10/04/2020 | 14.14
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Caldara: "Ho due anni di esperienza in più, è ora di fare un altro salto di qualità"

Mattia Caldara si racconta tra passato, presente e futuro. Il difensore dell'Atalanta ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport"Al Milan per la prima volta nella mia vita non sono riuscito a ripagare la fiducia avuta da un club, ad esprimermi ai miei livelli. Mi brucia molto, è stata una sconfitta. Ci penso ancora, ma so che devo accantonarla: un anno e mezzo così difficile è stato già abbastanza. E al Milan dirò sempre grazie, se non ha funzionato è stata colpa mia". 

"All'Atalanta abbiamo un modo di giocare molto particolare, che in Europa non si conosce ancora bene: dobbiamo sfruttarlo. Ma la cosa più importante è giocarli, questi quarti di finale in Champions League: almeno quanto provare ad andare avanti. A San Siro contro il Valencia in 5 minuti dalla panchina a una gara in cui ci giocavamo tantissimo: quella sera ero finalmente molto felice grazie al calcio. Prima dello stop avevo ancora un buon 20% di crescita e quando riprenderemo spero di stare anche meglio di prima: devo tornare quello di due anni fa, anzi meglio. Ho due anni di esperienza in più, è ora di fare un altro salto di qualità". 

"Alla Nazionale e all'Europeo penso spesso, anche se so di aver perso quasi due anni: oggi mi sento indietro rispetto agli altri e se voglio recuperare devo correre più forte degli altri, fino al 2021. Spero di fare tutto il possibile per ripagare la fiducia dell'Atalanta e magari anche di Mancini. Non ci sono riuscito una volta, con il Milan, e può bastare così". 

fonte calciomercato.com

By marcodalmen
46 commenti
Paci_Paciana
11 Aprile 2020 | 08.37

Al ragazzo consiglio di continuare a lavorare con forza e tenacia, stai concentrato e guarda avanti, con serenità e tanta fame.


Il resto vien da se... Dai doca ! È' semplice su!!

Clod1907
10 Aprile 2020 | 20.59

Va bene essere umili, Mattia. 


Ma non esagerare. 


Non sei stato tu a non capire il Milan. 


È il Milan che non è fatto per te. 


Tu sei un uomo, lì vogliono solo pipotti. 

ReMo

In risposta a: Clod1907

10 Aprile 2020 | 23.40

Ormai da lungo tempo i responsabili della squadra milanista si avvicendano con logiche incomprensibili ed assurde, quantomeno alla luce di risultati, sempre altalenanti ma, altrettanto palesemente deludenti. Costoro, a loro volta, ingaggiano giocatori con logiche talmente singolari da non riuscire a comporre una squadra, che tale risulti concretamente, sul campo. Da qui un baillamme di bussolotti, nominalmente giocatori, che vengono maldestramente manipolati, riposti e poi ancora recuperati, con una approssimazione da sottospecie dilettantesca. Mattia ha avuto la malasorte di capitarci in mezzo, con il ruolo del ripudiato bianconero/indesiderato rossonero, a copertura e compensazione di un capriccio di un altro colllega che aveva fatto, irrazionalmente, il viaggio inverso. Si è trovato al Milan senza esserne stato un reale desiderio e come tale è stato parcheggiato, senza prospettive. L'aggiunta di infortuni ha fossilizzato una permanenza, da cui ha potuto risorgere ritornando qui. Dove ha ricominciato ad essere un calciatore, che saprà rinverdire i propri allori. Senza alcun dubbio.

sartana
10 Aprile 2020 | 19.10

bravo MATTIA MAI PORSI LIMITI COME LA NOSTRA ATALANTA


 

dolcissimo
10 Aprile 2020 | 17.20

Bravo ragazzo e ottimo difensore ma per prendere il posto a Toloi Paloma e Jim adesso e dura 

Lorenz67
10 Aprile 2020 | 17.06

sinceramente, considerato che veniva da lunghissima inattivita', trattato come un pacco, infortuni su infortuni, e scarsa fiducia dei mister bilanisti, io l'ho trovato molto meglio di quello che pensavo. Certo non e' ancora il Tia di due anni fa', ma scecc di attenuanti ne ha una vagonata.... e trovarsi in campo senza preavviso in un quarto di finale di champions avrebbe fatto tremare le gambe a chiunque ma se l'e' cavata egregiamente secondo me.


