25/03/2022 | 07.27
1

Atalanta, due stagioni a confronto. Quanto pesa l’attacco acciaccato

Scarica sfondi L'Atalanta BC, 4k, logo, creativo, arte, nero e blu della  bandiera a scacchi, il calcio italiano di club, emblema, seta, texture,  Serie A, Bergamo, Italia per desktop libero. Immagini sfondo

In piena corsa scudetto: se l’Atalanta avesse raccolto lo stesso bottino dello scorso anno, a questo punto del campionato, si ritroverebbe tra le candidate al tricolore. La Dea 2020/2021, infatti, dopo 29 giornate di Serie A, aveva già agganciato la quarta posizione Champions a quota 58. Allora in vetta c’era l’Inter, già volata via dal gruppo delle inseguitrici, distante ben 13 lunghezze dalla squadra bergamasca, mentre nella stagione corrente lo scenario è decisamente cambiato.





Ci sono quattro squadre nel giro di sette punti, e se l’Atalanta avesse macinato gli stessi punti del campionato 2020-2021, a inizio primavera sarebbe tra le contendenti al titolo, a 8 punti dalla vetta (c’è il Milan a 66) e quarta a solo un passo dalla Juve (59), con una partita da recuperare (il confronto comprende lo stesso scenario, Atalanta e Inter hanno una gara in meno)





La soglia dello scudetto 2022 è quindi più bassa rispetto al 2021, ma gli uomini di Gasperini hanno guadagnato ben 7 punti in meno in una stagione tribolatissima, segnata da infortuni, sfortune, torti arbitrali e prestazioni sottotono di alcuni singoli. Più pareggi e meno vittorie rispetto a dodici mesi fa, è questo il bottino dell’Atalanta a sessanta giorni dal fotofinish: 17 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte l’anno scorso alla viglia della 30esima giornata, 14 vittorie, 9 pareggi e 6 sconfitte quest’anno.





Ma oltre ad aver lasciato qualche punticino per strada, l’EuroDea ha perso anche lo smalto sotto porta, avarissima nell’ultimo periodo, dove invece l’anno scorso era generosa: 68 gol segnati a marzo 2021 rispetto ai 51 messi a referto a marzo 2022 , ma ha subito 5 reti in meno dell’anno scorso (36 vs 31). Sintomo che la difesa, spesso punto debole della squadra gasperiniana per i troppi gol incassati, quest’anno si è rinforzata grazie agli interventi del nuovo innesto Demiral e alla consacrazione dei veterani Toloi, Palomino e Djimsiti.





Una retroguardia di ferro ma un attacco di gesso, incapace di andare oltre una media di 1,7 gol a match, ben lontana dagli oltre 2 gol a partita di un anno fa (2,3), che rendevano l’Atalanta uno degli attacchi più prolifici del campionato (non solo italiano). L’anno scorso, alla 29esima giornata, comandava la classifica degli attacchi più forti a 68 gol, alla pari dell’Inter capolista: quest’anno con lo stesso numero di reti sarebbe da sola in testa (ora c’è l’Inter a 62), invece è il reparto offensivo numero sette in Italia (dietro anche a Hellas Verona e Sassuolo)


fonte bergamo.corriere.it

By marcodalmen
1 commenti