06/07/2022 | 10.25
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Amiamo l’Atalanta

Amiamo l’Atalanta.




Credo proprio che spiegare i motivi di un profondo legame di affetto non sia una cosa facile. Già riferendoci a che ci vive felicemente accanto, spiegarne le ragioni, in molti casi è difficile. In ogni caso si parte da un’innamoramento che nasce improvviso e si articola in una metamorfosi ardua da motivare, ma che abbiamo visto crescere in solidità ed in una concretezza tale da divenire parte di noi, senza che ci si rammenti dell’avvio, tanta è diventata l’assuefazione .


Il rapporto diventa uno stato del vivere che insieme a noi coniuga i tempi ed i modi della vita, nella buona e nella cattiva fortuna. Sono proprio queste alternanze che consolidano gli effimeri avvii in un legame certo e duraturo, difficile da rescindere.


La passione per il nerazzurro bergamasco si distingue, sempre a mio avviso, dai rapporti delle altre tifoserie, verso le loro squadre. Bergamo fonde nell’Atalanta, tutto l’orgoglio di una appartenenza e tutto il calore gioioso di essere figli di una terra cui ci asserviamo con slancio ed amore, pagando in fatica il privilegio di accrescerla ed amarla..


La grandezza della nostra provincia deriva da un legame profondo e reale, a prova di sacrifici spesi senza rimpianti, allo scopo di renderla più funzionale e fascinosa, apprezzata ed invidiata, ma senza alcuna ostentazione. La concretezza è la nostra bandiera, che ci presenta come effettivamente siamo, senza forzature o presunzione, sempre in corsa per un miglioramento.


L’Atalanta Bergamasca Calcio è partita da lontano, persa in una mediocrità iniziale che ha protratto per oltre un secolo, con un seguito fedele e caloroso, completamente sganciato dalle ambizioni delle grandi, disposte a spendere e spandere, correttamente talvolta ed altre volte assai meno, pur di allineare prospetti di grandezza, racchiusi a profusione nelle loro bacheche.


Noi no, abbiamo un solo trofeo ed è lontana la stagione della sua conquista, ma il nostro orgoglio ed il nostro affetto sono cresciuti senza alcuna flessione, talvolta anche nei momenti di maggior difficoltà e nessuno, con certezza, può competere con un rapporto splendido, quale è il nostro.


Dall’annoso letargo, dalle minimali pretese della nostra gente, ci ha ridestato, sette anni or sono, l’avvento del personaggio più geniale ed illuminato, che potesse aspirare alla nostra panchina. Gian Piero Gasperini ci ha fatto capire il ruolo del calcio per una tifoseria calda ed appassionata quel tanto da essere elitaria al tempo stesso.


Mantenendo gli equilibri di sempre ha indotto un nuovo modo di sorprendere e di stupire, dando avvio ad una spettacolarità calcistica ignota ai più. Il calcio bergamasco è balzato in vetta alla qualità offerta altrove, mortificando tutte le squadre ritenute di maggior livello.


Anche se per ben sei anni si è letteralmente dominato, non ci è riuscito di mietere allori, proprio per l’indisponibilità dei


potentati calcistici nazionali che, con i mezzi più scorretti, hanno falsato i risultati del campo, in pieno asservimento di personaggi cui la correttezza è carente, completamente. Da sempre succubi di tali politiche, la nostra squadra e la nostra gente, sono rimaste ai margini, tollerando forse troppo ed a lungo, tanto malaffare.


La conduzione della squadra permane quella di sempre, apparentemente dimessa ma con una crescita determinata che induce attese e speranze. Forse sembriamo troppo umili e piccoli, ma sotto c’è uno spirito che cresce e ci farà diventare grandi. Rispondiamo alla grettezza sospetta di altre, con un atteggiamento old style, talvolta inquietante, ma certamente contando su di un’onestà che dovrà riconoscerci i giusti risultati.


Per questo ci accingiamo con grinta, determinazione e sacrificio all’avvio di una nuova stagione, contro avversari che ci auguriamo leali ed arbitri che speriamo corretti. Abbiamo subito torti, raccolti in una serie indecente di arbitraggi, degni di azioni persecutorie, pari a quelle inflitteci: speriamo abbiano termine ed attrezziamoci per far eventualmente rientrare , con determinazione, gli eventuali proseguimenti in essere. Restare nelle logiche del vivere in pace, non significa dover accettare angherie e penalizzazioni seriali immotivate.


Continuiamo ad essere legati ad una squadra che è specchio della nostra terra, del nostro vivere e dei nostri entusiasmi ed accompagnamola in questo ulteriore cammino, che ci vedrà, in ogni caso vincenti.


Forza ragazzi ,tutti insieme per Bergamo e l’Atalanta !



By ReMo

By sigo
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