ATALANTA - ROMA 1-4. MAGLIA GIUSTA, PARTITA SBAGLIATA
Che dire della scoppola odierna? è andato tutto storto e ci abbiamo messo del nostro a cominciare dai soliti errori in fase difensiva che. a questo punto, possiamo definire una debolezza patologica nel gioco e nella psicologia del mister.
La squadra, oltre ad aver giustamente lasciato negli spogliatoi la maglia di Natale sbagliata, di cui abbiamo detto nei giorni scorsi, ha lasciato fuori anche molte delle prerogative che l'hanno trascinata ai numerosi successi dell'era gasperiniana.
Un bel ridimensionamento ed è giusto cosi. Basta parlare di scudetto, non e' roba nostra. Facciamo tesoro dei molti errori e ripartiamo, è nel nostro DNA prima ancora che arrivasse il Gasp in panchina.
FORZA ATALANTA!
***
Serie A – 18^ giornata
ATALANTA – ROMA 1-4
Atalanta: Musso, Toloi, Palomino, Djimsiti (Muriel), Hateboer (Zappacosta), De Roon, Freuler, Pezzella (Mehle), Pasalic (Miranchuk) (Malinovskyi), Ilicic, Zapata
Roma: Rui Patricio, Mancini, Smalling, Ibanez, Karsdorp, Mikhitaryan (Calafiori), Cristante, Veretout (Kumbulla), Vina, Zaniolo (Shomurodov), Abraham (Bove)
Arbitro: Irrati di Pistoia
Bergamo. In un clima di festa ed uno stadio finalmente pieno, illuminato da un bel sole d’inverno Atalanta e Roma danno vita ad una partita dai due volti. Capitolini letali nelle poche occasioni avute e Dea non brillante in fase conclusiva. Il gol a freddo favorisce i piani di Mourinho mettendo i giallorossi nelle condizioni di giostrare di rimessa on i veloci Zaniolo e Abraham. Il raddoppio spezza ulteriormente gli entusiasmi della ciurma di Gasperini che poi trova un gol casuale in chiusura di tempo. Il pareggio solo sfiorato nella ripresa viene vanificato da altre due reti giallorosse che chiudono definitivamente la contesa.
Passa un minuto e la Roma va in vantaggio. Abraham fa tutto da solo, si “beve” la difesa atalantina (con un piu’ che evidente fallo su Djimsiti non rilevato da Irrati) assolutamente statica ed impreparata e beffa Musso. Incredibile, inspiegabile e, forse, inaccettabile! Tant’è che l’Atalanta ci mette qualche minuto per metabolizzare uno shock imprevisto. 7’ Zaniolo va via indisturbato ed al limite dell’area viene atterrato da De Roon. Giallo per l’olandese. Mikhitaryan si incarica del tiro alto sulla traversa. Anche Zaniolo finisce sul taccuino di Irrati mentre gli scontri cominciano a farsi piu’ frequenti. La gara è spezzettata dai continui contatti. I neroazzurri non riescono a costruire un’azione degna di nota e la Roma prova a pungere sulle fasce con veloci incursioni controllate con buon tempismo soprattutto da un ottimo Toloi. 19’ tiro violento di Djimsiti deviato da Rui Patricio con la mano di richiamo. Sul corner arriva l’accorrente Zapata che da limite si produce in un teso rasoterra bloccato dal portiere romanista.L’Atalanta ora pressa trovando un altro corner, ma senza esito. Si ha l’impressione che la Dea possa pervenire al pareggio visto che la difesa giallorossa libera con qualche apprensione. 25’ scintille tra Zapata e Smalling per un contrasto non sanzionato. Al 26’ però ecco nuovamente la Roma in rete: i giallorossi si distendono in avanti con Zaniolo e Veretout che duettano in contropiede: l’assist finale di Veretout trova Zaniolo libero di battere sul proprio palo Musso. Due tiri in porta, due gol! La reazione è affidata a Toloi che in mezza girata impegna Rui Patricio alla deviazione in angolo. 33’ Gasperini prova a mettere benzina nell’attacco neroazzurro togliendo Djimsiti per Muriel. Atalanta che continua a non riuscire a costruire qualcosa di concreto con la Roma che spezza sul nascere ogni iniziativa bergamasca. Poi, a recupero appena avviato arriva il gol neroazzurro. Muriel riceve palla da Ilicic e tira di potenza trovando la deviazione decisiva di Cristante che spiazza Rui Patricio. E’ il gol che riapre il match e che ridà fiato ad un’Atalanta oggi non brillante.
