17/05/2019 | 11.35
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Articolo su "The Guardian" che ci riguarda

Traduzione di Macaronzo e Brignuca:

 

Nel momento esatto in cui il tiro di Joaquin Correa si stava infilando in rete, la panchina della Lazio si stava già fiondando in campo. I compagni di squadra, partendo dalla linea laterale, si sono fatti circa 70 metri per festeggiare con lui nell'angolo più lontano. Simone Inzaghi andò nella direzione opposta, girandosi verso i tifosi più vicini alzando le braccia in segno di trionfo. E 'stato un traguardo prestigioso conquistare una finale di Coppa Italia molto complicata. Correa aveva già messo in difficoltà l' Atalanta grazie alla sua velocità, ma solo al 90 ° minuto è riuscito a trasformare le difficoltà difensive atalantine in qualcosa che conta segnando la seconda rete.

Inseguendo un passaggio nel nulla di Felipe Caicedo, l'argentino con una finta ha fatto andare la palla da una parte e Remo Freuler dall’altra trovandosi così solo davanti al portiere ed ha calciato di sinistro un tiro che neppure l’estremo tentativo di Robin Gosens è risucito a fermare. La Lazio aveva sbloccato la situazione di parità otto minuti prima, con Sergej Milinkovic-Savic. Era l’ìultima delle sostituzioni ed era entrato in campo solo pochi istanti prima di salire a colpire di testa indirizzando nell’angolo su corner battuto da Lucas Leiva.
Questa è stata una stagione difficile per il serbo che era valutato oltre € 100 milioni dalla Lazio la scorsa estate, dopo che nell’anno precedente aveva segnato 14 gol come centrocampista; prima di ieri sera aveva infatti realizzato solo 5 marcature nel 2018-19. Il suo agente, Mateja Kežman, ha affermato a settembre che il giocatore aveva rifiutato di aumentare il suo stipendio andando al Paris Saint-Germain perché voleva rispettare la promessa fatta al suo club attuale di portarli in Champions League. Entrambi però han dovuto rinunciare a questa ambizione. A due turni dal termine del campionato, la Lazio si trova infatti all'ottavo posto a -7 dall’Atalanta che occupa la quarta posizione. Sono stati questi stessi avversari che hanno di fatto chiuso ogni speranza nella sfida ad inizio del mese vincendo 3-1 allo Stadio Olimpico.

L'Atalanta è l'ultima favola del calcio italiano, una squadra con il 14 ° monte stipendi più alto della serie A che ha surclassato tutti, giocando con una verve e un coraggio che raramente i loro rivali più ricchi sembrano trovare. I confronti con l’Ajax sono più che semplici banalità. Fabio Capello ha osservato come entrambe le squadre sono state in grado di creare più opzioni di attacco impegnando i giocatori in uno contro uno senza la usuale copertura difensiva. Il club bergamasco non ha mai aggiunto alcuna coppa d’argento dalla sua precedente vittoria in Coppa Italia, nel lontano 1963. Rappresentano una città di 120.000 persone ma ha portato più di 20.000 fan a Roma per questa finale. Il presidente del club, Antonio Percassi, ha trattenuto a stento le lacrime mentre posava per una foto con i suoi figli di fronte a quei sostenitori prima del calcio d'inizio. Forse il peso dell'occasione è gravato sui suoi giocatori. La Lazio è abituata a questa pressione infatti è arrivata alla finale per la terza volta negli ultimi cinque anni. Al contrario, il gioco dell’Atalanta ha risentito della non abitudine a questo tipo di sfide molto diversa dalla serie positiva di 13 partite da cui veniva. Hanno giocato con lo stesso ritmo alto di sempre, ma hanno faticato a creare opportunità di punteggio.

La partita avrebbe potuto svolgersi molto diversamente se fosse stato fischiato il giusto rigore che si erano procurati a metà del primo tempo. Un tiro di Marten De Roon ha incontrato la deviazione dal braccio di Bastos andando poi a colpire il palo. Sulla base della interpretazione delle regole applicate in questa stagione, era un evidente fallo di mano, ma l'arbitro Luca Banti non lo vedeva chi era al VAR non lo ha mai richiamato per rivedere l’episodio.

L’allenatore dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, non aveva ancora rivisto l’episodio fino al termine della partita e potrebbe pentirsi di non averlo fatto. "I giocatori mi hanno detto che c'era stato un fallo di mano", ha detto, "ma ho pensato che fosse uno di quegli episodi ambigui. Questo episodio è qualcosa di inconcepibile data la disponibilità di VAR, l'azione è estremamente chiara. "Se il rigore fosse stato fischiato anche Bastos, già ammonito, sarebbe stato espulso. Invece, Inzaghi lo sostituì pochi minuti dopo l’episodio. L’allenatore della Lazio non può essere accusato dell’errore di un arbitro. Le sostituzioni di Inzaghilo hanno ampiamente ripagato, in particolare con l’ultima, quella di Milinkovic-Savic. Il serbo era appena tornato ad allenarsi dopo un infortunio alla caviglia che molti pensavano dovesse fargli chiudere la stagione. Milinkovic-Savic ha ancora i suoi ammiratori, e Inzaghi è stato evasivo quando gli è stato chiesto del suo futuro. L’allenatore ha attirato molte critiche recentemente per il peggioramento del piazzamento in campionato della sua squadra. Tuttavia, vale la pena ricordare a noi stessi che la Lazio ha perso l'uomo che in precedenza era considerato il miglior difensore, Stefan De Vrij così come Felipe Anderson. Allo stesso modo, Gasperini sembra debba proseguire con l’Atalanta. Alcuni hanno ipotizzato che potrebbe persino finire nella capitale, come allenatore della Roma. Per ora, ha preoccupazioni più pressanti. L'Atalanta ha bisogno di quattro punti nelle ultime due partite per ottenere una qualificazione alla Champions League che potrebbe essere un traguardo ancora più grande dell’alzare la Coppa Italia. La loro prossima partita è in casa della Juventus. Scoraggiante, in senso calcistico, ma un appuntamento fisso che si spera non trovi gli stessi riscontri con la bruttezza pre-partita che abbiamo visto qui, quando 200 o più Ultras Lazio si sono scontrati con la polizia, dando fuoco ad una auto della polizia. Nella settimana in cui è stato confermato che Cagliari non avrebbe ricevuto alcuna punizione per l'atteggiamento razzista nei confronti di Moise Kean al loro stadio, questa era un'altra brutta scena per il calcio italiano. In contrasto con lo sfarzo della finale di mercoledì che è iniziata con una ballerina fluttuante con palloncini tricolori che ha portato a terra il trofeo, è stata presentata in campo anche un'opera d'arte di Simone Fugazzotto. L’opera, destinato a inviare un messaggio contro il razzismo, ha mostrato tre scimmie con i volti incorniciati in diversi colori, che assomigliano ai bordi dei pannelli di un pallone da calcio.

L'intenzione di Fugazzotto era di "rappresentare europei, africani e asiatici sotto forma di scimmia". La sua efficacia come opera d'arte è negli occhi di chi guarda. La prospettiva di qualsiasi passo coerente verso la lotta al razzismo negli stadi italiani, purtroppo, rimane più lontana che mai.

By sigo
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