18/11/2025 | 04.44
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Cambiare allenatore in corsa aiuta?

Storicamente sì, perlomeno a Bergamo.


Dal 1907 ad oggi l’Atalanta ha effettuato solo 29 cambi in corsa (quello appena avvenuto è il trentesimo).  I risultati sul campo sono migliorati 18 volte, il 62% dei casi, mentre i peggioramenti si sono verificati 7 volte (24%). Nel 14% dei casi (4 in totale) invece non ci sono stati cambiamenti “misurabili” dai risultati.  Interessante notare che, negli ultimi 35 anni (dall’avvicendamento Frosio/Giorgi del 1991) i cambi in corsa non hanno avuto effetti negativi, anzi, la media punti è sempre migliorata



Da notare però che, pur migliorando il rendimento, i subentranti spesso non sono riusciti a raggiungere l’obiettivo prefissato (ad esempio la salvezza).  Da questo punto di vista l’ultimo cambio in corsa che ha cambiato sensibilmente le sorti della stagione sembra proprio essere l’avvicendamento Frosio/Giorgi, difatti i subentri di Prandelli, Finardi, Rossi e Conte/Mutti pur migliorando i risultati (sensibilmente in alcuni casi) non portarono alla salvezza.  Mentre, numeri alla mano, l’ultimo cambio in panchina (Colantuono/Reja) ha cambiato di poco le carte in tavola.

Di seguito, per i più curiosi, un resoconto dello storico dei cambi allenatore durante la stagione sulla panchina dell'Atalanta


Note:

  • Div. Naz: “Divisione nazionale” era il nome della massima serie
  • Traghettatori: 1948/49 Citterio (28a), 1950/51 Tentorio/Simonetti (18a), 1956/57 Bonomi (10a e 13a), 2009/10 Bonacina (19a)
  • I parametri considerati per l’analisi sono quelli generalmente utilizzati per il giudizio di un allenatore: media punti, percentuale vittorie e posizione in classifica

                                             

PS Naturalmente è un’analisi basata su numeri crudi, che non può tenere conto di fattori “umani” come le motivazioni, degli avversari incontrati, degli infortuni ecc.

Fonti:

  • adamoli.org/almanacco
  • calcio-seriea.net
  • wikipedia.org
By Lorentz
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