Si riparte con Malinovskyi al posto di un evanescente Ilicic. Hateboer conquista subito un angolo. La Roma chiusa nella sua metà campo controlla la manovra avvolgente della Dea, uscita dagli spogliatoi con altro piglio e, soprattutto maggiore lucidità. Ibanez deve compie tre falli consecutivi prima di prendersi il cartellino. Sulla punizione Malinovskyi si fa deviare il tiro da Rui Patricio. Il tiro telefonato di Zaniolo basta per mantenere in apprensione la retroguardia neroazzurra e Musso che para a terra. E’ però decisamente un’altra Atalanta che ora piace anche in fase di disimpegno. La partita va a folate con la Dea sempre in controllo che cerca in Malinovskyi le giocate giuste come al 61’ quando l’ucraino trova uno spiraglio e fa partire un sinistro, fuori di poco. 64’ entra Miranchuk a dare ulteriore peso all’attacco neroazzurro. Il russo si fa vedere subito con un tiro morbido ma abbandantemente fuori specchio. Ma il pareggio è nell’aria. Ottavo calcio d’angolo con Malinovskyi che pesca il corpo di Zapata per il gol del pareggio, ma Irrati annulla per fallo di mano del colombiano. Altro rasoterra a rientrare di Miranchuk, parato a terra da Rui Patricio. La Roma, sorniona e letale piazza però il tris: 72’ Veretout scodella in area un pallone velenoso sul quale si avventa in spaccata Smalling che fredda Musso. Tutto da rifare per la Dea o forse no. 78’ altra girata di Miranchuk senza esito. E come già visto in questa partita, arriva un altro gol romanista. 82’ è ancora Abraham ad approfittare di un pallone vagante in area che deve essere solo scaraventato in rete. Il sinistro teso di Malinovskyi pare piu’ un velleitario tentativo di rendere il passivo meno pesante che il frutto di un’azione costruita. Scorrono i titoli di coda di una partita che ha già emesso da tempo la sua sentenza, come le prime brume che scendono inesorabili su un Gewiss Stadium stordito e annichilito. Ci saranno altre occasioni per dimostrare nuovamente di cosa è capace questa Atalanta a cui bisogna comunque fare applausi per questa prima parte della stagione.
Giuseppe De Carli
La squadra, oltre ad aver giustamente lasciato negli spogliatoi la maglia di Natale sbagliata, di cui abbiamo detto nei giorni scorsi, ha lasciato fuori anche molte delle prerogative che l'hanno trascinata ai numerosi successi dell'era gasperiniana.
Un bel ridimensionamento ed è giusto cosi. Basta parlare di scudetto, non e' roba nostra. Facciamo tesoro dei molti errori e ripartiamo, è nel nostro DNA prima ancora che arrivasse il Gasp in panchina.
FORZA ATALANTA!
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Serie A – 18^ giornata
ATALANTA – ROMA 1-4
Atalanta: Musso, Toloi, Palomino, Djimsiti (Muriel), Hateboer (Zappacosta), De Roon, Freuler, Pezzella (Mehle), Pasalic (Miranchuk) (Malinovskyi), Ilicic, Zapata
Roma: Rui Patricio, Mancini, Smalling, Ibanez, Karsdorp, Mikhitaryan (Calafiori), Cristante, Veretout (Kumbulla), Vina, Zaniolo (Shomurodov), Abraham (Bove)
Arbitro: Irrati di Pistoia
Bergamo. In un clima di festa ed uno stadio finalmente pieno, illuminato da un bel sole d’inverno Atalanta e Roma danno vita ad una partita dai due volti. Capitolini letali nelle poche occasioni avute e Dea non brillante in fase conclusiva. Il gol a freddo favorisce i piani di Mourinho mettendo i giallorossi nelle condizioni di giostrare di rimessa on i veloci Zaniolo e Abraham. Il raddoppio spezza ulteriormente gli entusiasmi della ciurma di Gasperini che poi trova un gol casuale in chiusura di tempo. Il pareggio solo sfiorato nella ripresa viene vanificato da altre due reti giallorosse che chiudono definitivamente la contesa.