Dategli qualche mese ed un'intera preparazione con il Gasp e secondo me ritornera come e piu' forte di prima riconquinstandosi l'azzurro che si era meritato qui con noi.


Dai Tia mola mia!

ReMo
10 Aprile 2020 | 16.24

A Mattia si richiede un impegno determinato ma che ha assoluta concretezza, in quanto dovrà semplicemente ripetere quanto già ha dimostrato di saper perfettamente fare. E' tornato alla sua casa, accolto dalla fiducia di allora, che, associata alle esperienze maturate, potrà ripercorrere con ancor migliore risultato. Deve tranquillamente crederci ed impegnarsi in piena consapevolezza e fiducia.

emmekappa
10 Aprile 2020 | 16.03

A mio parere appena mette dentro un paio di golletti si sblocca anche nella testa. Prima di andarsene faceva molti goal decisivi e questo lo faceva sentire importante e gli dava fiducia in sé stesso anche nella fase difensiva. Adesso ha bisogno di quel fattore psicologico in più, perché a livello tattico e tecnico sappiamo benissimo che è un ottimo giocatore, ce lo ricordiamo bene.


Forza Mattia, tornerai presto ad essere il migliore in quel ruolo!


Bidu
10 Aprile 2020 | 15.36

Forse sono una voce fuori dal coro ma su Caldara purtroppo ho qualche dubbio. Boban e maldini non saranno dei geni ma neanche allocchi...inoltre anche al rientro, pur sembrando mi concentrato quindi non gliene faccio una colpa, mi è sembrato un po' scarico e poco esplosivo. Può darsi che sia colpa della condizione atletica ma non saprei...


Comunque se al gasp va bene forza Mattia!

maurom72

In risposta a: Bidu

10 Aprile 2020 | 15.40

La penso come te...non potrebbe essere altrimenti chiaro ma fino ad ora non mi ha mai dato sicurezza... dobbiamo aspettarlo e crederci conoscendo le sue potenzialità ma ancora c'è da lavorare su testa e gambe...se comunque è guarito completamente ed ha la stima dell'allenatore sono fiducioso anche io

Musa

In risposta a: Bidu

10 Aprile 2020 | 16.02

Dopo un anno emmezzo che è stato fermo non sapresti se sia colpa della condizione atletica ? 


Caldara ad ora va valutato per essere stato fuori un anno emmezzo non può avere il ritmo partita e deve riprendere la condizione anche nelle varie situazioni di gioco ( contrasti etc . etc . ) e possiamo decidere se riscattarlo o meno .


Per quanto riguarda il milan loro sono una super blasonata non hanno tempo per aspettare un 26 enne ma dare una cifra di ingaggio per pochi mesi ad uno di 38 anni sì .


Per non avere mai in mano niente spendere vagonate di milioni e ritrovarsi con nulla .

Musa

In risposta a: Musa

10 Aprile 2020 | 16.05

* Per non avere mai in mano niente spendere vagonate di milioni CAMBIANDO TUTTI GLI ANNI e ritrovarsi con nulla .

Brasa

In risposta a: Bidu

10 Aprile 2020 | 16.57

A me sinceramente ha stupito la sua condizione... ha comunque giocato da titolare un po' di partite, tra cui andata e ritorno di un ottavo champions.


Non sarà stato al top ma mi è parso abbastanza a suo agio... questi mesi e soprattutto la possibilità di fare una sorta di preparazione col gasp potrebbero solo migliorare le cose e consegnarci un giocatore in perfetta efficienza.


Al milan, in quella situazione e con il modulo in uso, non era certo il posto ideale per rilanciarsi; il milan stesso ha beneficiato dall'arrivo di kjaer, meno talentuoso ma di certo una garanzia in una squadra "standard".

