Cambiare allenatore in corsa aiuta?
Storicamente sì, perlomeno a Bergamo.
Dal 1907 ad oggi l’Atalanta ha effettuato solo 29 cambi in corsa (quello appena avvenuto è il trentesimo). I risultati sul campo sono migliorati 18 volte, il 62% dei casi, mentre i peggioramenti si sono verificati 7 volte (24%). Nel 14% dei casi (4 in totale) invece non ci sono stati cambiamenti “misurabili” dai risultati. Interessante notare che, negli ultimi 35 anni (dall’avvicendamento Frosio/Giorgi del 1991) i cambi in corsa non hanno avuto effetti negativi, anzi, la media punti è sempre migliorata.

Da notare però che, pur migliorando il rendimento, i subentranti spesso non sono riusciti a raggiungere l’obiettivo prefissato (ad esempio la salvezza). Da questo punto di vista l’ultimo cambio in corsa che ha cambiato sensibilmente le sorti della stagione sembra proprio essere l’avvicendamento Frosio/Giorgi, difatti i subentri di Prandelli, Finardi, Rossi e Conte/Mutti pur migliorando i risultati (sensibilmente in alcuni casi) non portarono alla salvezza. Mentre, numeri alla mano, l’ultimo cambio in panchina (Colantuono/Reja) ha cambiato di poco le carte in tavola.
Di seguito, per i più curiosi, un resoconto dello storico dei cambi allenatore durante la stagione sulla panchina dell'Atalanta

Note:
- Div. Naz: “Divisione nazionale” era il nome della massima serie
- Traghettatori: 1948/49 Citterio (28a), 1950/51 Tentorio/Simonetti (18a), 1956/57 Bonomi (10a e 13a), 2009/10 Bonacina (19a)
- I parametri considerati per l’analisi sono quelli generalmente utilizzati per il giudizio di un allenatore: media punti, percentuale vittorie e posizione in classifica

PS Naturalmente è un’analisi basata su numeri crudi, che non può tenere conto di fattori “umani” come le motivazioni, degli avversari incontrati, degli infortuni ecc.
Fonti:
- adamoli.org/almanacco
- calcio-seriea.net
- wikipedia.org