Passa un minuto e la Roma va in vantaggio. Abraham fa tutto da solo, si “beve” la difesa atalantina (con un piu’ che evidente fallo su Djimsiti non rilevato da Irrati) assolutamente statica ed impreparata e beffa Musso. Incredibile, inspiegabile e, forse, inaccettabile! Tant’è che l’Atalanta ci mette qualche minuto per metabolizzare uno shock imprevisto. 7’ Zaniolo va via indisturbato ed al limite dell’area viene atterrato da De Roon. Giallo per l’olandese. Mikhitaryan si incarica del tiro alto sulla traversa. Anche Zaniolo finisce sul taccuino di Irrati mentre gli scontri cominciano a farsi piu’ frequenti. La gara è spezzettata dai continui contatti. I neroazzurri non riescono a costruire un’azione degna di nota e la Roma prova a pungere sulle fasce con veloci incursioni controllate con buon tempismo soprattutto da un ottimo Toloi. 19’ tiro violento di Djimsiti deviato da Rui Patricio con la mano di richiamo. Sul corner arriva l’accorrente Zapata che da limite si produce in un teso rasoterra bloccato dal portiere romanista.L’Atalanta ora pressa trovando un altro corner, ma senza esito. Si ha l’impressione che la Dea possa pervenire al pareggio visto che la difesa giallorossa libera con qualche apprensione. 25’ scintille tra Zapata e Smalling per un contrasto non sanzionato. Al 26’ però ecco nuovamente la Roma in rete: i giallorossi si distendono in avanti con Zaniolo e Veretout che duettano in contropiede: l’assist finale di Veretout trova Zaniolo libero di battere sul proprio palo Musso. Due tiri in porta, due gol! La reazione è affidata a Toloi che in mezza girata impegna Rui Patricio alla deviazione in angolo. 33’ Gasperini prova a mettere benzina nell’attacco neroazzurro togliendo Djimsiti per Muriel. Atalanta che continua a non riuscire a costruire qualcosa di concreto con la Roma che spezza sul nascere ogni iniziativa bergamasca. Poi, a recupero appena avviato arriva il gol neroazzurro. Muriel riceve palla da Ilicic e tira di potenza trovando la deviazione decisiva di Cristante che spiazza Rui Patricio. E’ il gol che riapre il match e che ridà fiato ad un’Atalanta oggi non brillante.
Si riparte con Malinovskyi al posto di un evanescente Ilicic. Hateboer conquista subito un angolo. La Roma chiusa nella sua metà campo controlla la manovra avvolgente della Dea, uscita dagli spogliatoi con altro piglio e, soprattutto maggiore lucidità. Ibanez deve compie tre falli consecutivi prima di prendersi il cartellino. Sulla punizione Malinovskyi si fa deviare il tiro da Rui Patricio. Il tiro telefonato di Zaniolo basta per mantenere in apprensione la retroguardia neroazzurra e Musso che para a terra. E’ però decisamente un’altra Atalanta che ora piace anche in fase di disimpegno. La partita va a folate con la Dea sempre in controllo che cerca in Malinovskyi le giocate giuste come al 61’ quando l’ucraino trova uno spiraglio e fa partire un sinistro, fuori di poco. 64’ entra Miranchuk a dare ulteriore peso all’attacco neroazzurro. Il russo si fa vedere subito con un tiro morbido ma abbandantemente fuori specchio. Ma il pareggio è nell’aria. Ottavo calcio d’angolo con Malinovskyi che pesca il corpo di Zapata per il gol del pareggio, ma Irrati annulla per fallo di mano del colombiano. Altro rasoterra a rientrare di Miranchuk, parato a terra da Rui Patricio. La Roma, sorniona e letale piazza però il tris: 72’ Veretout scodella in area un pallone velenoso sul quale si avventa in spaccata Smalling che fredda Musso. Tutto da rifare per la Dea o forse no. 78’ altra girata di Miranchuk senza esito. E come già visto in questa partita, arriva un altro gol romanista. 82’ è ancora Abraham ad approfittare di un pallone vagante in area che deve essere solo scaraventato in rete. Il sinistro teso di Malinovskyi pare piu’ un velleitario tentativo di rendere il passivo meno pesante che il frutto di un’azione costruita. Scorrono i titoli di coda di una partita che ha già emesso da tempo la sua sentenza, come le prime brume che scendono inesorabili su un Gewiss Stadium stordito e annichilito. Ci saranno altre occasioni per dimostrare nuovamente di cosa è capace questa Atalanta a cui bisogna comunque fare applausi per questa prima parte della stagione.
Giuseppe De Carli
By staff