Atalanta, il vivaio d'oro
Fabrizio Carcano su "Il Quotidiano" ha fatto un articolo sul vivaio atalantino dove ricorda che negli ultimi anni l’Atalanta è riuscita a trasformare il suo settore giovanile in una vera miniera d’oro, sia dal punto di vista sportivo che economico. Zingonia ha tradizionalmente puntato forte sui ragazzi cresciuti in casa e questa nidiata non fa eccezione, dal portiere Carnesecchi al difensore Scalvini, fino al laterale Ruggeri
Il club ha lavorato con costanza per affiancare al settore giovanile una prima squadra sempre più competitiva. In sette anni, l’Atalanta ha incassato oltre 200 milioni di euro solo grazie alle plusvalenze dei giovani cresciuti nel vivaio. Un lavoro portato avanti anche grazie alla guida di Luca Percassi, che ha dato continuità a un progetto solido e ben strutturato.
L’ultima operazione in ordine di tempo riguarda Matteo Ruggeri passato all’Atlético Madrid per circa 20 milioni di euro. La cessione sarà ufficiale nei prossimi giorni e si aggiunge a quella di Piccoli, già conclusa a metà settimana (prestito riscattato dal Cagliari). Solo con queste due operazioni, l’Atalanta incassa un gruzzolo abbastanza corposo, confermando il valore dei suoi giovani.
Negli ultimi dieci anni, nessun altro vivaio in Italia ha portato così tante plusvalenze come quello dell’Atalanta gia' a partire da quelle ormai datate di Conti al Milan (24 milioni), Gagliardini all’Inter (20,5), Caldara alla Juve (25), Grassi al Napoli (10) e Bastoni all’Inter (31).
Un modello vincente che continua a dare frutti, con investimenti mirati e un’attenzione costante al futuro. L’Atalanta non solo valorizza i suoi giovani, ma riesce anche a costruire una squadra competitiva partendo proprio da lì: da casa propria.

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