Aspettando Sampdoria - Atalanta: quattro chiacchiere con Stefano, tifoso doriano

Si chiama Stefano, gestisce un locale in una rinomata località del levante ligure, ci conosciamo da anni e ci sediamo per questa chiacchierata ad uno dei tavolini sulla terrazza vista mare del suo bar. Prima dell'intervista gli faccio una foto al tatuaggio sulla gamba simbolo della sua devozione alla causa blucerchiata. Doriano da sempre comincia da andare allo stadio nel 1976 e da allora è sempre abbonato alla gradinata sud che ospita il cuore più caldo del tifo blucerchiato.
Frequento il suo bar da anni ed ogni tanto parliamo di calcio così gli avevo chiesto la disponibilità per quattro chiacchiere più che per un'intervista il tutto per sondare l'umore dei tifosi della prima squadra che affronteremo in campionato fra meno di un mese. Mi ero preparato delle domande ma comincia lui a parlare così lo lascio spaziare per poi ricondurre, almeno in parte, sui binari delle cose che più mi interessano.
Partiamo da quelli che sono gli anni d'oro della Samp: aveva 20 anni quando i doriani si aggiudicano lo scudetto, grande entusiasmo ma per lui non la migliore Sampdoria almeno a livello di gioco, le stagioni con Gullit e Platt ed Eriksson in panchina sono quelle che ritiene abbiano fatto divertire di più i tifosi.
La proprietà
Dopo presidenti appassionati come Mantovani e Garrone l'amaro epilogo con il "viperetta" Ferrero. A livello societario qualcosa si sta muovendo, i giornali locali danno un pre accordo vincolante in arrivo addirittura entro la fine di luglio con chiusura e cambio delle posizioni decisionali entro la fine di settembre.
Il mercato
La situazione societaria influisce ovviamente sul mercato che per poter decollare necessita di fare cassa. In questa ottica si legge la partenza di Thorsby giocatore a cui i tifosi doriani, Stefano in particolare, erano molto affezionati per l'impegno sempre profuso, magari un po' grezzo tecnicamente ma che non molla mai (la maglia sudata sempre funziona bene a tutte le latitudini). A tal proposito cita l'opposto di questo comportamento riscontrato in Sensi. Gli acquisti sono bloccati, al momento si parla di Pjaca ma i veri acquisti li vede nei due rientri di Gabbiadini e Damsgaard. Il ruolo maggiormente scoperto nella Samp è per Stefano quello di un mediano di centrocampo che imposti il gioco e detti i tempi. Dopo di questo la lacuna maggiore è nel reparto offensivo, la conferma di Quagliarella, prima dell'inserimento nei quadri dirigenziali non basta. Bonazzoli, reduce da una buona stagione alla Salernitana, ha un ingaggio pesante (oltre il milione e duecentomila euro cifre fuori dagli standard blucerchiati) e potrebbe per questo motivo essere sacrificato a fronte di una buona offerta. I tifosi sono in attesa che arrivi la nuova proprietà sperando che non sia troppo tardi come accaduto a Genoa e Parma negli anni passati.
Giampaolo
Allenatore che a lui non dispiace, c'è invece una parte della tifoseria che lo contesta apertamente. Il concetto espresso da Stefano è che agli allenatori va dato il materiale che chiedono (torna il concetto di Gasperini sui buoni ingredienti ma che il sale non è zucchero) in modo che possano esprimere la propria idea di calcio,. Per Stefano alla Samp Giampaolo quando ha avuto il materiale che voleva ha fatto divertire i propri tifosi. Skriniar, Linetti Torreira erano sconosciuti e Giampaolo li aveva fatti rendere al meglio con gioco piacevole e qualche soddisfazione contro squadre del massimo livello nei due anni in cui ha avuto il materiale opportuno. Inoltre Giampaolo sembra essersi bene integrato nell'ambiente doriano, si riconosce in questa società.
