Analisi tecnica dei gol di Torino (vista da Torino)
Imbarazzanti. Umiliati. Si scelga il termine che si vuole, ma quella contro l’Atalanta è stata una totale disfatta per il Torino sotto ogni punto di vista. Andando ad analizzare i gol subiti, poi, si notano degli errori che non sono ammissibili per una squadra di Serie A: dalla prima all’ultima marcatura degli orobici, i giocatori di Mazzarri ne hanno combinate di tutti i colori.
Partiamo dal primo gol. Laxalt riceve palla quasi sulla linea di fondo, in una zona in cui era da solo e c’era soltanto il bisogno che rilanciasse il pallone. Il terzino ha insistito nel controllo, e Palomino è entrato in scivolata, rubandogli un pallone banale. Il difensore dell’Atalanta ha poi arpionato la sfera, dirigendosi in area di rigore e mettendo un cross teso verso Zapata, marcato da Nkoulou. Il 33 del Toro e Sirigu sono andati a vuoto, così come Zapata: di conseguenza la palla è arrivata sul secondo palo, dove c’era appostato Ilicic che ha dovuto solo spingere in rete il pallone.
Sul secondo gol c’è stato un evidente problema di marcatura. Su situazione di calcio d’angolo era già capitato che Gosens (il difensore più prolifico dei cinque campionati europei) fosse lasciato indisturbato. Alla seconda occasione, il giocatore ha punito gravemente il Toro. Il giocatore ha avuto tutto il tempo di caricare il tiro dalla distanza e precisamente battere Sirigu. Completamente indisturbato.
Il terzo gol nasce da un’errore in coppia di Lukic e Djidji: Ilicic, ancora una volta lanciato sulla destra verso la porta, li ha disorientati entrambi, entrando in area di rigore. Il mediano del Toro ha poi cercato di fermarlo in maniera completamente sbagliata mettendogli una mano sulla spalla: Ilicic si è fermato e il calcio di rigore è stata una naturale conseguenza. Sul dischetto è andato Duvan Zapata, che ha spiazzato un incolpevole Salvatore Sirigu.
Il quarto gol è stato l’inizio di uno show imbarazzante. Sirigu ha rinviato il pallone lungo, che però è stato ribattuto verso Lukic e Djidji: i due giocatori, non marcati neanche da lontano, vanno a sbattere l’uno contro l’altro toccando la sfera con un braccio. Dopo questo errore imbarazzante, entrambi i giocatori hanno lasciato la sfera ferma allontanandosi dal pallone, come se non stessero giocando. Ilicic ha visto fuori dai pali Sirigu, che aveva rilanciato la sfera pochi secondi prima e non ci ha pensato due volte. Con il pallone ben piazzato a terra dalla coppia Lukic-Djidji, Ilicic ha tirato fuori una delle sue conclusioni molto belle, centrando la porta del Toro.
La quinta marcatura, arrivata sull’azione esattamente successiva al disastro a centrocampo, è stata ancora una volta orchestrata dai tre attaccanti orobici. Zapata ha ricevuto il pallone difendendosi dall’attacco di Nkoulou. Dopodiché ha servito il Papu Gomez, che ci ha messo 0.2 secondi a capire che Laxalt e Izzo stavano marcando Ilicic con gli occhi, a debita distanza per non interferire con l’attaccante. Per questo il numero 72 si è ritrovato comodamente a tu per tu con Sirigu: il portierone granata ha messo una mano, toccando il pallone ma non a sufficienza.
Meité invece ha voluto dimostrare tutta la sua concentrazione nella partita propiziando il sesto gol della Dea. Dopo aver ricevuto un banale pallone, al posto che servire comodamente Lyanco alla sua sinistra ha deciso di consegnare il pallone a Toloi. Non contento, dopo questo errore, ha rincorso Toloi appena entrato in area di rigore e lo ha steso con un un intervento in scivolata completamente inutile. Sul dischetto si è presentato Luis Muriel, che ha freddato Sirigu.
Per concludere questa lunga analisi dei gol, serve ancora l’ultima perla. Ancora il Papu Gomez, lasciato indisturbato mentre costruiva calcio, ha servito in profondità Muriel. L’attaccante non ha sbagliato, spedendo il suo mancino in fondo al sacco e sentenziando il Torino. Tutta la difesa granata, in occasione di questo gol, era già negli spogliatoi, nonostante ci fosse Sirigu che dal quarto gol in avanti gridava “Ragazzi, non è finita”.
Gualtiero Lasala per Toronews.it