Ancora Piracy Shield: ndo cojo cojo
L’attacco di Piracy Shield è dunque ben più generalista di quanto dovrebbe essere. Come se non bastasse, tutto ciò non garantisce alcuna minaccia concreta per il mondo della pirateria, da sempre all’avanguardia. Tenendo conto degli indirizzi Ip dinamici, ovvero facilmente modificabili, va da sé che degli esperti delle trasmissioni streaming illegali possano modificare il tutto in meno di 30 minuti (limite orario d’azione della piattaforma). Di fatto il sistema si cimenta in un inseguimento senza quasi chance di successo. Sarebbe interessante, detto ciò, ottenere una reportistica sui risultati effettivi ottenuti nella lotta alla pirateria.
Intanto il problema si amplia, con Ip che fanno riferimento ad Akamai, piattaforma statunitense per la distribuzione di contenuti sul web, travolta in questa rete. Tutto ciò, occorre precisarlo, non rappresenta un problema di poco conto. Dopo 5 giorni, infatti, il blocco non è più revocabile. L’indirizzo infatti non risulta più raggiungibile dall’Italia. Aggravante ulteriore è data dal fatto che gli Ip siano, per definizione, in un numero finito. Tutt’altro che positivo, dunque, il fatto che Piracy Shield prosegua a bloccarne centinaia ogni fine settimana.
Il codice sorgente di Piracy Shield
Come se non bastasse questo panorama problematico, in rete è finito il codice sorgente di Piracy Shield. Ben nove archivi di dati finiti su GitHub, affiancati da un annuncio: “Piracy Shield è anche una porta verso la censura. Il suo blocco indiscriminato di siti web e indirizzi Ip legittimi costituisce un pericolo immenso, aprendo la strada a una censura incontrollata sotto il pretesto dell’applicazione delle leggi sul copyright”.
In riferimento a tale notizia, la Lega di Serie A ha precisato come il sistema sia ancora funzionante al 100%: “La sua sicurezza non è affatto compromessa dalla illecita diffusione di alcune parti, nemmeno attuali, del codice sorgente”.
Nella nota si sottolineano importanti frutti ottenuti, senza però scendere nel dettaglio. Si ribadisce l’autorità del sistema, “in esecuzione di una legge approvata all’unanimità in Parlamento”, senza però offrire risposte sulle problematiche riscontrate. La Lega si dice certa che Agcom sarà in grado di proseguire con il garantire il “buon funzionamento (…) nonostante i tentativi di sabotaggio dei criminali che gestiscono le IPTV illecite e dei loro amici”.
Qui finanza.it
Intanto il problema si amplia, con Ip che fanno riferimento ad Akamai, piattaforma statunitense per la distribuzione di contenuti sul web, travolta in questa rete. Tutto ciò, occorre precisarlo, non rappresenta un problema di poco conto. Dopo 5 giorni, infatti, il blocco non è più revocabile. L’indirizzo infatti non risulta più raggiungibile dall’Italia. Aggravante ulteriore è data dal fatto che gli Ip siano, per definizione, in un numero finito. Tutt’altro che positivo, dunque, il fatto che Piracy Shield prosegua a bloccarne centinaia ogni fine settimana.
Il codice sorgente di Piracy Shield
Come se non bastasse questo panorama problematico, in rete è finito il codice sorgente di Piracy Shield. Ben nove archivi di dati finiti su GitHub, affiancati da un annuncio: “Piracy Shield è anche una porta verso la censura. Il suo blocco indiscriminato di siti web e indirizzi Ip legittimi costituisce un pericolo immenso, aprendo la strada a una censura incontrollata sotto il pretesto dell’applicazione delle leggi sul copyright”.
In riferimento a tale notizia, la Lega di Serie A ha precisato come il sistema sia ancora funzionante al 100%: “La sua sicurezza non è affatto compromessa dalla illecita diffusione di alcune parti, nemmeno attuali, del codice sorgente”.
Nella nota si sottolineano importanti frutti ottenuti, senza però scendere nel dettaglio. Si ribadisce l’autorità del sistema, “in esecuzione di una legge approvata all’unanimità in Parlamento”, senza però offrire risposte sulle problematiche riscontrate. La Lega si dice certa che Agcom sarà in grado di proseguire con il garantire il “buon funzionamento (…) nonostante i tentativi di sabotaggio dei criminali che gestiscono le IPTV illecite e dei loro amici”.
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By staff