19/03/2020 | 16.40
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Andrea Oliveri, un pianista per l'Atalanta del futuro

U16 A-B: Oliveri condanna il “suo” Palermo con due reti

L’Atalanta, si sa, ha nel vivaio uno dei suoi storici fiori all’occhiello. Un settore giovanile, quello della Dea, sempre pronto a sfornare giocatori capaci di calcare i palcoscenici più importanti del nostro calcio e non solo, una nidiata di talenti che potrebbe presto arricchirsi con un nome nuovo, che fa faville con l’Under 17 nerazzurra.

Figlio di Sicilia - Andrea Oliveri è un figlio della Sicilia che sta cercando di diventare grande in terra bergamasca. Nato a Palermo e svezzato calcisticamente prima dal Monreale e poi dal Borgonuovo, il classe 2003 è passato in rosanero all’età di dieci anni, attirando su di sé le attenzioni di mezza Italia grazie ad una precocità che gli ha permesso di mettersi in luce fin da subito con i compagni più grandi di un anno. L’Atalanta ha battuto la fitta concorrenza, vestendolo di nerazzurro nella stagione dell’Under 15, e lo sta vedendo crescere con un rendimento che si mantiene costante su standard di eccellenza coi quali si è aperto le porte delle nazionali giovanili. Convocazione in azzurro che si è ripetuta anche nel 2019/20, e non poteva essere altrimenti alla luce delle prestazioni del centrocampista siciliano, che con 8 gol all’attivo è il secondo miglior marcatore di una Dea dominatrice in lungo e in largo nel Girone B del campionato Under 17. Numeri che gli sono valsi un posto nella Top 10 del Ranking di categoria stilato da La Giovane Italia.

Pianista del centrocampo - Oliveri è un centrocampista totale, che ricorda da vicino il romanista Lorenzo Pellegrini per la capacità di disimpegnarsi con pari efficacia nelle posizioni di mezzala e di trequartista. Fondamentali tecnici e creatività sono da “numero 10”, facilità di calcio col piede destro e abilità negli inserimenti sono invece da “numero 8”, per un mix che lo rende il prototipo della mezzala moderna. Anche dal punto di vista fisico Andrea è già ben strutturato, con una statura che supera il metro e ottanta e un naturale dinamismo che lo rende adatto per qualsiasi tipo di disposizione tattica o sistema di gioco. Se dobbiamo trovargli un difetto, la pagliuzza la mettiamo sotto la voce “profilo psicologico”: deve aggiungere un po’ di ferocia, di cattiveria agonistica e di determinazione per valorizzare nel migliore dei modi un profilo tecnico che si colloca tra i migliori del ruolo nel panorama nazionale. Ragazzo sensibile e molto intelligente, ama la musica e si diletta a suonare il pianoforte, coltivando anche la passione per il disegno. Un pianista per l'Atalanta del futuro, una nuova gemma pronta a sbocciare nel giardino dei talenti di Zingonia.

fonte tmw.com

By marcodalmen
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