Bella intervista di Luca Percassi a SKY
Da tmw.com
Luca Percassi, amministratore delegato dell'Atalanta, ha parlato ai microfoni di SKY facendo il punto su quanto sta succedendo a livello societario e di club.
"Diciamo che ogni anno, ogni sessione di mercato, cerchiamo ovviamente di cambiare qualcosa, ringiovanire, perché purtroppo il tempo passa per tutti. Come società abbiamo la responsabilità di avere una squadra sempre competitiva, noi non dobbiamo perdere di vista la nostra realtà, la nostra dimensione, ovvio che in questi anni siamo stati abituati a risultati molto più soddisfacenti, ma noi conosciamo la storia dell'Atalanta e non possiamo perdere l'obiettivo primario, che è quello dei quaranta punti".
Fino a qualche anno fa era impensabile che Scamacca prediligesse voi (rispetto all'Inter, ndr), come è cambiato questo modo di approcciarvi.
"Le competizioni europee ti danno molta più visibilità, sei molto più riconosciuto, il mercato però è cambiato. La possibilità, grazie alla disponibilità della proprietà, di fare investimenti significativi e con numeri che erano impensabili fino a qualche anno fa, ci ha permesso di acquistare giocatori dal target superiore".
Quanto siete orgogliosi di avere l'attaccante della Nazionale?
"Siamo molto molto contenti perché, prima di tutto, Gianluca è un bravissimo ragazzo, si è calato benissimo nella realtà, con un comportamento esemplare. Grazie al lavoro sta ovviamente migliorando e noi siamo molto contenti perché è giovane, italiano, per caratteristiche in campo e fuori sposa esattamente la nostra filosofia".
Su Gasperini.
"L'Atalanta ha avuto una grande fortuna di averlo nel suo percorso, ma credo che anche l'Atalanta sia stata una grande fortuna per il mister. Insieme abbiamo raggiunto risultati mai raggiunti. Ogni stagione si riparte da zero, il passato conta fino a un certo punto, conta il presente e quanto programmi poi il futuro".
Come funziona la sinergia con Pagliuca?
"C'è grande attenzione, seppur con molto rispetto da parte sua. Il mondo dell'NBA, il mondo sportivo che lui conosce ha delle basi diverse rispetto a quelle italiane o del calcio europeo. Però i punti di confronto sono moltissimi. Nel medio-lungo termine la nostra partnership porterà benefici sull'Atalanta per lo sviluppo del brand dal punto di vista commerciale".
Sullo stadio.
"Noi siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto, se ne parlava da moltissimi anni, da decenni. Bergamo meritava uno stadio all'altezza della sua città. L'entità dell'investimento raggiungerà circa i 100 milioni, da un lato ci spaventa ma ci rende orgoglioso perché figlia del lavoro".
Qual è il sogno di Luca Percassi?
"Quando mio padre (Antonio ndr) ha preso l'Atalanta nel 2010, avrei detto che il suo sogno sarebbe stato vederla per dieci anni consecutivi in Serie A. Penso si sia andati ben oltre, il nostro obiettivo è crescere e mantenerla sempre competitiva".
Con che Coppa si vedrebbe bene in mano?
"Con qualsiasi Coppa andrebbe benissimo, ma penso che in questi anni l'Atalanta, grazie all'Europa e alla Champions League, ha fatto l'equivalente di vincere un trofeo".
Luca Percassi, amministratore delegato dell'Atalanta, ha parlato ai microfoni di SKY facendo il punto su quanto sta succedendo a livello societario e di club.
"Diciamo che ogni anno, ogni sessione di mercato, cerchiamo ovviamente di cambiare qualcosa, ringiovanire, perché purtroppo il tempo passa per tutti. Come società abbiamo la responsabilità di avere una squadra sempre competitiva, noi non dobbiamo perdere di vista la nostra realtà, la nostra dimensione, ovvio che in questi anni siamo stati abituati a risultati molto più soddisfacenti, ma noi conosciamo la storia dell'Atalanta e non possiamo perdere l'obiettivo primario, che è quello dei quaranta punti".
Fino a qualche anno fa era impensabile che Scamacca prediligesse voi (rispetto all'Inter, ndr), come è cambiato questo modo di approcciarvi.
"Le competizioni europee ti danno molta più visibilità, sei molto più riconosciuto, il mercato però è cambiato. La possibilità, grazie alla disponibilità della proprietà, di fare investimenti significativi e con numeri che erano impensabili fino a qualche anno fa, ci ha permesso di acquistare giocatori dal target superiore".
Quanto siete orgogliosi di avere l'attaccante della Nazionale?
"Siamo molto molto contenti perché, prima di tutto, Gianluca è un bravissimo ragazzo, si è calato benissimo nella realtà, con un comportamento esemplare. Grazie al lavoro sta ovviamente migliorando e noi siamo molto contenti perché è giovane, italiano, per caratteristiche in campo e fuori sposa esattamente la nostra filosofia".
Su Gasperini.
"L'Atalanta ha avuto una grande fortuna di averlo nel suo percorso, ma credo che anche l'Atalanta sia stata una grande fortuna per il mister. Insieme abbiamo raggiunto risultati mai raggiunti. Ogni stagione si riparte da zero, il passato conta fino a un certo punto, conta il presente e quanto programmi poi il futuro".
Come funziona la sinergia con Pagliuca?
"C'è grande attenzione, seppur con molto rispetto da parte sua. Il mondo dell'NBA, il mondo sportivo che lui conosce ha delle basi diverse rispetto a quelle italiane o del calcio europeo. Però i punti di confronto sono moltissimi. Nel medio-lungo termine la nostra partnership porterà benefici sull'Atalanta per lo sviluppo del brand dal punto di vista commerciale".
Sullo stadio.
"Noi siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto, se ne parlava da moltissimi anni, da decenni. Bergamo meritava uno stadio all'altezza della sua città. L'entità dell'investimento raggiungerà circa i 100 milioni, da un lato ci spaventa ma ci rende orgoglioso perché figlia del lavoro".
Qual è il sogno di Luca Percassi?
"Quando mio padre (Antonio ndr) ha preso l'Atalanta nel 2010, avrei detto che il suo sogno sarebbe stato vederla per dieci anni consecutivi in Serie A. Penso si sia andati ben oltre, il nostro obiettivo è crescere e mantenerla sempre competitiva".
Con che Coppa si vedrebbe bene in mano?
"Con qualsiasi Coppa andrebbe benissimo, ma penso che in questi anni l'Atalanta, grazie all'Europa e alla Champions League, ha fatto l'equivalente di vincere un trofeo".
By staff