Atalanta, guarda chi si rivede: Soppy torna in campo con l'Under 23
Cosa ci fa un giocatore per cui l’Atalanta ha speso quasi 10 milioni di euro più bonus nel lontano 2022 in Serie C? Ieri pomeriggio, nei minuti finali della sfida dell'Atalanta Under 23 contro il Lecco, Brandon Soppy è tornato in campo.
Sì, avete letto bene: Brandon Soppy ha fatto il suo esordio in Serie C. Il terzino classe 2002 ha contribuito, seppur simbolicamente, alla vittoria per 5-2 dei nerazzurri. Non esattamente il percorso che ci si aspettava quando fu acquistato dall'Udinese.
Una promessa... non mantenuta
Brandon Soppy era arrivato a Bergamo come un colpo interessante. Giovane, atletico, con alle spalle una discreta esperienza in Serie A grazie ai suoi trascorsi all’Udinese. Eppure, qualcosa è andato storto. Dopo poche comparse con la maglia nerazzurra e una breve, non certo esaltante, parentesi al Torino, lo scorso gennaio il francese era stato spedito in Germania, allo Schalke 04, per ritrovare fiducia.
Purtroppo per lui, anche quello è stato un periodo da dimenticare: cinque partite, un infortunio al tendine della coscia e una stagione conclusa con largo anticipo. Risultato? Ritorno alla base e ora, dopo essersi lasciato l'infortunio alle spalle, l'esordio in Serie C.
Ma come può giocare in Under 23? Ecco cosa dice il regolamento
È lecito chiedersi come sia possibile che un giocatore con la sua esperienza scenda in campo con l'Under 23. La risposta è scritta nel regolamento. Le seconde squadre possono inserire fino a quattro calciatori nati prima del 2002 e Soppy, essendo nato in quell'anno, è perfettamente eleggibile senza andare a togliere un posto agli altri "fuori quota".
Inoltre, non ha raggiunto il limite massimo di 50 presenze in Serie A (ne ha giocate 49) e non è iscritto nella lista dei 25 giocatori della prima squadra dell’Atalanta per questa stagione. Insomma, burocraticamente tutto in regola. Forse un po’ meno dal punto di vista delle aspettative.
Quale futuro lo attende?
Ed eccoci al punto cruciale: cosa ne sarà di Brandon Soppy? L’unica certezza è che, al momento, l’Atalanta sta cercando di fargli accumulare minuti. L’obiettivo è chiaro: attirare l’interesse di qualche club in vista del mercato di gennaio, che possa prendere il francese in prestito o magari acquistarlo a titolo definitivo.
Certo, pensare che un investimento importante come lui si ritrovi al momento in Serie C fa sorridere (amaramente), ma questo è il calcio: una stagione storta può relegarti ai margini. Perfino un’eventuale convocazione in prima squadra sembra improbabile, perché una sola presenza in Serie A lo escluderebbe definitivamente dalle gare dell’Under 23.
Un nuovo inizio o l'ultimo capitolo?
La verità è che Soppy si trova in un limbo. Il suo ritorno in campo è stato più simbolico che sostanziale. L’Atalanta spera ancora di recuperare parte dell’investimento, ma il rischio di un deprezzamento ulteriore è concreto.
Ora, la palla è nei piedi di Brandon Soppy. Riuscirà a dimostrare che non è una promessa mancata, ma solo un talento che ha bisogno di un po’ di fiducia e fortuna? Intanto, la Serie C lo aspetta. Un passo indietro nella speranza di fare due passi avanti. O almeno uno.