Mr Gasperini, non abbiamo voglia di scherzare, rimettiamoci la maglia, i tempi stanno per cambiare: parafrasare la celebre canzone di Battiato forse non appare così insensato, alla luce della sconfitta casalinga contro il Napoli.

Quello che doveva esser uno spartiacque per la Champions, forse si è trasformata in una certezza: per la Dea ormai il treno è passato e risulterà difficile riprenderlo, a meno che qualcuno davanti non lasci il posto.

Non è solo una supposizione del sottoscritto: anche nel postpartita Gasperini e De Roon hanno ammesso che la Champions ormai è lontana, e quando a dirlo è l’allenatore, forse davvero c’è da crederci.

Ed è così che quindi assume ancor più significato il flop dei mini abbonamenti per le ultime 4 gare casalinghe e la simultanea corsa al biglietto per la sfida di ritorno in Europa League contro il Lipsia.

Il traffico è lento sull’autostrada del campionato, e alla Dea ora rimane solo la corsia preferenziale dell’Europa League, l’unico accesso concreto e veloce rimasto.

Una quinta porta apparsa del tutto in modo casuale, ma il calcio così come la vita ti offrono chances senza preavviso, e dipende solo da noi ora coglierla e sfruttarla al meglio.

Chiusa la porta si apre il fatidico portone: dove iniziammo a scrivere la prima riga della nostra fantastica favola e dove speriamo di poter mettere un punto esclamativo di gioia e soddisfazione per dimostrare a tutti che il giocatolo non si è rotto e che siamo arrivati alla fine del primo capitolo di una storia ancora tutta da scrivere.