Appena svolto il funerale di Favini
Il mondo del calcio ha salutato per l’ultima volta Fermo Favini, «Mino» per tutti, il più grande talent scout nella storia dell’Atalanta. Sulla bara la sciarpa dell’Atalanta e una maglietta del Como, le due società diventate più grandi proprio grazie al «mago» di Zingonia, anzi al «maestro di calcio e di vita», come ha voluto definirlo la società nerazzurra poche ore dopo la sua scomparsa, martedì.
A salutarlo anche i massimi dirigenti dell’Atalanta, il presidente Antonio Percassi e il figlio Luca, consigliere delegato. Ma anche Beppe Marotta, dirigente dell’Inter (poi di Sampdoria e Juve) con un passato all’Atalanta. Ma c’erano anche molti dei talenti fiutati e poi fatti crescere da Favini: Bonaventura e Montolivo, oggi entrambi rossoneri, per citarne un paio.
Presente anche il Bocia, Claudio Galimberti, leader della tifoseria atalantina: anche lui ha portato in spalla la bara.
Fonte corrieredellasera bergamo