Berat cör en ma'
Berat ha rilasciato un'intervista al quotidiano locale dove ha espresso diversi concetti e per certi versi toccanti
Secondo Djimsiti, la recente vittoria contro il Bologna ha restituito energia e fiducia a tutto il gruppo. Guardando al prossimo impegno con il Milan, però, invita alla calma: non si tratta di una gara da dentro o fuori perche' aa classifica è molto compatta e l’unico obiettivo è provare a vincere ogni partita, a partire da quella di domenica.
L’idea di essere diventato uno dei pilastri della squadra bergamasca lo riempie di orgoglio. Quando è arrivato a Bergamo era un giovane con poche aspettative, ma col tempo ha acquisito sicurezza e si è ritagliato un ruolo da protagonista capendo di esser diventato pian piano una pedina importante: "Giocare così tanto per questa squadra è una soddisfazione immensa”.
Tra i momenti più significativi del suo percorso, spicca il recente superamento del record di presenze in nerazzurro appartenente a Glenn Stromberg. , risultato che lo rende profondamente fiero, per se e per la sua famiglia anche per quello che la societa' e' ora rispetto ai suoi primissimi anni a Bergamo "un qualcosa che non avrei mai potuto immaginare”.
Alla domanda su come valuterebbe la stagione, nel caso si concludesse con un terzo posto in classifica, Djimsiti risponde senza esitazioni: “Sarebbe un’annata da otto pieno. La qualificazione alla Champions League rappresenterebbe un traguardo eccezionale, pienamente meritato per il livello di gioco espresso. La posizione attuale rispecchia perfettamente il valore del gruppo”.
Se potesse rivivere una partita? “Senza dubbio il quarto di finale di Champions League contro il PSG nel 2020. Eravamo a un passo da qualcosa di straordinario, forse anche da una finale contro il Bayern. In quell’occasione ci è mancata l’esperienza, ma è stato un momento di crescita che ci ha portato tanta esperienza per le sfide successive”.
Particolarmente toccante il ricordo della vittoria in Europa League e del gesto spontaneo che lo ha visto abbracciare i compagni de Roon e Toloi. “Quella scena rappresentava la forza del nostro legame. Abbiamo condiviso insieme tre finali perse in cinque anni, sempre affrontando tutto con unità e spirito di squadra. Dividere con loro la gioia più grande non è stato un gesto calcolato, ma la conseguenza naturale di tutto ciò che abbiamo vissuto”.
Quanto a un eventuale sogno Scudetto, Djimsiti non si sbilancia: “Chissà… ma non è il momento di pensarci. Serve concentrarsi sul presente. Il resto verrà, un passo alla volta”
