Asse Bergamo - Firenze : lividi viola
da firenzeviola.it
Fino a qualche anno fa era la sfida dei doppi ex. Era la Fiorentina di Prandelli, guidata a metà campo da Montolivo e le cui speranze in attacco erano affidate anche a Pazzini. Intrecci lontani nel tempo, quelli tra Fiorentina e Atalanta, visto che domenica al Franchiscenderanno in campo soprattutto gli obiettivi sfumati del recente mercato viola.
Colpa di qualche screzio mai del tutto cancellato (su tutti fu il tesseramento di Bangu, nella prima esperienza fiorentina di Corvino, a incrinare i rapporti tra i due club) ma soprattutto di valutazioni iperboliche, in particolare sugli italiani. La prima conseguenza è stata un rallentamento nell'italianizzazione che lo stesso Andrea Della Valle aveva auspicato qualche anno fa.
Lo sa bene proprio Corvino che nell'ultima estate aveva bussato alla porta della Dea per il difensore Conti, definito incedibile, salvo riprovarci nell'ultimo giorno di mercato, anche in questo caso senza successo, per il portiere Sportiello. E ancora il centrocampista Grassi finito in prestito al Napoli (per poi tornare a Bergamo a inizio stagione) o Cigarini che, alla fine, aveva deciso di restare in nerazzurro respingendo le avances viola nell'ultimo mercato invernale. Affari mai conclusi anche per l'inserimento di altre società, come nel caso del Torino abile ad acquistare Zappacosta e Baselli, un anno fa, per poco più di 12 milioni di euro.
E se anche sugli stranieri non è stato possibile trovare un punto d'incontro (come il Papu Gomez a lungo richiesto da Montella ma mai arrivato o come l'ivoriano Kessiè osservato dall'ex club manager Guerini nella sua annata in prestito al Cesena) risulta difficile immaginare come sul nuovo obiettivo Gagliardini, centrocampista classe 1994, la Fiorentina riuscirà a convincere l'Atalanta a intavolare una trattativa