03/12/2021 | 22.34
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Bocciata l’abolizione del Decreto Crescita per calciatori

Il Decreto Crescita nel calcio: i nuovi incentivi per gli sportivi in  Italia | Calcio e Finanza

La commissione Bilancio del Senato ha bocciato l’emendamento che intende abolire l’agevolazione fiscale sugli ingaggi dei calciatori “impatriati” prevista dal Decreto Crescita. Lo riporta Tuttosport, spiegando che la modifica era sostenuta anche dall’Aic (Assocalciatori), secondo la quale lo sconto non è stato utilizzato solo per calciatori di caratura internazionale (da Lukaku a Ibrahimovic), ma anche per giovani della Primavera, a svantaggio di calciatori che non potevano godere di questi sgravi.

Sul tema si era mostrato molto critico l’AD dell’Inter Giuseppe Marotta, il quale aveva definito l’emendamento come «miope e controproducente. Si potrebbe rivedere il regime fiscale per renderlo applicabile solo a Serie A e Serie B».

Si potrebbe dunque arrivare a una mediazione di questo genere, con il mantenimento dello sconto fiscale solo per campioni che possano far crescere l’indotto del calcio italiano. «Non vogliamo fare perdere valore alle nostre competizioni, ma dobbiamo preservare la base del nostro movimento e la parità competitiva in un contesto nel quale il 60% dei tesserati non è selezionabile per le nostre Nazionali», ha commentato il presidente dell’Aic Umberto Calcagno.

Per dare un’idea dell’impatto a livello economico del Decreto Crescita, basti pensare che – sulla base di una recente analisi di Calcio e Finanza – è stato evidenziato come le sole tre big del campionato (Inter, Milan e Juventus) riescano a risparmiare oltre 50 milioni di euro a stagione nel complesso in termini di stipendi corrisposti ai calciatori della prima squadra grazie alle agevolazioni fiscali previste dalla norma.
By marcodalmen
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