20/01/2022 | 23.00
17

Calciomercato, le nuove regole della Fifa sui prestiti di giocatori

Da sky.sport.it
---

Dall’1 luglio 2022 la Fifa introdurrà un nuovo regolamento sui prestiti con l'obiettivo di sviluppare i giovani giocatori, promuovere l'equilibrio competitivo e prevenire l'accaparramento dei calciatori. Ogni squadra avrà un numero massimo di giocatori da poter prestare o da acquistare in prestito (8 da luglio 2022 che diventeranno 7 nel 2023 e 6 dal 2024 in poi). Ecco come cambierà il mercato a partire da questa estate...

1/13
In seguito alla decisione approvata l'anno scorso dal Comitato degli stakeholder del calcio della Fifa, i nuovi regolamenti riguardanti i prestiti dei giocatori nel calcio internazionale sono ora pronti per essere implementati. Saranno presentati al Consiglio Fifa per l'approvazione durante la sua prossima riunione in vista della loro entrata in vigore il 1° luglio 2022.

2/13
Inizialmente prevista per iniziare nel luglio 2020, l'attuazione delle nuove regole ha dovuto essere ritardata a causa della pandemia da Covid-19.

3/13
GLI OBIETTIVI

Le nuove regole si basano su questi obiettivi:

Sviluppare i giovani giocatori
Promuovere l'equilibrio competitivo
Prevenire l'accaparramento dei giocatori

4/13
I TERMINI DEL PRESTITO Per garantire che questi obiettivi siano ottenuti, il nuovo quadro normativo comprenderà:
L'obbligo di un accordo scritto che definisca i termini del prestito, in particolare la sua durata e le condizioni finanziarie

5/13
DURATA MASSIMA E MINIMA
Una durata minima del prestito, pari all'intervallo tra due periodi di registrazione, e una durata massima del prestito, pari a un anno

6/13
NO SUB-PRESTITI
Il divieto di sub-prestito di un giocatore professionista che è già in prestito ad un terzo club

7/13
MASSIMO 3 PRESTITI PER STAGIONE FRA DUE CLUB
Una limitazione del numero di prestiti per stagione tra gli stessi club: in qualsiasi momento di una stagione, un club può avere un massimo di tre professionisti in prestito a un singolo club e un massimo di tre professionisti in prestito da un singolo club

8/13
NUMERO TOTALE DI PRESTITI PER OGNI SQUADRA
Un limite al numero totale di prestiti di un club per stagione. Per garantire che ciò sia implementato senza problemi, ci sarà un periodo di transizione come segue:

9/13
DAL 2022 AL 2023: MASSIMO 8 PRESTITI
Dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023, un club può avere un massimo di otto professionisti in prestito e otto in prestito in qualsiasi momento durante una stagione.

10/13
DAL 2023 AL 2024: MASSIMO 7 PRESTITI
Dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, si applica la stessa configurazione ma con un massimo di sette professionisti.

11/13
DOPO IL 20224: MASSIMO 6 PRESTITI
Infine, dal 1° luglio 2024, si applicherà la stessa configurazione ma limitata a un massimo di sei professionisti.

12/13
PRESTITI U21 LIBERI
I giocatori di età pari o inferiore a 21 anni e i giocatori allenati dai club saranno esentati da queste limitazioni.
[Image: Il logo all'ingresso della sede della Figc (Federazione Italiana Gioco Calcio) il 25 giugno 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI]

13/13
A livello nazionale, le associazioni affiliate alla Fifa avranno un periodo di tre anni per implementare regole per un sistema di prestiti che sia in linea con i principi stabiliti a livello internazionale.