Oscar1962

In risposta a: Bidu

10 Aprile 2020 | 20.58

No, non sono allocchi, sono solo due a cui hanno già dato il foglio di via.

Limido
10 Aprile 2020 | 15.28

Quando dice " al Milan dirò sempre grazie, se ho sbagliato è solo colpa mia.." dimostra ancora una volta la sua umiltà e il non accampare scuse per la sua sfortunata esperienza milanese, la stessa umiltà con la quale diventerà una colonna della Dea..  

michi1907
10 Aprile 2020 | 15.11

C'è un passaggio chiave nell'intervista


"Tre anni fa mi diceva(intende gasperini): “Fai la giocata, rischia: l’azione deve partire da voi, dal basso. Quando sono tornato idem, perché mi vedeva un po’ titubante: “Tranquillo, prova anche se sbagli: tempi e fiducia li ritrovi solo se rischi».


Questo per ribadire quale sia l'idea del mister, quando ci incazziamo perchè i nostri difensori commettono degli errori nell'impostazione, consideriamo che è quello che chiede loro il gasp

Raindog

In risposta a: michi1907

10 Aprile 2020 | 15.18

Vero. L' origine di tante nostre marcature è proprio il gioco propositivo dei difensori. Si rischia tanto ma ne vale la pena sia come spettacolarità che come risultati. 

Musa

In risposta a: michi1907

10 Aprile 2020 | 15.50

Non sempre però michi . 


Ci sono momenti e situazioni in cui puoi farlo e puoi rischiare altri no . 


Ad esempio la partita in casa col valencia sì è voluto uscire con la palla dalla difesa anche in situazioni impossibili in cui non è stata una gran scelta rischiare ed è questo il concetto che è differente dagli errori individuali . Soprattutto e a maggior ragione in una gara di ottavi di  dove contano moltissimo i gol fuoricasa e stavamo riaprendo una gara quasi chiusa con un ' avversario che non aveva creato quasi nulla di suo .  


 


 


 


Al ritorno infatti abbiamo fatto una gara più di contenimento e abbiamo pensato più a gestire e non sì sono corsi quei rischi in impostazione in difesa e sono stati minimi gli errori e abbiamo vinto lo stesso anche se sono stati fatti ma il problema non è sbagliare il problema è quando corri quei rischi quando non c ' è bisogno e quando rischi di rimettere in gioco avversari che non davano particolari segni di pericolosità .

michi1907

In risposta a: Musa

10 Aprile 2020 | 17.08

si ma questo è il gioco di gasperini, prendere o lasciare

Musa

In risposta a: michi1907

10 Aprile 2020 | 18.23

In risposta ad entrambi .


Non sì tratta ne di snaturare ne di cambiare gioco . 


Come ho detto prima ci sono momenti in cui puoi rischiare di uscire con la palla al piede e puoi rischiare la giocata mentre ci sono momenti in cui sei chiuso o devi anche tirare un po' il fiato e devi gestire un po' la gara non puoi sempre rischiare per andare all ' attacco e andare al 100 % tutta la partita anche se in questo stiamo imparando e migliorando parecchio ultimamente . 


Siamo una squadra che sta crescendo e che sta emergendo quindi è anche normale che bisogna imparare e fare esperienza ma sì tratta di capire i modi e i momenti di gestione delle partite perché non sono tutte uguali e credo che  cercherà di migliorare sempre di più il suo gioco ma cercherà anche di migliorare la squadra in questo punto che è fondamentale per proseguire su certi livelli . 


 


 


Fino adesso è stato sempre premiato il coraggio e il gioco offensivo ma anche il lavoro difensivo che fa ' questa squadra ma verranno anche momenti in cui è opportuno non rischiare e portare a casa un po' di partite immeritate e portare a casa un po' di partite sporche che sono fondamentali che fanno la differenza .


 


Quest ' anno forse solo a napoli abbiamo raccolto punti subendo più dell ' avversario .

