Battere il ferro finché è caldo…
Chiedo umilmente scusa se approfitto di questo slogan per riprendere e concludere un personale intrattenimento che è comparso, tre giorni or sono, su questo stesso sito.
Uscivamo dal malaugurato pareggio col Toro che, giustamente ci aveva lasciati decisamente giù,ma senza giustificare le incivili insolenze che sono state rivolte ai nostri ragazzi.
La vittoria sonante di questa sera, che ci regala l’accesso alla finale di coppa Italia, dopo una dura contesa col Napoli, ha permesso anche a coloro che avevano fornito una prova incolore, un riscatto vigoroso ed apprezzabile che costringe i detrattori ad un riesame del loro bieco comportamento.
Se i ragazzi hanno prodotto un impegno tanto encomiabile, tutti coloro che si sono fatti carico di un comportamento incivile, debbono seriamente emendarsi e fare in modo di comportarsi, per il futuro, in maniera più rispettosa e comprensiva.
Tutti possiamo avere cedimenti e flessioni di rendimento, ma ricuperi di questo livello debbono fare tabula rasa, di qualsiasi caduta, anche di stile, evitando atteggiamenti offensivi per i quali, a breve cadenza , si debbono avviare procedimenti di dovuto pentimento.
Non si richiede un abito di cenci ed il capo cosparso di cenere, ma un poco di senno, quello sì.
Ora che si è riaperta la gara a salire sul carro dei vincitori, teniamo meglio sopiti gli sbalzi d’umore sia negativi che positivi, con una tecnica che si chiama equilibrio.
Dopo una prima botta al ferro caldo, cambiamo argomento, ma possibilmente mantenendo la stessa iniziativa avviata e forgiare, con il metallo a dovuta temperatura, una coppa che possiamo ambire di sollevare, visto che ci siamo tanto vicini.
Grazie ai nostri campioni che, stasera, nonostante significative assenze, hanno concentrato gli sforzi ed hanno saputo conseguire una splendida e difficile vittoria.
Grazie a tutti, ma proprio a tutti ed in particolare a chi si pensava inadatto a scendere in campo ed a chi ha compensato, con una prova positiva e generosissima, le carenze involontariamente messe in mostra nel corso della penultima gara.
Una speciale citazione vorrei esprimerla nominativamente per Matteo, marcatore di due splendide reti e protagonista in crescendo, in tutte le partite che va disputando.
Nel corso dell’intervista RAI al signor Percassi jr. si è tentato di sondare una valutazione economica che, saggiamente, non è stata fornita, ma solo argomentata nel merito.
In quel preciso momento, per uno degli inesplicabili flashback della mente, mi sono ricordato di una procedura che il macellaio da cui si serviva la mia famiglia, tanti anni or sono, completava con la fornitura di tagli di manzo per bollito, cui aggiungeva gratuitamente un osso, per consentire di ottenere una eccellente pentola di brodo.
Esattamente come fecero gli allora dirigenti milanisti che, in occasione della cessione onerosissima di un nostro platinato giocatore, si sentirono richiedere, come omaggio, un arrotondamento. Oggetto del desiderio era il ragazzo chiamato Pessina Matteo.
E quei sagaci signori ce lo concessero, ignari che, pochi anni dopo, il ragazzo avrebbe raggiunto una quotazione ben più elevata rispetto all’acquisto da loro effettuato.
Restiamo sempre dalla parte del ...Cobra, mai sufficientemente apprezzato nel corso delle trattative che ha saputo concludere.
L’Atalanta, è sempre più grande ed i suoi tifosi sempre più deliziati: non dimentichiamocene !
ReMo
Uscivamo dal malaugurato pareggio col Toro che, giustamente ci aveva lasciati decisamente giù,ma senza giustificare le incivili insolenze che sono state rivolte ai nostri ragazzi.
La vittoria sonante di questa sera, che ci regala l’accesso alla finale di coppa Italia, dopo una dura contesa col Napoli, ha permesso anche a coloro che avevano fornito una prova incolore, un riscatto vigoroso ed apprezzabile che costringe i detrattori ad un riesame del loro bieco comportamento.
Se i ragazzi hanno prodotto un impegno tanto encomiabile, tutti coloro che si sono fatti carico di un comportamento incivile, debbono seriamente emendarsi e fare in modo di comportarsi, per il futuro, in maniera più rispettosa e comprensiva.
Tutti possiamo avere cedimenti e flessioni di rendimento, ma ricuperi di questo livello debbono fare tabula rasa, di qualsiasi caduta, anche di stile, evitando atteggiamenti offensivi per i quali, a breve cadenza , si debbono avviare procedimenti di dovuto pentimento.
Non si richiede un abito di cenci ed il capo cosparso di cenere, ma un poco di senno, quello sì.
Ora che si è riaperta la gara a salire sul carro dei vincitori, teniamo meglio sopiti gli sbalzi d’umore sia negativi che positivi, con una tecnica che si chiama equilibrio.
Dopo una prima botta al ferro caldo, cambiamo argomento, ma possibilmente mantenendo la stessa iniziativa avviata e forgiare, con il metallo a dovuta temperatura, una coppa che possiamo ambire di sollevare, visto che ci siamo tanto vicini.
Grazie ai nostri campioni che, stasera, nonostante significative assenze, hanno concentrato gli sforzi ed hanno saputo conseguire una splendida e difficile vittoria.
Grazie a tutti, ma proprio a tutti ed in particolare a chi si pensava inadatto a scendere in campo ed a chi ha compensato, con una prova positiva e generosissima, le carenze involontariamente messe in mostra nel corso della penultima gara.
Una speciale citazione vorrei esprimerla nominativamente per Matteo, marcatore di due splendide reti e protagonista in crescendo, in tutte le partite che va disputando.
Nel corso dell’intervista RAI al signor Percassi jr. si è tentato di sondare una valutazione economica che, saggiamente, non è stata fornita, ma solo argomentata nel merito.
In quel preciso momento, per uno degli inesplicabili flashback della mente, mi sono ricordato di una procedura che il macellaio da cui si serviva la mia famiglia, tanti anni or sono, completava con la fornitura di tagli di manzo per bollito, cui aggiungeva gratuitamente un osso, per consentire di ottenere una eccellente pentola di brodo.
Esattamente come fecero gli allora dirigenti milanisti che, in occasione della cessione onerosissima di un nostro platinato giocatore, si sentirono richiedere, come omaggio, un arrotondamento. Oggetto del desiderio era il ragazzo chiamato Pessina Matteo.
E quei sagaci signori ce lo concessero, ignari che, pochi anni dopo, il ragazzo avrebbe raggiunto una quotazione ben più elevata rispetto all’acquisto da loro effettuato.
Restiamo sempre dalla parte del ...Cobra, mai sufficientemente apprezzato nel corso delle trattative che ha saputo concludere.
L’Atalanta, è sempre più grande ed i suoi tifosi sempre più deliziati: non dimentichiamocene !
ReMo
By staff