By staff
17 commenti
prytz
21 Gennaio 2022 | 16.42
Tutte regole nuove per rompere le scatole alla Dea .. che ne sarà svantaggiatissima coi suoi 60 calciatori sotto contratto ..
Come l'altra regola dei play-off : servirà a far decidere a qualche corrotto col fischietto che si qualifica alla Champions ?
Barbie
21 Gennaio 2022 | 15.12
è da una vita che vedo regole ,nuove norme,eccetera.
l'unica cosa che ottengono è semplicemente che inventeranno un nuovo modo per aggirarla.
per cui anche per queste varrà il famoso detto, fatta la legge trovato l' inganno.
LOER
21 Gennaio 2022 | 14.34
l'intento di frenare colossi che comprano molto per non far giocare mai e anche l'intento di far si che gli under 21 abbiano piu' mercato e' lodevole ma il metodo mi pare discutibile.
comunque finche le regole sono uguali per tutti sono sempre eque, in societa' sapranno gia' cosa fare... certo ora che li devi vendere "per legge" immagino caleranno i prezzi... vabbe' di plusvalenze in cascina ce ne sono.
gigi8305
21 Gennaio 2022 | 10.56
Scommetto che si farà UNDER23. Immagino Atalanta e Udinese si muoveranno in tal senso.
E secondo me è anche giusto farla, anche se non sono proprio d'accordissimo nel metterle in serie C, dove pur vincendo non potrebbero salire, si rischia di avere una marea di squadre inutili!!!
Lotito può tutto, per cui inutile pensare che le leggi siano fatte per lui, ha fatto giocare e segnare un giocatore positivo, in mezzo a due controlli europei, che lo hanno dato positivo, e non si è nemmeno accorto della punizione...
Nemesis68

In risposta a: gigi8305

21 Gennaio 2022 | 17.56
Premesso che sono sempre stato favorevole alla squadra B o Under 23 che dir si voglia, non foss'altro per assicurarsi di far giocare i giocatori più promettenti, magari pure in una modalità più vicina a quella della prima squadra, certamente questa regola potrebbe essere un'ulteriore spinta in tal senso, non foss'altro per garantire altri due anni di gestione "libera" degli over 21 in attesa di una loro maturazione che ne consenta, se non l'inserimento in prima squadra, almeno di piazzarli a squadre inferiori con un minimo di rientro delle spese di formazione.
Giuly1980
21 Gennaio 2022 | 09.47
manca l'ultimo punto
14/ 14
Le società facenti riferimento al sig, Lotito Claudio non sono tenute a seguire quanto sopra descritto
Clod1907
21 Gennaio 2022 | 09.19
Troveranno il sistema per mantenere il controllo dei giocatori.
Più regole = più consulenti / procuratori.
Ma bravi
farabundo
21 Gennaio 2022 | 08.59
in quel cragno pleiadiano fioccano le idee
Alpeggio
21 Gennaio 2022 | 07.21
è una buona occasione per creare l'Atalanta U23 :D
ennekappa
21 Gennaio 2022 | 07.14
Per noi sarà un bel problema, visto che al momento abbiamo 15 prestiti sopra i 21 anni e che non vengono dal nostro vivaio.
Ci sono tre giocatori sicuramente in uscita (Reca, Romero e Gollini), anche se per gli ultimi due non è chiaro se il riscatto è con diritto, obbligo o “obbligo mascherato”. Ce ne sono altri tre in valutazione (o che almeno lo erano al momento del prestito): Kovalenko, Lammers, Sutalo. Poi ci sono quelli che non dovrebbero più rientrare in rosa (salvo sorprese): Varnier, Valzania, Vido, Tumminello, Carraro, Muratore, Cabezas, Kresic, Salvi. Infine tutti quelli non cresciuti a Zingonia e che nei prossimi anni supereranno i limiti d’età.
Saremo quindi costretti a svendere o svincolare parecchi giocatori, con il rischio che alcuni rimangano sotto contratto fino a scadenza. Avremo sicuramente un impatto negativo sul bilancio, anche se probabilmente marginale visti i numeri attuali.

Il problema ci sarà soprattutto se, tra diversi decenni, dovesse finire questo splendido ciclo per tornare “semplicemente” ad essere la Regina delle provinciali.
Questo sistema ha garantito finora all’Atalanta delle entrate sicure ogni anno, oltre alla possibilità di trovare dei buoni elementi con tante piccole scommesse a basso costo, lasciate crescere nelle serie minori (ultimamente il livello si è alzato come quello della Dea e diversi prestiti sono in serie A). Anche se non tornano direttamente utili possono essere valorizzati e generare plusvalenze; quando invece va male si tengono in prestito per evitare plusvalenze negative e racimolare comunque qualche soldo.
Inoltre ci potrebbe essere meno spazio per dilazionare gli incassi tramite i prestiti con obbligo, metodo che ci ha permesso di consolidare la crescita degli scorsi anni senza dipendere dai risultati sportivi.
L’alternativa sarebbe creare una seconda squadra, ma con costi aggiuntivi al posto dei guadagni dai prestiti.