95Frank

In risposta a: Musa

11 Aprile 2020 | 16.51

Ciao Musa,


Con tutto il rispetto, stiamo parlanda di cose diverse.


 


Se l'Atalanta smette di "aggredire" e comincia a "gestire", gli avversari prendono fiato e, forse, anche il sopravvento.


 


L'Atalanta e' costruita per "fare un goal piu' degli avversari" ....... sempre.


 


Se prendiamo un goal (come negli scachi, quando si perde una pedina) l'importante e' avere sempre in mente che l'obiettivo e' quello di "dare scacco matto" all'avversario.

Musa

In risposta a: 95Frank

11 Aprile 2020 | 23.08

Ciao Frank 


Se fossero macchine sarei anche d ' accordo ma qui parliamo di esseri umani . Per sviluppare un certo tipo di gioco bisogna mettersi nelle condizioni per farlo e punto fondamentale bisogna avere la lucidità per farlo . 


Il fatto che l '  sviluppi un gioco molto offensivo e crei gioco impostando molto partendo dal basso non significa che debba sempre rischiare la giocata per creare gioco ma lo fa ' quando si mette nelle condizioni e puoi rischiarla la giocata in più ci sono alcune partite e situazioni in cui puoi farle altre meno . 


È impensabile pensare che sì debba sempre rischiare per andare all ' attacco e farlo anche quando non sei lucido ma sì può gestire anche in modo differente il possesso e l ' impostazione dal basso . 


Sulla gestione stiamo imparando e stiamo migliorando parecchio come ho scritto nel mio post precedente siamo una squadra che sì sta affacciando a certi livelli e che deve imparare e fare le sue esperienze e in futuro sarà fondamentale sfangare quelle partite dove non sei lucidissimo e portare a casa un po' di partite sporche .


 


 

95Frank

In risposta a: Musa

11 Aprile 2020 | 23.25

Musa: "...... È impensabile pensare che sì debba sempre rischiare per andare all ' attacco"


 


Perche', stando piu' in difesa, e "gestendo", non corrreresti rischi?


Io penso infatti che ne correresti di piu'.

Musa

In risposta a: 95Frank

11 Aprile 2020 | 23.49

Gestire in maniera differente la salita del pallone dal basso non vuol dire rimanere in difesa ma vuol dire saper capire e leggere le partite e sviluppare l ' azione in maniera diversa e l '  non è che corre sempre dei rischi per salire col pallone .

95Frank

In risposta a: Musa

12 Aprile 2020 | 09.27

Musa: "..... saper capire e leggere le partite e sviluppare l 'azione in maniera diversa ........"


 


E' proprio il modo in cui l'Atalanta sa capire e leggere le partite, e sviluppare la sua azione, che la rende cosi' imprevedibile, entusiasmante .... e micidiale.


Cambi quello ..... e ti ritrovi con una squadra normale.


 


Certo, qualche volta ..... gli avversari ti portano via la palla ..... ma questo e' il calcio .....


Non e' che puoi giocare da solo ..... senza avversai ..... tu, la palla e la porta avversaria (vuota, naturalmente) .....


Sai che noia ......


La perfezione, in tutto cio' che e' umano, non esiste.


 


In TUTTO quello che fai, qualche rischio c'e' sempre.


Ma, nella vita, come nel calcio, ci vuole anche il coraggio di prendere qualche rischio (calcolato, naturalmente).


Altrimenti, te ne stai a casa, e guardi la TV ........


