Bergamo alta
L’Atalanta scuote i lunghi capelli biondi, alza la testa e si scopre felice di stare lassù, a soli tre punti dal primo posto ora occupato dalla Juventus. Visto che le tre precedenti stagioni di Gasperini erano sempre iniziate con il freno a mano, da quanti anni non le capitava? Troviamo un -3 alla settima giornata anche nel 2006 e nel 2008, ma allora i bergamaschi erano semplici comparse di una marmellatona tra quarto e quinto posto che si sarebbe velocemente decomposta nelle giornate successive. Il paragone più coerente è dunque quello con la stagione 2000-2001, quando una squadra di ragazzini terribili allenati da Giovanni Vavassori – con Doni, Donati, Zauri, Rossini, i fratelli Zenoni e altri enfant prodige che non avevano mai assaggiato la categoria – si ritrovò seconda da sola all’ottava giornata, a -3 dalla Roma di Capello che avrebbe vinto lo scudetto. Poi quell’Atalanta calò bruscamente nel girone di ritorno, finendo fuori anche dalla zona UEFA: un rischio che a occhio non dovrebbe correre la banda del Gasp, già navigata agli oceani tempestosi dell’alta classifica.
Anche quella volta la partita che aveva proiettato la Dea in alto era stata un’Atalanta-Lecce, finita 1-0 con gol del vecchio Ganz.
fonte ultimouomo.com