Il vantaggio della situazione attuale credo ci sia anche per le società più piccole, perché ottengono giocatori interessanti senza grossi investimenti e lunghi contratti, senza doverli formare o scovare all’estero e perché è l’Atalanta che si assume il rischio nel caso di gravi infortuni.
Di positivo, con le nuove norme saranno costrette a sviluppare i settori giovanili: l’Atalanta dovrebbe proporsi ancora di più come supporto tecnico e formativo, creando una rete di società affiliate (locali, nazionali e magari anche estere, grazie al nome che si è fatta in questi anni) e quindi un bacino da cui pescare i migliori elementi.

La Società dovrà essere brava a cambiare strategia, puntando ancora di più sui giovani e sperando che questi nuovi vincoli possano ridurre i costi dei giocatori con già buone prospettive ma non ancora contesi dalle big.
I nostri dirigenti hanno già dimostrato di saperci fare in questo campo, arrivando prima di tutti su Koopmeiners e Malinovsky. Però questi acquisti sono possibili solo grazie alla Champions e agli ingaggi attuali.
Temo inoltre che potranno essere maggiormente avvantaggiate le altre squadre del nostro livello ma che non hanno le nostre capacità di scouting, perché scoprire questo tipo di giocatori è molto più facile rispetto ad intravedere le potenzialità di un Gosens o un Djimsiti.
Nemesis68

In risposta a: ennekappa

21 Gennaio 2022 | 12.02
Ottima disamina, complimenti.
Per i giocatori più forti o per le "scommesse" non provenienti dal vivaio, presumo peraltro che le società troveranno un qualche strategemma pe bypassare le soglie, tipo far acquistare il "Reca" di turno direttamente alla società alla quale veniva dato in prestito sottoscrivendo un impegno di futuro riacquisto o qualcosa del genere.
Sicuramente, nel breve periodo, l'Atalanta dovrà decidere le sorti di diversi giocatori (e nemmeno tutti di secondo piano) ed avrà anche qualche ripercussione negativa in termini di bilancio, benchè certamente non per importi devastanti.
ennekappa

In risposta a: Nemesis68

21 Gennaio 2022 | 13.39
Giusto, non ho considerato le soluzioni “all’italiana” per aggirare i vincoli.
PS: qualche volta nei commenti che inserisco scompaiono tutti gli a capo, rendendoli molto meno leggibili. Delle volte mi sono accorto che poi ricompaiono dopo alcune ore...
Brasa
21 Gennaio 2022 | 06.28
Visto che i prestiti u21 continuano a essere illimitati la decisione mi pare corretta...
Di certo porrebbe un freno alle plusvalenze...
Anche se alla fine poi la soluzione la troverai sempre...
Tipo fai una cessione col valore di bilancio ma una clausola del contratto è che lo riacquisterai a fine anno se ha fatto almeno una presenza... e così via...
Anche per noi storicamente gli over 21 mandati in prestito raramente si sono rivelati poi utili una volta tornati alla base.
mamo93
21 Gennaio 2022 | 06.27
E vero che per noi potrebbe essere un bel problema, anche se messa giù così under 21 e probabilmente giocatori formatisi nel settore giovanile sarebbero esenti... Ma potrebbe essere anche una spinta per arrivare a creare una seconda squadra under 23...
dolcissimo2
21 Gennaio 2022 | 00.09
puo essere un problema per noi!
Innocenzo III
20 Gennaio 2022 | 23.51
Vengono considerati prestiti anche quelli con obbligo di riscatto? Questa parte non è ben specificata...
seagull
20 Gennaio 2022 | 23.18
Immagino che al punto 12/13 per "giocatori allenati dai club" intenda calcisticamente "formati" dai club.

Se così fosse, l'impatto sul nostro parco giocatori sarebbe un po' meno devastante di quanto apparirebbe a prima vista.

Poi, visto che l'entrata in vigore è stata ritardata di due anni, in Società avranno già programmato un'adeguata strategia.