli ha permesso di affermarsi come uno dei migliori centrocampisti del campionato. L’Atalanta ci ha spesso abituato negli ultimi anni a colpi a sorpresa. Visto l’inesistente costo del cartellino (parametro zero) Haas potrà abituarsi con calma ai ritmi del calcio italiano, senza alcuna pressione. Una scommessa da valutare nel tempo.

radiogoal24.it

 

By staff
0 commenti