ATALANTA-GENOA 3-0 Dea nell'Olimpo
Non ci sono più parole. L’Atalanta vince una partita limpidamente, meritando da ogni punto di vista la vittoria, e fa sognare i tifosi.
Non guardiamola la classifica, perché c’è da impallidire. Devono ancora giocare quasi tutte ma per rendersi conto di quanto siamo in alto il Napoli, battuto ieri dalla Juventus, dista solo un punto dalla Dea. Ovviamente è tutto fieno in cascina per la salvezza e apre la finestrella su qualcosa di più, ma dobbiamo anche capire che i nerazzurri non potranno stare in questo stato di forma in eterno.
Dopo tre partite in una settimana e due infortuni patiti nel primo tempo si sarebbe pensato a una squadra stanca nel finale di gara, invece l’Atalanta concede giusto qualche occasione per far prendere un bel voto a Berisha e poi chiude i giochi, con Gomez che non sbaglia nell’occasione forse meno nitida capitatagli nel giro di qualche giro di lancette.
Quello di oggi è sembrato un ko tecnico che induce a sottovalutare i meriti dei nerazzurri e a evidenziare la giornata no degli avversari, ma dopo tanti indizi abbiamo la prova: è Gasperini a non far giocare bene chi incontro questi ragazzini scatenati.
Oggi grande prova di tutti ma Gagliardini è stato enorme nel sostituire Kessie, Kurtic finalmente decisivo sottorete, mentre Petagna non ha trovato la rete ma servito due assist e dimostrato di essere veramente fortissimo con il pallone tra i piedi e non solo. Ci sarebbe da parlare per ore, ma c’è tutta la settimana per elogiare e celebrare questo momento. Godiamocelo.
GOMEZ SFIORA LA RETE
L’Atalanta e Genoa volano sulle ali dell’entusiasmo e un sole primaverile scalda il Bortolotti in quello che si annuncia un match di alta classifica, almeno provvisoriamente.
Gasperini, ex d’onore di giornata, schiera lo stesso schieramento che aveva battuto il Napoli, ad eccezione di Konko che prende il posto dell’infortunato Toloi, lasciando lo spremuto Kessie in panchina.
Partenza fortissima con Petagna che prova a infilarsi in area e guadagna dopo pochi secondi una punizione dal limite, con giallo per Munoz: l’attaccante appoggia per Gomez che manda la palla a sibilare vicinissima al secondo palo, facendo sussultare i tifosi.
Ma il Genoa subito prova a riportarsi in attacco, dando l’idea di poter fare male. Al 5’ Conti usa le braccia per fermare il suo marcatore e prende un giallo forse troppo severo: la punizione non crea tuttavia grossi pericoli.
L’Atalanta prova a fare male all’8’: prima un cross di Dramè trova la conclusione di Gagliardini, ribattuta dalla difesa, mentre successivamene un cross di Conti non viene agganciato da Petagna e trova Gomez pronto al tiro, imperfetto per via di un rimbalzo beffardo.
Dramè si infortuna e deve lasciare il campo, al suo posto Spinazzola all’11. Brutto colpo per Gasperini, che perde un grande elemento di spinta e spreca un cambio. Al 12’ ancora il Papu prova la conclusione in girata da centro area ma non trova la porta.
Al 14’ primo angolo per il Genoa, ma nessun problema per la difesa. Altro angolo al 19’ ed anche stavolta c’è grande attenzione, con ripartenza del Papu fermato. Al 20’ la pressione dei nerazzurri sfrutta un’altra punizione interessante: Gomez calcia verso Masiello che la rimette in mezzo ma l’arbitro vede un fallo. Il Genoa ci prova con un lancio lungo per Pavoletti tutto solo, ma è fuorigioco.
Finora partita di studio, con entrambe le difese molto attente, anche se solo l’Atalanta ha avuto le occasioni per andare in vantaggio.
DOPPIO KURTIC!
Al 24’ Berisha è costretto ad uscire di testa su un lancio lungo, mentre Caldara usa il fisico e il Genoa guadagna una punizione. Al 27’ Kurtic prova il tiro da fuori, parato senza problemi da Perin.
Al 28’ Gomez va sul fondo e serve sul primo palo dove Petagna anticipa Perin, bravo a mettere il braccio, poi serve indietro il pallone per Freuler che trova un muro a porta vuota. Grande sensazione di pericolo quando l’Atalanta attacca.
Il Genoa si vede al 32’, quando un tiro da fuori di Rigoni viene deviato in angolo: ancora una volta nemmeno su corner i genovesi riescono a creare grossi problemi. Konko viene fermato sulla linea laterale forse in modo falloso, ma resta a terra per un guaio muscolare e Gasperini è costretto al secondo cambio obbligato: dentro Zukanovic al 36’.
Passa un minuto e Gagliardini ruba palla al limite dell’area, subisce il ritorno dei difensori ma con la punta del piede riesce a servire in area Kurtic, che è un falco ad anticipare Perin e a mettere in rete. Vantaggio più che meritato per i nerazurri e stadio che diventa una bolgia.
Al 39’ Petagna guadagna la standing ovation quando difende palla si lancia da solo e riesce a superare un primo difensore e costringere all’angolo il secondo. Sul corner Gagliardini effettua una grande rovesciata, ma è centrale tra le braccia di Perin.
Al 44’ grande progressione di Conti, dalla difesa all’attacco con gran anticipo di testa ad iniziare l’azione, ma Laxalt lo atterra, beccando un giusto giallo. La punizione non crea pericoli ai liguri.
