28/04/2024 | 09.09
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Cambiaghi, ritorno al passato



Dagli esordi fino al rebus sul futuro La sfida all’Atalanta come un bivio
Una gara speciale per l’esterno offensivo dell’Empoli: il club nerazzurro è proprietario del suo cartellino A fine stagione Gasperini dovrà scegliere se farlo rimanere a Bergamo oppure optare per altre soluzioni


Ritorno al passato. Ma con uno sguardo anche al futuro. Per Nicolò Cambiaghi la gara di domani contro l’Atalanta avrà un valore diverso. L’esterno offensivo dell’Empoli farà un tuffo nel passato tornando proprio nella città in cui è cresciuto. Una sfida intrecciata non solo con il passato ma anche con il suo futuro visto che l’Atalanta è proprietaria del cartellino e in estate farà ritorno a Bergamo a meno che non decida di cederlo e darlo nuovamente in prestito.

Caimbiaghi viene notato dalla squadra bergamasca nel 2009 dove si fa tutta la trafila nel settore giovanile, nel 2017 fa parte della squadra che perde la finale scudetto under 17 contro l’Inter, giocando 25 volte e segnando ben 7 reti. L’anno dopo gioca in Primavera collezionando appena due presenze, l’anno successivo arriva il cambio di marcia sempre nel medesimo campionato: 28 presenze, 8 reti e 2 assist vincendo pure lo scudetto. La stagione 2019/20 rappresenta per Cambiaghi un punto di svolta per la sua crescita personale. Diventa capitano della Primavera disputando anche la Youth League e giocando ininterrottamente. L’estate del 2020 segna il grande salto nei professionisti, indosserà la maglia della Reggiana in Serie B fino al termine della stagione. Un’esperienza che lo tempra prima di approdare al Pordenone dove in 36 presenze metterà a referto 7 reti 5 assist. Le sue prestazioni lo premiano e nell’estate del 2022 arriva all’Empoli, sempre in prestito. L’inizio della sua stagione è altalenante, la svolta arriva prima della pausa per il Mondiale quando segna il suo primo gol alla Cremonese. A fine stagione le presenze saranno 29 (compresa la Coppa Italia) condite da 7 reti e 2 assist, ovvero un gol o un assist ogni 191 minuti. Quest’anno al momento ha giocato 32 partite diventando un giocatore indispensabile per l’economia della squadra.

A livello realizzativo lo score ne ha risentito, soltanto 1 rete e 4 assist in stagione quando mancano cinque giornate al termine ma la sua importanza e le sue caratteristiche sono oramai essenziali. Domani l’occasione di dimostrare tutte le sue qualità davanti a quelli che potevano essere i suoi tifosi. Velocità, buona tecnica individuale e capacità di svolgere in maniera adeguata entrambe le due fasi: sia offensiva che di ripiegamento.

Un percorso, il suo, che incarna perfettamente il duro lavoro. Un tragitto lungo che lo ha visto toccare tutte le categorie, passando dalla Primavera, alla Serie B fino alla massima serie del campionato italiano. Al momento l’unica rete è stata quella segnata in occasione della gara con il Torino, la partita da ex contro l’Atalanta potrebbe rappresentare una vera e propria opportunità per tornare a gonfiare la rete.
Niccolò Pistolesi
la nazione
By marcodalmen
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