31/12/2019 | 17.00
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Il calciomercato, che barba che noia, che noia che barba

Citando la compianta Sandra Mondaini nella sit com "Casa Vianello" del calciomercato incombente ne ho già le scatole piene, e non da oggi.

Saranno gli anni che passano e gli annunci a sensazione di nomi altisonanti che mi scivolano via, sarà la competenza della nostra dirigenza che si occupa dell'argomento (non l'infallibilità, le sole le hanno prese anche loro ma più si alza il livello più è facile prenderle), sarà che migliorare la squadra corrente è tremendamente difficile non potendo attingere ai nomi di titolari di Barca, Liverpool, Bayern PSG, ma il mercato arriva sempre di più come un fastidio.

Sono passati, almeno a Bergamo, i tempi in cui si prendeva un nome spinti anche dalla piazza (il mio ricordo lontano del ritorno del povero Ezio Bertuzzo è li, un poco sbiadito ma sempre presente), non così in altre piazze, Ibra ha riempito le pagine dei giornali per settimane con un balletto ora si ora no, alla fine concluso a cifre incomprensibili per un attaccante semi pensionato (1 anno e mezzo di MLS non possono certo essere un allenamento di primo livello).

Da noi le voci si rincorrono e, complici i risultati, si parla di ritocchi o di sostituzione di figure extra titolarissimi. E qui viene fuori ancor di più la competenza e la programmazione, ma anche il disegno nella mente dei nostri dirigenti. In altri tempi i nostri pezzi più pregiati, erano oggetto di pagine e pagine sui giornali sportivi, Papu di qui, Ilicic di la, Zapata Goesens, Remo ecc. tutti pronti con la valigia in mano per partire per altri lidi per contratti più ricchi.

Il lavoro che c'è dietro a questo cambio di rotta non è solo quello dei NO alle offerte (se non irrinunciabili e con il sostituto in mano) ma è anche l'adeguamento dei contratti che portano le spese societarie a crescere così come, fortunatamente, i ricavi. E' anche una situazione chiara e quando qualcuno che ritiene di non essere apprezzato a sufficienza e, anche legittimamente, se ne vuole andare (Arana), lo si lascia partire a tutto giovamento degli equilibri.

Gasp vuole 16 titolari e li ha, si deve pensare al futuro e lo si sta facendo, a volte va bene a volte meno (Kjaer) ma i nomi trapelano ad affari fatti o quasi, ecco perciò un invito a tutti i nostri tifosi, non facciamoci prendere dalla frenesia del calciomercato, i nostri acquisti migliori sono le conferme dei 16, i piccoli ritocchi al contorno sono tanto utili quanto non necessari.

 

By brignuca
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