Al 47’ Petagna prova l’affondo solitario su lancio di Masiello, controlla benissimo e poi serve Kurtic che calcia nell’angolino, dove Perin non riesce a deviare abbastanza. Doppietta per lo sloveno, ma grossi meriti per Petagna, ancora una volta utilissimo al gioco d’attacco: lo stadio esplode e si va al riposo con un doppio vantaggio che risulta più che giusto per quanto visto, con un Berisha totalmente inoperoso.
VICINI AL TERZO GOL
Juric decide di inserire Simeone al posto di Ntcham per aumentare il peso in avanti. Petagna conquista palla e come al solito si invola, bloccato solo fallosamente: Gomez fornisce un bel cross su punizione ma nessun nerazzurro riesce ad arrivarci di testa. Il Genoa prova a rispondere ma Berisha è attento ed in uscita neutralizza un pericoloso spiovente. Al 49 è Caldara ad anticipare di un soffio Simeone, in una fase dove i liguri spingono.
Lungo possesso palla dell’Atalanta che denota una gran qualità e una gran sicurezza nel fraseggio di tutta la squadra, che per diversi minuti riesce a non far vedere palla ai genoani provando anche l’affondo. Al 53’ il Genoa ci prova dalla destra ma Berisha è pronto alla parata a terra, forse nel suo primo intervento del match.
Al 55’ Gagliardini vede partire il Papu e lo serve alla grande, ma l’attaccante una volta entrato in area è sfinito e deve accontentarsi di un corner: sull’angolo svetta Petagna che con una sassata impegna Perin alla super parata. Altro angolo ma stavolta i nerazzurri non riescono ad essere pericolosi. Ancora una volta Gomez riesce ad entrare in area ma non trova il guizzo vincente, stavolta sbagliando il passaggio per Petagna. Al 60’ sempre il Papu viene anticipato al limite dell’area prima di un tiro, mentre al 61’ Simeone beffa la retroguardia nerazzurra e si trova a tu per tu con Berisha, ma calcia incredibilmente fuori. Prima vera occasione costruita dai liguri in questa partita.
Al 62’ cambio per il Genoa, con Ninkovic che prende il posto di Veloso. Al 63’ esce Kurtic, in un mare di applausi, e al suo posto entra D’Alessandro. Al 65’ grande ripartenza nerazzurra, con D’Alessandro servito in profondità, ma Perin salva in uscita.
Altra sortita del Genoa in attacco, e Berisha salva su un colpo di testa lento ma beffardo, salva anche l’angolo. Dall’altra parte al 69’ arriva un bel pallone in mezzo all’area per Petagna, che si gira e calcia ma troppo debole e centrale. In questo momento l’Atalanta è perennemente in attacco con una gran gestione palla negli ultimi metri: sembra mancare il colpo del ko tecnico.
BERISHA PARA E GOMEZ METTE LA CILIEGINA
Al 73’ occasione per il Genoa, con Simeone che al limite riesce a girarsi ma calcia male e alto.
Al 76’ è il momento di Berisha: su una punizione dalla sinistra una deviazione forse nerazzurra destina la palla in rete, ma l’albanese sfodera il miracolo, mandando prima il pallone sul palo, poi allontanando da terra con i piedi la palla rimasta sulla linea.
Ingenuità di Zukanovic al 79’, quando spinge platealmente un giocatore vicino all’area. Juric inserisce Pandev al posto di Gentiletti, osando il tutto per tutto. La punizione di Laxalt prende la barriera, ma ci riprova e il tiro non va molto lontano dall’incrocio.
Dall’altra parte Gagliardini vince un contrasto e va solo in area, dove serve D’Alessandro che ostacolato da Perin mette in mezzo, dove la difesa salva.
All’84’ ci pensa il Papu, che dialoga con Petagna e servito al limite dell’area sfodera un fendente basso tra il tuffo di Perin e il palo. Terza rete e stadio in visibilio per la prova di forza dei nerazzurri, mai come oggi in stato di grazia.
L’Atalanta non si ferma più e all’88’ D’Alessandro si invola, poi serve in mezzo dove Conti cerca la rete ma allarga troppo il piattone. Il Genoa è tramortito e non riesce più a reagire, mentre l’Atalanta trascinata dal pubblico cerca ancora la via del gol, nonostante si sia al 90’. L’arbitro non dà recupero e Gasperini si gode la meritata vittoria che sancisce l’Atalanta tra le migliori del campionato, almeno momentaneamente. Tra una settimana la sfida di Sassuolo sarà sicuramente un’altra bellissima sfida in cui misurare la continuità dei nerazzurri, ormai al sesto risultato positivo di fila, tra cui un solo pareggio a Firenze.
ATALANTA
Berisha, Konko (36‘ Zukanovic), Caldara, Masiello, Conti, Freuler, Gagliardini, Dramè (12‘ Spinazzola), Kurtic (65‘ D‘Alessandro), Petagna, Gomez.
A disposizione: Sportiello, Migliaccio, Pesic, Kessie, Paloschi, Cabezas, Raimondi, Grassi, Bastoni. All. Gasperini
GENOA
Perin, Munoz, Burdisso, Gentiletti(80' Pandev), Lazovic, Rincon, Veloso (62‘ Ninkovic), Laxalt, Rigoni, Ntcham (45‘ Simeone), Pavoletti.
A disposizione: Lamanna, Zima, Edenilson, Cofie, Gapkè, Biraschi, Orban, Brivio, Fiamozzi. All. Juric.
ARBITRO: Fabbri da Ravenna
MARCATORI: 36’ Kurtic, 47’ Kurtic, 84’ Gomez
AMMONITI: Munoz, Conti, Laxalt