 


 


 


 

Musa

In risposta a: 95Frank

12 Aprile 2020 | 12.44

La perfezione non esiste ma bisogna cercare di migliorare anche un prodotto già di per sé molto alto come l '  . Non va migliorato solo il gioco e il problema non è correre rischi né gli errori individuali il problema è quando corri quei rischi anche quando non ti metti nelle condizioni per farlo e non sei nelle condizioni per farlo . Ci sono partite momenti situazioni per farlo . E l ' ho detto anche prima ci vuole lucidità per farlo e non puoi andare al 100 % tutta la partita e tutte le partite ma bisogna gestire a volte e se entriamo nello specifico come nella partita dell ' andata contro il valencia ad esempio quando sbagli uno due tre volte e continui e persisti a rischiare anche in situazioni che sei chiuso per impostare su un 4 a 0 contro avversari che non ti hanno fatto nulla rischiando di riaprire una partita quasi chiusa non mi sembra sintomo di maturità ma come ho già ripetuto siamo una squadra che deve fare le proprie esperienze e che sì sta addentrando a certi livelli sì migliora e sì cresce anche sotto questi aspetti . 

95Frank

In risposta a: Musa

12 Aprile 2020 | 13.07

Musa: "...... se entriamo nello specifico come nella partita dell ' andata contro il valencia ad esempio quando sbagli uno due tre volte e continui e persisti a rischiare anche in situazioni che sei chiuso per impostare su un 4 a 0 contro avversari che non ti hanno fatto nulla rischiando di riaprire una partita quasi chiusa non mi sembra sintomo di maturità ....."


 


Le opinioni sono tutte rispettabili.


Io la penso pero' in senso esattamente opposto al tuo (al 100%).


 


Per te il goal del Valencia (4=1) sembra che sia stato un trauma (comunque, un "errore").


Per me e' semplicemente stata una "pedina" mangiata dagli avversari (ai quali abbiamo comunque dato "scacco matto", sia all'andata che al ritorno).


 


Io sono convinto che, se non avessimo continuato a cercare di impostare (anche su un 4 a 1), gli avversari avrebbero potuto prendere in mano le redini della partita, e segnare magari 1 o 2 goal (fuori casa) in piu'.


 


Io parto dal principio che l'attacco e' la MIGLIOR forma di difesa. 


Sempre.


Anche quando sei stanco (gli avversari saranno pure stanchi) e non sei piu' lucido (anche gli avversari avranno perso un po' della loro lucidita').


 


Bisogna pensare e comportarsi da "forti". Sempre. 


Lasciamo ad altri gli atteggiamenti difensivisti o prudenziali da "debolucci".


 


 

Musa

In risposta a: 95Frank

12 Aprile 2020 | 13.23

Il gol del 4 a 1 è stato un errore individuale sbagliando un passaggio non era una situazione in cui eravamo chiusi e che intendevo io . Comunque sia ci mancherebbe altro rispetto la tua opinione e la tua voglia di vedere sempre bel calcio secondo me ci sono modi e momenti per farlo e altri in cui bisogna pensare ad altro però va be' penso che sia giusto che ognuno abbia la sua opinione e che la pensi come vuole ti saluto Frank e ti auguro una buona pasqua . 

Musa

In risposta a: Musa

12 Aprile 2020 | 13.30

E comunque gli atteggiamenti difensivisti o prudensivisti non sono atteggiamenti da deboli ma è sintomo di maturità e forza non sì vince solo con l ' attacco ma anche con la difesa . 

Musa

In risposta a: Musa

12 Aprile 2020 | 13.45

Se fai un gol non è detto che vinci ma se non lo prendi sicuramente non perdi . L '  fa ' un grandissimo lavoro a livello difensivo anche se sì tende a sottolineare più l ' attacco per via del gioco offensivo e dei tanti gol .

95Frank

In risposta a: Musa

12 Aprile 2020 | 15.04

Musa: "...... Se fai un gol non è detto che vinci ma se non lo prendi sicuramente non perdi ......"


 


Con tutto il rispetto per la tua opinione, questa tua sintesi riflette una "cultura calcistica" completemente diversa.


 


(1) Io penso che si debba sempre cercare di "fare un goal piu' degli avversari".


(2) Tu, se ho capito bene, pensi "primo, NON prenderle".

95Frank

In risposta a: Musa

12 Aprile 2020 | 14.22

Musa: 


 


(1) ".... e comunque gli atteggiamenti difensivisti o prudensivisti non sono atteggiamenti da deboli ma è sintomo di maturità e forza ...."


