11/05/2023 | 09.09
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Ammortamenti più corti e plusvalenze "reali": così cambia il FPF



La UEFA pronta a introdurre degli aggiustamenti per evitare che si creino delle scappatoie anche con il nuovo Fair Play Finanziario

Niente più ammortamenti decennaliplusvalenze fittizie e prestiti di comodo. Addio campagne acquisti folli come l’ultima del Chelsea. Basta scambi con valori fuori mercato quali Arthur-Pjanic. Sono questi gli accorgimenti che la UEFA intende adottare per provare a mettere un freno alle ultime brutte abitudini del calcio europeo.

Alcuni “vuoti” nel regolamento del nuovo Fair Play Finanziario consentivano di eludere le regole. La Commissione licenze UEFA, presieduta dal numero uno della FIGC (e vicepresidente UEFA) Gabriele Gravina, si è riunita a Nyon nei giorni scorsi con discreta fretta per affrontare il tema: le decisioni – scrive La Gazzetta dello Sport – sono state prese e diventeranno legge a fine giugno con l’approvazione dall’Esecutivo.

Il caso più clamoroso è quello del Chelsea: tra l’estate 2022 e l’inverno 2023 ha speso oltre 600 milioni sul mercato. Il club ha operato approfittando della legge inglese che consente di “spalmare” le spese in otto/dieci anni, periodo fin troppo comodo. La commissione ha deciso che, per i conti UEFA, l’ammortamento andrà suddiviso in massimo cinque anni. Non si può però intervenire retroattivamente, quindi il divieto sarà valido dal prossimo mercato.

Un altro tema è quello delle cosiddette plusvalenze fittizie. Da luglio 2023 sono previste due novità cruciali, che consentiranno di limitare il fenomeno:

  1. In caso di scambio con denaro, la plusvalenza sarà data solo dalla differenza pagata con soldi reali;

  2. In caso di semplice scambio di giocatori, senza cash, il valore sarà quello iscritto a bilancio e non quello deciso dalle parti (come fu per esempio nel caso Arthur-Pjanic, valutati rispettivamente 72 e 60 milioni più bonus da Juve e Barcellona).


Altro strumento d’elusione recente sono i prestiti tra club amici o appartenenti allo stesso gruppo (quello delle multiproprietà è il prossimo tema): fino a oggi è possibile fare un “favore” e prestare a 10 un giocatore che magari a bilancio vale 50. Domani si potrà sempre fare, ma i -40 diventeranno una minusvalenza per chi presta. Prevista però una deroga in caso di prestito di calciatore infortunato che ha bisogno di recuperare giocando.

Le novità si uniranno ai principi già approvati in relazione al nuovo regolamento sul controllo dei costi:

  • Solvibilità: obbligo di pagare i debiti (stipendi, spese di mercato) entro 90 giorni, con quattro controlli all’anno;

  • Stabilità: non più deficit massimo di 30 milioni, ma di 60 (90 per i club con i conti a posto), contando però tutte le spese, anche quelle per giovani e impianti un tempo escluse;

  • Controllo costi: per stipendi, mercato e commissioni agenti si potrà spendere non più del 70% del fatturato (valore a regime nel 2025, fino ad allora sarà ammesso prima il 90% e poi l’80%);

  • Sanzioni fisse: una griglia predeterminata in relazione alla violazione.

  • fonte calcioefinanza.it

By marcodalmen
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