01/03/2022 | 18.45
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Bandolo ritrovato e ben altro ancora…. By ReMo



Qualcuno ha osservato che forse, per fare certe considerazioni, sarebbe stato più opportuno attendere altre conferme ed onestamente l’osservazione era certamente legittima. Attendere la partita con la Samp avrebbe dato maggiori certezze per riporre un poco di serenità nei nostri cuori di tifosi.

Situazione ancora allineata alle varie emergenze, ma in panchina il Tullio riconosciuto sul campo gran fautore di vittorie. L’ottima qualità visiva della sfiga si è ancora una volta appalesata, quasi al momento di scendere i campo, quando Ruslan ha dovuto tornare in panchina. La mente è tornata alla doppietta realizzata all ’Olympiakos ed alla amara rinuncia, convergente alle nostre migliori speranze, ancora una volta frustrate dalla malasorte.

Al contrario,sin dalle prime battute dell’incontro, i nostri hanno espresso una determinazione inattesa che, con l’andare dei minuti, ha accresciuto le nostre attese di una gioia fondata ed entusiasmante. Al bandolo greco si è affiancato il ritrovamento di uno stato di forma che ci ha riportato ai migliori momenti della nostra gloria sportiva ed io non ho potuto fare a meno di ricollegarli ad una dimostrazione di affetto, verso il Gasp e Ruslan, loro malgrado in tribuna. L’affetto rumoroso che era stata la cornice e la carica dei Seicento accompagnatori, calati in Grecia, ritornava sugli spalti tradotto in schemi di gioco incredibili ed affascinanti, come quelli dei migliori spettacoli calcistici che hanno contrassegnato il prestigio e la classe degli atalantini. Stare a disaminare i meriti dei singoli, mi pare riduttivo dei grandissimi pregi dell’intera squadra. Davvero tutti i ragazzi hanno dato il meglio, assistendosi l’un l’altro’, tamponando, suggerendo, realizzando.

Marcature da manuale del calcio, ritmi ed impegno serrati, mai domi e sempre insaziabili e quattro reti, che avrebbero anche potuto essere di più, sono un bilancio che testimonia il vero ritorno a casa.

Proprio a casa, visto che abbiamo sfatato in scioltezza un maleficio ormai troppo consistente, gramo ed infausto che stasera, sempre sussistendo gravi limiti alla composizione dello schieramento, si è meritoriamente infranto.
Prudenza vuole che non si spargano illusioni eccessive, specie in tempi che sono lunghi e difficili da percorrere, ma benchè prossimi al periodo quaresimale, non mi pare sia logico, ne conveniente, soffocare entusiasmi che hanno ben diritto di esplodere.

Il lungo viadotto di buio, sfiga e frustrazioni che abbiamo attraversato, pare alle spalle, grazie anche ad un arbitraggio che si è dedicato a lasciar fluire liberamente le azioni, senza bissare le vessazioni subite da un ormai inenarrabile periodo. Dirò anzi che stasera non vedere intervenire, ai nostri danni, il pernicioso addetto al Var, in una sospetta situazione in area, non mi ha fatto pensare ad una sua redenzione, ma piuttosto al possibile abbiocco.

Tanto per dire che le nostre più temute insidie sono sempre presenti con induzione di possibili danni: quelli che ultimamente sono occorsi anche a talune grandi, che ne hanno stigmatizzato il danno, con grandi echi dei media.

Ritrovare la fresca vitalità della squadra ne ripropone tutte le possibilità che il nostro mister persegue da anni. La situazione è fluida: la stagione dovrebbe confortare le usuali attese e frenare, come parrebbe ultimamente, gli slanci avversari. Ci si deve credere e noi ci crediamo perché la squadra, quella che sembrava svanita, è tornata grande ed affidabile, tenuto conto dei rientri che ancora dobbiamo recuperare.

FORZA ATALANTA !!

 

ReMo
By staff
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