Penso che questa sia una effettiva differenza "culturale" che, in un certo senso (e tranne qualche rara eccezione) "stacca" l'Itaglia dal "resto del mondo" ("resto del mondo" che, naturalmente, include l'Atalanta e Bergamo, e altre citta'/province/regioni italiane).


 


Per quanto possa dispoacerci, l'Itaglia "paurosa della propria ombra", obiettivamente, NON e' molto apprezzata nel mondo.


Invece quell'Italia "coraggiosa" (che include l'Atalanta e Bergamo, e altre citta'/province/regioni italiana) e' molto apprezzata.


 


(2) "..... non sì vince solo con l'attacco ma anche con la difesa" 


Con la sola "difesa" (o dando comunque priorita' al concetto "primo non prenderle", piuttosto che a "fare un goal piu' degli avversari") NON e' che si possa vincere molto .......


Forse farai tanti pareggi, cosi' cari al Dr Frossi (0-0 "risultato perfetto" perche' ...... "nessuna delle due squadre ha fatto errori .....")


 


"ERRORE" = "DANNAZIONE" nella "cultura" dell'Itaglia (cosi' come viene percepita nel mondo).


 


"CORAGGIO" come viene percepita nel mondo l'Italia che sa comportarsi con dignita' ..... e senza la "paura di perdere" ..... o l'ossessione di "non fare un errore" .......

Musa

In risposta a: 95Frank

12 Aprile 2020 | 15.08

È una questione di equilibri Frank . Come un po' in tutto . In vita mia ma forse perché sono ancora abbastanza giovane e ne ho viste meno di te non ho mai visto una squadra vincere senza equilibri . Mia opinione personale viene premiato il coraggio quando ci sono gli equilibri in una squadra e non vince mai da solo un reparto ma la squadra . Zeman avrebbe vinto molti titoli se fosse sufficiente fare un gol in più dell ' avversario e torno a ripetere che l '  svolge un gran lavoro difensivo e ottiene risultati non solo per il gioco e la fase offensiva ma anche per la fase difensiva . Siamo una squadra che è appena arrivata a certi livelli e deve maturare e fare esperienza non è un problema di fare errori o di aver paura sbagliare è umano ma è perseverare nell ' errore che è diabolico .


 


Tornando all ' esempio della partita in casa col valencia tu sei convinto che, se non avessimo continuato a cercare di impostare (anche su un 4 a 1), gli avversari avrebbero potuto prendere in mano le redini della partita, e segnare magari 1 o 2 goal (fuori casa) in piu' mentre io sono convinto che il valencia ha creato le uniche occasioni che avuto sulle nostre impostazioni e che di per sé non ha creato nulla in tutta partita .


 


 

95Frank

In risposta a: Musa

12 Aprile 2020 | 15.35

Musa: "...... io sono convinto che il Valencia ha creato le uniche occasioni che avuto sulle nostre impostazioni e che di per sé non ha creato nulla in tutta partita".


 


Il Valencia NON ha potuto creare nulla, perche' l'Atalanta non lo ha permesso (mantenendo costantemente l'iniziativa).


 


E' vero che quel poco che il Valencia e' riuscito a costruire, lo ha fatto soltanto "sulle nostre impostazioni", ma e' altrettanto vero che noi abbiamo "impostato" costantemente, per tutta la partita. 


Il Valencia non avrebbe obiettvamente potuto fare altro.

Musa

In risposta a: 95Frank

12 Aprile 2020 | 16.22

Esattamente . 


E questo anche per il lavoro e le scelte che ha fatto  sia iniziali che in fase difensiva per esempio vedere freuler quando andava a prendere il terzino . Io non contesto né il rischio né il gioco né le uscite dal basso . Mi permetto solo di dire che secondo me quando devi tirare un po' il fiato su un 4 a 0 in casa in  non ci sia tutto sto bisogno di rischiare e puoi anche gestire la palla in modo differente . Ciao Frank 

95Frank

In risposta a: Musa

12 Aprile 2020 | 16.41

Ciao Musa   

95Frank

In risposta a: Musa

10 Aprile 2020 | 17.30

Musa: "...... Non sempre però michi . Ci sono momenti e situazioni in cui puoi farlo e puoi rischiare altri no".


