Il blog di Marelli: giornata disastrosa per gli arbitri
Genoa – Atalanta 1-2, arbitro Fabbri
Non convince.
Fabbri, dopo la pessima serata di Juventus-Milan nella scorsa stagione, non è più riuscito a tornare al livello delle prestazioni precedenti. Il problema comincia ad essere piuttosto serio e non è certo un caso che, da quella designazione, Rizzoli non lo abbia più scelto per gare di prima fascia. Anche a Genova non lascia una grande impressione, questa volta “aiutato” a sbagliare anche dal supporto discutibile del VAR Maresca.
Al minuto 60 l’Atalanta protesta per un contatto tra i due Zapata in campo, il difensore Cristian del Genoa e l’attaccante Duvan degli ospiti.
Fabbri, in buona posizione, lascia correre.
Dopo circa novanta secondi (e senza che il gioco si sia mai fermato) il VAR Maresca lo richiama alla “on field review” e gli mostra due video molto chiari.
Duvan Zapata sposta nettamente il pallone e, senza l’opposizione di Cristian, avrebbe avuto la possibilità di calciare verso la porta di Radu.
Rigore solare e più che doveroso l’intervento del VAR, veloce anche la decisione di Fabbri di cambiare la propria scelta ed assegnare il fallo. Giusto anche il cartellino giallo per il difensore: tenta certamente di contendere il pallone e, pertanto, vale la regola della depenalizzazione che trasforma il cartellino rosso in ammonizione.
Al minuto 89 l’episodio che avrebbe potuto cambiare il corso della gara.
Su incursione in area, Kouamé cade a terra dopo un contatto con Dijmsiti. In questa circostanza Fabbri fischia il calcio di rigore senza necessità di ricorrere alla review
Anche in questo caso pochi dubbi: non c’è assolutamente nulla di punibile. L’unico contatto tra i due calciatori è rappresentato da un mano del difensore sulla pancia di Kouamé, lontanissimo dal poter essere considerato irregolare. Il VAR Maresca decide di non consigliare la “on field review” a Fabbri e, a mio parere, commette un errore.
Il motivo per cui Maresca non ha richiamato Fabbri? La solita, quel concetto del protocollo che tante discussioni solleva e continuerà a sollevare: un contatto c’è stato (mano di Dijmsiti su Kouamé), l’entità non può essere oggetto di review né di intervento VAR. In questo caso siamo veramente al limite perché il contatto è sul confine dell’inesistente. Un intervento di Maresca non sarebbe stato sbagliato, al contrario sarebbe stato (a mio parere) doveroso.
In serata, su questo episodio, si è diffusa una teoria secondo la quale il VAR non avrebbe potuto intervenire perché non aveva a disposizione le immagini che sono state trasmesse.
Ebbene, per una volta pare che queste spiegazioni non siano elaborazioni fantasiose. Da quanto ho potuto accertare sembra che già prima dell’inizio della gara sia emerso che nel VOR (la sala che ospita il VAR) ci fossero dei problemi non di comunicazione ma di disponibilità di telecamere (la causa sarebbe da ricercare nei lavori di manutenzione dello Stadio Marassi). In sintesi pare che i VAR abbiano dovuto lavorare con inquadrature disponibili ridotte e, tra queste, non fosse disponibile una visuale che potesse fornire a Maresca una certezza assoluta sulla mancanza di contatti tra Dijmsiti e Kouamé.
Nel caso in cui dovessi accedere ad altre informazioni, ne renderò conto.