"Billy" Bigliardi dopo la partita di ieri sera
Quello che stiamo vedendo lo spiega magistralmente Tebaldo Bigliardi, grande difensore degli anni ‘90, con un implicito riferimento al mitico discorso di Al Pacino in “Ogni maledetta domenica”. Davanti ai nostri veri occhi, il mito diventa realtà, grazie al lavoro duro di un manipolo di veri uomini.
“Come si fa a far capire alla gente che la differenza fra la Dea ed il mondo è un semplice e banale mezzo metro? Già un fottuto mezzo metro, che disintegra gli altri e permette conquiste e ripartenze fulminee che nella maggior parte dei casi risultano devastanti. L'Atalanta è l'unica squadra in questo momento che aggredisce per 90 minuti con marcature serrate a mezzo metro dagli avversari, costringendoli a giocare sempre in condizioni di affanno o con spalle alla porta . Vedere le vittime boccheggiare come pesciolini rossi fuori dall'acqua è divertente. In pratica gli tolgono maggior spazio nel minor tempo possibile portandoli perentoriamente all'errore. Certo, a dirla così può sembrare facile. Mezzo metro lo possono accorciare tutti!!! E invece no. Perché dietro questo pressing sacrificale c'è un lavoro massacrante, allenamenti disumani ed un'applicazione certosina. È come riuscire ad abbassare i tempi di centesimi di secondo per un centometrista che sembrano niente, ma richiedono anni di lavoro spaventosi a cui in pochi sopravvivono”.
“Come si fa a far capire alla gente che la differenza fra la Dea ed il mondo è un semplice e banale mezzo metro? Già un fottuto mezzo metro, che disintegra gli altri e permette conquiste e ripartenze fulminee che nella maggior parte dei casi risultano devastanti. L'Atalanta è l'unica squadra in questo momento che aggredisce per 90 minuti con marcature serrate a mezzo metro dagli avversari, costringendoli a giocare sempre in condizioni di affanno o con spalle alla porta . Vedere le vittime boccheggiare come pesciolini rossi fuori dall'acqua è divertente. In pratica gli tolgono maggior spazio nel minor tempo possibile portandoli perentoriamente all'errore. Certo, a dirla così può sembrare facile. Mezzo metro lo possono accorciare tutti!!! E invece no. Perché dietro questo pressing sacrificale c'è un lavoro massacrante, allenamenti disumani ed un'applicazione certosina. È come riuscire ad abbassare i tempi di centesimi di secondo per un centometrista che sembrano niente, ma richiedono anni di lavoro spaventosi a cui in pochi sopravvivono”.
By staff