 


Io NON credo Musa.


Sono d'accordo sul fatto che ci siano momenti in cui ci devono essere TEMPI diversi.


 


Ma il nostro gioco NON puo' essere SNATURATO.


MAI!

EVAIR70

In risposta a: michi1907

10 Aprile 2020 | 17.01

Michi1907  io all'inizio ero scettico sul ritorno del Mattialand ma dopo averlo visto in campo devo dire che (condizione top da ritrovare a parte) ci hai preso anche questa volta. .complimenti 

95Frank

In risposta a: michi1907

10 Aprile 2020 | 17.25

Proprio cosi' Michi.


I nostri difensori sono le fondamenta del nostro gioco d'attacco.


 


NESSUNO dei nostri giocatori ha un "ruolo".


TUTTI hanno dei "compiti", ed eseguono dei "movimenti" (spesso molto complessi).


 


Forse, incece di chiamare il nostro gioco "total football", potremmo chiamarlo "calcio-scacchi" ........


Infatti, spesso, i nostri sembra che anticipino collettivamente gli avversari di una o piu' "mosse" (proprio come avviene nel gioco degli scacchi) .....


 


 

Nemesis68

In risposta a: 95Frank

10 Aprile 2020 | 17.42

Già che ci siamo chiamiamolo "palla prigioniera", visto che spesso e volentieri l'altra squadra non la trova mai e continua a correre da sinistra a destra e viceversa per cercare di liberarla dal nostro possesso ... 

Clod1907

In risposta a: Nemesis68

10 Aprile 2020 | 21.02
95Frank

In risposta a: Nemesis68

11 Aprile 2020 | 15.15

Nemesis88: " ...... Già che ci siamo chiamiamolo 'palla prigioniera', visto che spesso e volentieri l'altra squadra non la trova mai e continua a correre da sinistra a destra e viceversa per cercare di liberarla dal nostro possesso ..."


 


E perche' no?


 


A parte gli scherzi, l'abbinamento del "gioco degli scacchi" (chess) al "total football", che si ritiene inventato in Olanda da Jack Reynold nel 1915, era stato fatto da un giornalista inglese gia' nel 1921 (50% football e 50% chess).


 


Questo, per cercare di spiegare ai suoi connazionali (che si ritenevamo, allora, superiori a tutti) che, in effetti, "sul continente" esistevano forme di calcio piu' evolute, dove l'intelligenza tattica (mental skills) valeva tanto (50%) quanto l'atletismo (phisical skills, 25%) e la tecnica (ball skills, 25%) messi assieme.


 


- I “mental skills” raffiguravano il “chess”.


- “phisical skills e “ball skills” rappresentavano il “football” inglese.

marcotrisma
10 Aprile 2020 | 15.02

Stai  tranquillo  e  LAVORA   agli  ordini del  MIGLIORE degli  allenatori  in  serie   A !


Ti  ricordi i   tuoi  GOAL  sottoporta  avversaria  ?????  NOI  si'  ! 


Sei   ritornato  nella  NOSTRA   terra  e   tornerai forte  come  un vero   BERGAMASCO !  Anche   x  te....MOLA   MIA !

michi1907
10 Aprile 2020 | 14.57

se non subentra altra sfiga, potrebbe essere io miglior colpo degli ultimi anni, voluto fortemente dal Gasp, sono sicuro diventerà il nostro leader per altri 10 anni

wilker1907
10 Aprile 2020 | 14.48

devi diventare la colonna portante del nostro futuro

Oiggaiv
10 Aprile 2020 | 14.37

se sarà assistito dalla salute credo riavremo presto il Mattia che tutti ricordiamo.


qualcosa si è già visto, ciò non toglie che non sarebbe male trovare anche un quinto affidabile,cosi da lasciare il martino dove più gli compete.