Bilanci
La settimana scorsa dopo il pareggio col Torino e prima dell'incontro con Napoli, diverse testate giornalistiche si sono sbizzarrite nel tracciare un bilancio negativo della stagione dell'Atalanta. Premesso che un bilancio va sempre fatto relativamente alle aspettative e possibilmente guardando dati complessivi e non il singolo evento, ho voluto fare lo stesso esercizio senza però farmi prendere dall'episodio (nel particolare il pareggio col Torino) ma guardando a tutto quello che è successo in questa frenetica stagione 2020/21. Inoltre ho voluto trovare il momento di pausa (il primo da lungo tempo con ben una settimana per preparare la prossima partita) per cercare di farlo.
La prima considerazione riguarda il confronto col passato, veniamo da una stagione 2019/20 che ha frantumato moltissimi record dell'Atalanta regalandoci anche un quarto di CL non passato per eventi sfavorevoli (giusto per parlare, Ilicic formato Valencia senza il covid avrebbe fatto probabilmente molto male alla difesa del PSG, aggiungiamo che invece di partire a condizioni atletiche pari noi siamo arrivati un po' con la lingua di fuori a causa del tour de forces per terminare il campionato mentre i francesi si sono allenati con calma recuperando infortuni vari, ed in ultimo l'infortunio di Freuler che ci ha lasciato di fatto in 10 negli ultimi minuti). Non voglio però accampare scuse ed il quarto di CL è, comunque, un risultato straordinario. E' vero che i record sono fatti per essere battuti ma una stagione cosi pregna di numeri sopra ogni precedente è ragionevolmente difficile da superare.
Il secondo numero a cui voglio fare riferimento è quello dei punti fatti, dopo un girone e tre partite un bilancio è ragionevole e rispetto alla stagione straordinaria fatta dopo l'incontro col Torino la classifica dice che avevamo un punto di meno, oggi, dopo la vittoria di Cagliari, considerando che la scorsa stagione ci vedeva, pareggiare 2-2 col Genoa alla 22 giornata, abbiamo un punto in più.
In più siamo anche in finale di coppa Italia; limitandoci al momento post toro per comprendere l'inspiegabilità della sentenza di fallimento ci posizionavamo in semifinale mentre la stagione precedente ci eravamo fermati ai quarti eliminati dalla viola.
Non so come finirà la doppia sfida di CL con il Real ma ai fini del bilancio in questo momento della stagione siamo pari.
Tornando al campionato e considerando Juve Napoli da disputare, la classifica dice che siamo a 3 punti dal 4 posto, se vince la Juve saremo a 3 punti dalla Roma, se sarà pareggio a 3 punti da Juve e Roma, se dovesse vincere il Napoli a 3 punti da Roma e Napoli. A 16 giornate dalla fine non è facile perchè la concorrenza è numerosa ed agguerrita ed i valori si equivalgono. Tutte le squadre impegnate nelle coppe hanno perso punti prima o dopo gli impegni più importanti e tutte le prime 7 (Inter esclusa ma comunque probabilmente fuori portata a livello di campionato) devono ancora disputare, al minimo, due partite nella propria competizione europea.
I bilanci si fanno alla fine e questa stagione ha i prodromi per stare vicina alla straordinaria 2019/20, quello che si può dire ad oggi (ma anche ad una settimana fa) è che siamo in linea (io direi anche sopra) con la precedente e che definire "fallimentare" la stagione sa tanto di incompetenza (giornalistica), di rosicamento o di tentativo di destabilizzare un ambiente che da' più fastidio col consolidamento nei quartieri alti.
Un ultimo sassolino mi voglio togliere dalla scarpa, Gasperini viene spesso portato ad esempio di antipatia ed antisportività, non è certo un santo ed il risultare gradevole ai giornalisti non è certo una delle sue doti migliori ma le interviste dell'ultima giornata lo portano nell'olimpo del fair-play (riconoscimento del merito al Cagliari e spiegazione che abbiamo vinto per una giocata straordinaria di Muriel) anche e soprattutto se confrontate a quelle del barbuto allenatore della Juventus che a fronte di uno schiaffone di Chiellini sanzionato con un sacrosanto rigore non trova di meglio che insinuare dubbi dicendo che se lo avessero fischiato a loro un rigore così avrebbe creato montagne di polemiche. Stile Juve ormai morto e seppellito (le numerose dichiarazioni antisportive di Agnelli, anche lui barbuto, che trovano nella bega con Conte l'ultimo capitolo sono li a certificare la dipartenza dal mondo dello sport di quello che era lo stile dell'avvocato). Infine Gasperini che dice che non si finisce mai di migliorarsi lo dimostra nell'intervista di ieri, oltre al fair-play dribbla elegantemente e meglio di quando era calciatore, le domande pericolose/inutili tipo quella che puntualmente un giornalista burlone si premura di fargli circa un qualsiasi aspetto della vita calcistica e non del Papu.
