25/06/2022 | 07.27
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Casini: "Calendario? Non si è compreso quanto sia faticoso dialogare con un algoritmo da 300 vincoli"

Cos'è un algoritmo in matematica e informatica: quello che devi sapere

All'uscita dalla presentazione del calendario della Serie A 2022/23, il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini e l'amministratore delegato Luigi De Siervo hanno parlato ai cronisti presenti.

È già ora di ripartire, sensazioni?

Casini: "Le sensazioni sono buone, ringrazio De Siervo e tutta la struttura. Non si è compreso quanto sia faticoso dialogare con un algoritmo da 300 vincoli, il risultato è buono. Sarà una stagione difficile per pause e impegni, siamo soddisfatti. Oggi pomeriggio, per la prima volta, pubblicheremo anche le date in cui saranno comunicati gli orari delle diverse finestre di blocchi. Abbiamo ridotto queste finestre da 10 a 7, ringrazio tutti per il lavoro fatto".

De Siervo: "La Lega resta a disposizione delle squadre anche nel pensare a tornei più piccoli durante la pausa delle Nazionali, la nostra è una Lega che sta crescendo, siamo una media company. Il prossimo campionato durerà 295 giorni, questo significa che dal punto di vista televisivo coprirà un anno intero. Le gare sono meglio distribuite rispetto al passato, con big-match anche nelle ultime giornate, sperando siano decisivi per lo scudetto, la Champions o la salvezza. Consegniamo agli italiani un nuovo campionato ancora più avvincente con l'incognita del Mondiale e della pausa di 50 giorni".

C’è stata polemica in merito alla politica prezzi adottata da DAZN, qual è la posizione della Lega in merito? 

De Siervo: "La Lega crede che il prodotto calcio abbia una grande forza commerciale, il prezzo resta quello. C'è stata una promozione l'anno scorso abbonandosi a 19 euro, ma poi il prezzo è diventato 29, quello reale, allineato a tutta Europa. E' il prezzo è corretto per un campionato di 10 mesi e che ha 380 partite. Quello che è successo è che sono stati limitati gli accessi, ma purtroppo questo è un Paese in cui c’è sempre una tendenza ad approfittarsene. E non scordiamoci che in Italia ogni anno si perdono oltre 260 milioni per la pirateria, soldi che finiscono nelle mani della criminalità organizzata e che vengono sottratti alle squadre, quindi campioni che non arrivano nel nostro campionato”.

fonte calciomercato.comcom
By marcodalmen
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