29/07/2020 | 16.40
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Bisogna crederci, sempre e comunque by Renato



La linea di partenza di Lisbona, sempre più vicina, annovera batticuori e dubbi, ingenerati dagli ultimi aggiornamenti, emersi ieri. .L'impossibilità sempre di più consistente, di non poter disporre di Josip, intorbidisce pesantemente le nostre speranze di farcela.

A questo si aggiunge l'infortunio occorso a Palomino ed il timore di non poterlo ricuperare in tempo utile, cui aggiungere anche il disappunto sconfortante che il primo tempo col Parma ha indotto. Necessita valutare i vari punti per riequilibrare le aspettative e diradare le paure.

Cominciamo da Ilicic, il nostro professor Josip, che , salvo un prodigio, non sarà presente sul palcoscenico più degno di lui, a consacrare un evento ed una carriera, da numero uno del calcio. Onestamente il mio primo pensiero è per lui, che, dal suo approdo a Bergamo, ha innescato il periodo più luminoso della sua carriera e ci è parso sereno, fiducioso e sfolgorante, anche posteriormente ad un malanno, affatto trascurabile che lo aveva fermato.

Bergamo lo ha adottato con il piacere di stimarlo e di volergli sempre più bene, ricambiata da movenze che hanno trasformato il prato verde in un pentagramma: Il suo è un gioco da sogno che si è inserito in una stagione superba, per la squadra e per l'intera città. Per quanto concreta, la nostra gente non sa rinunciare alla leggerezza del sogno ed attende che Josip possa tornare a riprendere , dal punto stesso in cui tutti abbiamo interrotto anche i gesti del vivere.

Con lui non avremo fretta e non andremo a sollecitarne il ritorno, ma semplicemente staremo ad attenderlo, con fiducia ed alla luce dell'affetto che viene rinnovato e multiplato. Le sue movenze leggere, la sua genialità ed il suo timido sorriso torneranno ad illuminare il nostro gioco, non importa quando, ma la porta della nostra speranza, resta aperta. Ci attende un nuovo campionato e ci attende la nuova Champions , ma rammentalo bene Josip, che noi tutti vogliamo viverli con te. Auguroni!

Ora, sperando si risolva la problematica presentatasi a carico di Palomino, ci corre l'obbligo di analizzare la partita col Parma, per la verità preoccupante, quantomeno limitando l'attenzione alla prima parte di gara. La calura e lo stress accumulato dai nostri ragazzi, che sino a qui avevano dato tutto ed oltre, in energie, sacrificio e determinazione, potevano giustamente accusare un contraccolpo, ma la totalità del calo, proprio in vista di ciò che ci attende, hanno dato uno scossone anche alle nostre attese.

L'incredibile ritorno al futuro, imperniato sulla grinta del passato, ha avuto il potere di vanificare i dubbi e riportarci in linea di galleggiamento, dando la stura alla potenzialità del cuore nerazzurro, che ha prodigiosamente ribaltato la partita, con una segnatura alla Papu, quintessenza di classe, di generosità e di attaccamento ai nostri colori. La considerazione globale, a questo punto, diventa , a mio avviso aperta, ragionevolmente, alla speranza.

Certo le difficoltà restano e non si tratterà di una semplice passeggiata, ma l'anima della squadra è integra e consapevole della grandezza e dell'importanza dell'evento e , sono certo, si impegnerà anche per chi non potrà far parte dell'avventura. La coesione morale di tutta la squadra, di questo arcobaleno di nazionalità e di provenienze, ha assunto la mentalità bergamasca e se ne farà vessillifera anche in questo contesto, per mostrare all'Europa, quali sono i valori veri, della vita e dello sport, seppur attraversati da una grandissima, reale sofferenza.

Noi tutti, come nei mesi scorsi, crediamoci: anche dalle amarezze potrà scaturire un sorriso. Forza ragazzi !

Renato

 
By sigo
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