Atalanta, storia di donne, criniere e cojones
Due notizie, una da Roma e l'altra da Madrid con due punti in comune: il rispetto della donna e il mito di Atalanta
Si è tenuto ieri mercoledì 17 ottobre presso il centro di Preparazione Olimpica del CONI dell’Acqua Acetosa a Roma il convegno “Dal mito di Atalanta ad oggi: duemila anni di discriminazioni nello sport” organizzato dalla sezione Roma Campidoglio della FIDAPA, l’associazione che sostiene le iniziative delle donne nelle arti e nelle professioni. L’evento segue un’importante presa di posizione della Presidenza del Consiglio, che con un recente Decreto ha recepito una decisione del CONI ricodificando i “Principi fondamentali degli Statuti delle Federazioni Sportive Nazionali e delle Discipline Sportive Associate”, introducendo un obbligo di rappresentanza delle atlete nei vari Consigli federali.
Non si tratta di “quote rosa” nelle Federazioni ma di un più generico obbligo di prevedere “forme di equa rappresentanza di atlete e di atleti”. Il Decreto prevede inoltre la tutela delle posizioni, del tesseramento e del merito sportivo delle atlete professioniste, a tempo pieno o parziale, e dilettanti delle atlete in maternità. In questa sede si é discusso ruolo delle donne nello sport, da Atalanta ad oggi, con la partecipazione di studiosi, atleti, dirigenti del mondo dello sport maschile, femminile, paralimpico. Contro ogni discriminazione. (lospecialegiornale.it)
Sempre sul tema molto attuale della sensibilizzazione verso il mondo femminile e di pari diritti tra uomo e donna c'è stata diversa maretta nei giorni scorsi anche a Madrid, con risvolti curiosi ed involontariamente comici sul tema.
La settimana scorsa un movimento per le pari opportunità e per dar la voce e lo spazio che il mondo femminile merita nel lavoro, nella politica e contro la discriminazione di genere, ha collocato una leonessa in cartongesso davanti al Congresso dei Deputati di Madrid a fianco dei due leoni di pietra maschi che vedete in foto.
Buone intenzioni pero' vanificate dal fatto che uno dei due leoni è gia' una leonessa, Atalanta, dotata di criniera per questioni di simmetria dallo scultore che, forse eccessivamente pignolo, le ha pero' omesso gli attributi maschili.
I due leoni sono Atalanta e Ippomene che, vinta la ninfa della corsa nel mito greco con l'inganno, penso' bene di unirsi a lei nel tempio sacro di Cibele che vedendoli li tramuto' in leoni (all'epoca si pensava che non si accoppiassero), peraltro costretti a non potersi guardare nemmeno in volto.
Tornando ai due leoni di pietra circa 6 anni fa un canale televisivo, accortosi della mancanza degli attributi maschili ad uno dei due monumenti ed ignaro della leggenda, inizio' una campagna per dotare di testicoli il povero felino scolpito da Ponciano Ponzano y Gascón nel 1851 quasi riuscendo nell'"impresa" se non fosse stato per l'intervento del Ministero della Cultura spagnolo giunto appena in tempo a fermare lo scempio in programma...
Malintesi curiosi e divertenti ma che non devono far dimenticare che nel 2018 forse sarebbe ora di piantarla con tante discriminazioni di genere. Il congresso di Roma che certifica l'Atalanta come prima donna emancipata della storia, è anche motivo di ricordare il mito che sta dietro il nome della squadra per la quale, almeno qui dentro, facciamo tutti il tifo