22/03/2020 | 11.40
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Carrera: Atalanta mentalità europea

 

"Qui siamo blindati ma non come a Bergamo, dove non si può uscire di casa. Anche qui sono chiusi ristoranti e esercizi pubblici però possiamo ancora muoverci”. Siamo nemmeno lontanissimi da Bergamo, però duemila chilometri bastano per vivere in un altro scenario: e ad Atene, ormai da quattro mesi, vive e lavora Massimo Carrera, che allena l’Aek. Con risultati più che buoni: “Beh sì, siamo terzi a un punto dalla seconda, il Paok, e quindi dalla zona Champions. Il primo posto è già più lontano, l’Olympiakos è avanti 15 punti anche se nel calcio non si sa mai. Comunque un’esperienza più che positiva, l’obiettivo era la zona Champions e cercare di vincere la Coppa di Grecia”.

Certo, Carrera ha vinto anche il campionato russo allenando lo Spartak Mosca nel 2017, ma questa nuova sfida? “Il calcio è internazionale, ormai non è difficile da un Paese all’altro. Ci sono sempre pressioni che devi saper gestire e soprattutto bisogna essere bravi a fare risultati. Alla fine, gira e rigira, sono ancora quelli che contano”.

Da giocatore Carrera ha vinto la Champions nel 1996, con la Juve. Già sembrava un successo per l’Atalanta aver vinto una partita nel girone di qualificazione e ora che è arrivata ai quarti? “Sta facendo qualcosa di straordinario e non è ancora finita. Si è dimostrata una squadra europea e…se guardiamo le qualificate, la sorpresa è proprio l’Atalanta”.

Ma il salto di qualità quando è avvenuto? “Quando i ragazzi hanno capito e imparato dagli errori commessi nelle prime partite e quindi è venuta fuori l’Atalanta vera di Champions, che gioca senza problemi, senza limiti grazie a un allenatore straordinario”.

Poi c’è stata l’esplosione di Ilicic…”Ilicic è un gran giocatore, come il Papu, come Zapata. Ma la forza dell’Atalanta è il gruppo e i giocatori di talento che si mettono a disposizione della squadra. Vedere Ilicic nel finale della partita col Valencia, dopo aver chiesto la sostituzione, fare ancora gol e un incredibile recupero difensivo, beh è un gran segnale”.

Carrera, ma la Champions è proprio un altro pianeta? “Eh sì, ci sono giocatori di altissimo livello, devi essere in grado di giocare partite da dentro o fuori ad alta intensità. La mentalità europea? L’Atalanta si è adeguata benissimo perchè ce l’ha anche in Serie A e quindi non è un problema portare questo modo di giocare anche in Champions”.

Dalla Russia alla Grecia, lei continua intanto a girare per l’Europa. “Prima o poi riuscirò a farmi conoscere anche in Italia”, sorride Carrera.

In bocca al lupo…

Fonte bergamonews

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By sigo
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