Immagine creata da Arch Daniele Toresani e di proprieta' di Corner - ecodibergamo.it
La prima considerazione riguarda il confronto col passato, veniamo da una stagione 2019/20 che ha frantumato moltissimi record dell'Atalanta regalandoci anche un quarto di CL non passato per eventi sfavorevoli (giusto per parlare, Ilicic formato Valencia senza il covid avrebbe fatto probabilmente molto male alla difesa del PSG, aggiungiamo che invece di partire a condizioni atletiche pari noi siamo arrivati un po' con la lingua di fuori a causa del tour de forces per terminare il campionato mentre i francesi si sono allenati con calma recuperando infortuni vari, ed in ultimo l'infortunio di Freuler che ci ha lasciato di fatto in 10 negli ultimi minuti). Non voglio però accampare scuse ed il quarto di CL è, comunque, un risultato straordinario. E' vero che i record sono fatti per essere battuti ma una stagione cosi pregna di numeri sopra ogni precedente è ragionevolmente difficile da superare.
Il secondo numero a cui voglio fare riferimento è quello dei punti fatti, dopo un girone e tre partite un bilancio è ragionevole e rispetto alla stagione straordinaria fatta dopo l'incontro col Torino la classifica dice che avevamo un punto di meno, oggi, dopo la vittoria di Cagliari, considerando che la scorsa stagione ci vedeva, pareggiare 2-2 col Genoa alla 22 giornata, abbiamo un punto in più.
In più siamo anche in finale di coppa Italia; limitandoci al momento post toro per comprendere l'inspiegabilità della sentenza di fallimento ci posizionavamo in semifinale mentre la stagione precedente ci eravamo fermati ai quarti eliminati dalla viola.
Non so come finirà la doppia sfida di CL con il Real ma ai fini del bilancio in questo momento della stagione siamo pari.
Tornando al campionato e considerando Juve Napoli da disputare, la classifica dice che siamo a 3 punti dal 4 posto, se vince la Juve saremo a 3 punti dalla Roma, se sarà pareggio a 3 punti da Juve e Roma, se dovesse vincere il Napoli a 3 punti da Roma e Napoli. A 16 giornate dalla fine non è facile perchè la concorrenza è numerosa ed agguerrita ed i valori si equivalgono. Tutte le squadre impegnate nelle coppe hanno perso punti prima o dopo gli impegni più importanti e tutte le prime 7 (Inter esclusa ma comunque probabilmente fuori portata a livello di campionato) devono ancora disputare, al minimo, due partite nella propria competizione europea.
I bilanci si fanno alla fine e questa stagione ha i prodromi per stare vicina alla straordinaria 2019/20, quello che si può dire ad oggi (ma anche ad una settimana fa) è che siamo in linea (io direi anche sopra) con la precedente e che definire "fallimentare" la stagione sa tanto di incompetenza (giornalistica), di rosicamento o di tentativo di destabilizzare un ambiente che da' più fastidio col consolidamento nei quartieri alti.
Un ultimo sassolino mi voglio togliere dalla scarpa, Gasperini viene spesso portato ad esempio di antipatia ed antisportività, non è certo un santo ed il risultare gradevole ai giornalisti non è certo una delle sue doti migliori ma le interviste dell'ultima giornata lo portano nell'olimpo del fair-play (riconoscimento del merito al Cagliari e spiegazione che abbiamo vinto per una giocata straordinaria di Muriel) anche e soprattutto se confrontate a quelle del barbuto allenatore della Juventus che a fronte di uno schiaffone di Chiellini sanzionato con un sacrosanto rigore non trova di meglio che insinuare dubbi dicendo che se lo avessero fischiato a loro un rigore così avrebbe creato montagne di polemiche. Stile Juve ormai morto e seppellito (le numerose dichiarazioni antisportive di Agnelli, anche lui barbuto, che trovano nella bega con Conte l'ultimo capitolo sono li a certificare la dipartenza dal mondo dello sport di quello che era lo stile dell'avvocato). Infine Gasperini che dice che non si finisce mai di migliorarsi lo dimostra nell'intervista di ieri, oltre al fair-play dribbla elegantemente e meglio di quando era calciatore, le domande pericolose/inutili tipo quella che puntualmente un giornalista burlone si premura di fargli circa un qualsiasi aspetto della vita calcistica e non del Papu.
Immagine creata da Arch Daniele Toresani e di proprieta' di Corner - ecodibergamo.it
By brignuca