09/03/2024 | 14.46
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Allegri in conferenza stampa: "Partita importante, non decisiva"



Massimiliano Allegri presenta Juventus-Atalanta, gara valida per la ventottesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18 all’Allianz Stadium di Torino.

Quanto è importante la partita di domani?
"Quando arrivi in questo momento della stagione i punti sono molto pesanti, c'è da fare punti per l'obiettivo e giochiamo contro una squadra che lotta per i primi 4 posti. Abbiamo fatto una buona partita a Napoli, ma siamo venuti via senza punti. Domani dobbiamo fare una bella partita e soprattutto fare risultato".

È preoccupato per questi risultati?
"Non sono preoccupato, ma siamo dispiaciuti per aver perso dei punti per strada. Siamo a marzo, siamo nella parte finale della stagione, il primo obiettivo era arrivare a marzo nelle migliori condizioni possibili. Siamo secondi, lottiamo per i primi 4 posti. E siamo in semifinale di Coppa Italia. Momentaneamente gli obiettivi sono stati raggiunti. Bisogna essere bravi ad arrivare in fondo. Mancano 11 partite più due di Coppa per fare il meglio"

Come sta McKennie?
"È a disposizione, oggi ha fatto tutto con la squadra. Gli altri sono tutti, più o meno, a disposizione. Alcaraz è fuori, Vlahovic è squalificato e Rabiot torna la prossima settimana. Abbiamo giocatori giusti per affrontare la partita, la Juventus non batte l'Atalanta in casa da 5 anni. Titolare? Se sta bene, sicuramente sì".

Quanto peserà l'assenza di Vlahovic?
"Domani Milik farà molto bene. Poi è rientrato Kean. Abbiamo ancora 11 partite da giocare. Abbiamo poco tempo a disposizione. Non siamo a settembre, adesso non c'è tempo da recuperare. Una partita alla volta, più di una volta non si può giocare. Abbiamo l'Atalanta, che da diversi anni lotta per il quarto posto. Scontro decisivo? No mancano ancora tanti punti, non è decisivo".

La Juve si sta abituando a non lottare per lo scudetto?
"Non può vincere sempre una squadra il campionato. La Juve ha fatto 9 anni straordinari. Adesso c'è stato un cambiamento generazionale, l'età media della squadra si è abbassata. Il percorso è sostenibile per le richieste della società. Importante entrare in Champions tutti gli anni. Per il calcio italiano la Champions, per tante squadre è il 30% del fatturato, invece, per la Juventus sarà il 20%. Bisogna entrarci per forza, ma non è facile. In Italia ci sono sempre 7-8 squadre che lottano per la Champions. La Roma è rientrata in lotta, il Napoli è lì. C'è la sorpresa Bologna. Serve un passo alla volta per entrare in Champions. Abbiamo cercato di lottare poi questo mese abbiamo lasciato lo scudetto, ma la squadra è in crescita. Ha dei giocatori che hanno bisogno di giocare partite importanti. Fra 2-3-4 anni avrà i Fagioli, i Miretti, gli Yildiz, Iling... sono tutti giocatori giovani. Vlahovic è 2000, anche Cambiaso è 2000. Ha un parco giocatori che deve giocare partite importanti, solo così si cresce. La Juve credo abbia un futuro importante".

Si può ipotizzare un 4-3-3?
"Abbiamo fatto gli ultimi minuti con Chiesa a destra e Yildiz a sinistra. Non è questione di numeri, ma di caratteristiche dei giocatori. La squadra è cresciuta, bisogna riprendere a fare risultati e dare continuità ai risultati".

Come si affronta l'Atalanta?
"Ci saranno dei momenti in cui bisognerà andarli a prendere altri, invece in altre situazione dovremo difendere bene dietro la linea della palla. Sono fasi di partite, non è che si scrive per 70-80-90 minuti, serve interpretare la partita al meglio".






Può essere la partita di Yildiz?
"Yildiz sta meglio, dopo un periodo un po' elogiato, messo sul piedistallo, non è che ora sono passate le sue qualità. È uno dei pochi giocatori che ha fatto il salto dalla primavera alla prima squadra. È un giocatore giovane, ma molto bravo che farà bene fino alla fine della stagione".

Può esserci spazio per Nonge e Nicolussi?
"Nicolussi e Nonge sono altri due giovani. Nicolussi è un giocatore di affidamento, quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto bene. Nonge ha fatto una buona giocata per il gol, poi è andato in area e ha difeso un po' meno bene. Lui sa giocare molto bene a calcio, deve crescere com'è normale che sia".

Come si gestiscono i giovani?
"Devono rimanere sereni, perchè la responsabilità non è loro. Hanno bisogno di trovare un equilibrio per trovare continuità. Miretti ha fatto una bella partita dal punto di vista caratteriale ed emotivo. Ha 67 partite nella Juventus ed è 2003. I giovani della Juve sono bravi bisognerà dare equilibrio miscelandoli con giocatori d'esperienza".

Kean può essere l'uomo giusto per domani?
"Kean tra l'altro è un 200 anche lui ed ha giocato tante partite nella Juve, nel PSG, sembra vecchio perché è tanti anni che gioca.Sta molto meglio ed è a disposizione, ma non ha i 90' minuti nelle gambe. È un giocatore che ci darà molte soluzioni".

È infastidito che si parli tanto del suo futuro?
"Non mi preoccupa. Adesso la cosa più importante è che dobbiamo concentrarci sugli obiettivi della Juventus. Tutto il resto non conta, contano solo i risultati. Gli obiettivi che bisogna raggiungere e tutte le energie vanno lì. Siamo nella parte finale della stagione, il resto è secondario".

Cosa non sta funzionando in difesa?
"Se tutte le domeniche prendi due gol è normale non fare risultato. Ero preoccupato dopo Verona e Frosinone, perchè sembrava di poter gol ad ogni azione. A Napoli non è avvenuto questo. Vedremo domani. Bisogna alzare il livello di solidità della fase difensiva".

Come giudici il rendimento degli esterni?
"Hanno fatto buone partite. L'Atalanta non è che la troviamo stanca, ha tanti giocatori. Mercoledi ha fatto riposare 5 giocatori. Domani è una partita importante per la stagione di entrambe le squadre".

Sul cambio di Nonge?
"Diseducativo no. Mancavano quattro minuti e avevo bisogno di due forti di testa. Infatti, abbiamo avuto un'occasione con Rugani. Tra l'altro la sostituzione non era quella, ma dopo il gol l'ho cambiata".

fonte tmw.com

 
By marcodalmen
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