Le attese dei tifosi
Una salvezza tranquilla è l'aspirazione più diffusa, magari contornata da qualche scalpo eccellente, il tutto in attesa di una nuova proprietà che dia una svolta ed alzi l'asticella. Ferrero è stato contestato a più riprese ma sempre civilmente e sempre dopo che la squadra è uscita dal campo. Ci fu anche una contestazione a Garrone perchè aveva promesso di lasciare la squadra in buone mani invece la cedette a Ferrero che li ha portati ad un passo dal fallimento e non sono ancora salvi almeno finché non si concretizzerà il passaggio alla nuova proprietà. Un passaggio veloce sugli stipendi che le squadre "big" elargiscono anche se non avrebbero le possibilità economiche, in particolare la legge che salvò la Lazio dandola in mano a Lotito gli è rimasta sul gozzo. Stefano ha una passionaccia per la Samp e per il calcio e la ha trasmessa ai suoi 4 figli che porta, con abbonamento, allo stadio (l'ultimo di 7 anni avrà il primo abbonamento quest'anno). Il costo per partita dell'abbonamento in sud, è di circa 12 euro e gli sembra un prezzo congruo allo spettacolo. Quando gli dico che a Bergamo sono più alti nei popolari la risposta è molto simpatica: "se vai a vedere Eric Clapton o Casadei il prezzo cambia, l'Atalanta adesso Eric Clapton e la Sampdoria sono i Casadei", il prezzo deve essere adeguato allo spettacolo e agli interpreti proposti.
Come vede l'Atalanta ed il rapporto con i suoi tifosi
Stefano spera nella nuova proprietà auspicando che alzi l'asticella come successo all'Atalanta. Prosegue poi dicendo che gli dispiace che non abbiamo vinto nulla anzi che ci abbiano impedito di vincere (a conferma che, a parte i tifosi beceri, chi guarda il calcio con occhi neutrali ha ben chiaro chi usa il potere a suo vantaggio) perchè sarebbe stato molto meritato, lui apprezza il bel gioco e i tre anni di qualificazione Champions hanno mostrato un gioco stupendo. Per quel che riguarda i tifosi apprezza molto il nostro tifo quando andiamo a Marassi risultando fra le tifoserie più civili, sempre tifo per la nostra squadra mai contro gli altri. Inoltre non ricorda episodi problematici che invece avvengono con tifoserie di grosse squadre. Per lui l''organico dell'Atalanta è da grande squadra e Gasperini, pur antipatico, è un allenatore che gli piace moltissimo per come fa giocare i suoi. A proposito di organico rimpiange Muriel più di Zapata per la classe e la tecnica sopraffine anche se, regolarmente, si presentava in ritiro con un bel carico di chili di sovrappeso. Zapata nell'anno da loro fece un girone di andata splendido poi si fece male ed il ritorno giocò pochissimo. Apprezza molto l'Atalanta attuale perchè gli ricorda la Samp dei tempi d'oro sia come gioco che come spirito, incarnando la rivalsa delle squadre che sono fuori dalle potenti del palazzo. Lui da frequentatore di stadio ha visto partite fra Samp ed Atalanta in cui la superiorità era molto evidente, se ti piace il calcio il gioco dell'Atalanta di Gasperini è ben definito e riconoscibile.
Il livello economico degli stipendi
Parlando di Zapata, Stefano esprime un concetto che bene conosciamo, la Samp è una squadra media e quando qualcuno emerge riceve offerte economiche che sono il doppio di quanto percepisce a Genova (chi prende di più è intorno al milione di euro) e diventa impossibile trattenerlo. La tifoseria blucerchiata in questo aspetto differisce molto da quella genoana. Difficile che giocatori che se ne sono andati a prendere stipendi più lauti vengano fischiati al loro ritorno a Marassi anzi probabilmente vengono applauditi per quello che hanno dato in maglia blucerchiata. I rossoblù in questo invece sono un po' permalosi ed in buona parte dei tifosi il concetto di fedeltà alla maglia ha il sopravvento. A Genova sponda Grifone la contestazione a Gasperini o a presidenti che comunque hanno portato risultati validi, è quasi la norma. Per Stefano il buonsenso dice che questi ragazzi devono trarre il meglio dagli anni di carriera e quindi capisce le loro scelte.
Uno dei suoi dipendenti si avvicina e chiede a Stefano se c'è ancora gelato al mango (Stefano prepara personalmente i gelati serviti nel suo bar), gli ho chiesto tutto quello che avevo in mente e lo libero con un sorriso ed un arrivederci al 13 agosto.
