30/06/2019 | 17.20
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I cerchi...nel prato

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Com’era arrivata è sparita, lasciando solo un grosso bollo di erba rinsecchita. La statua dedicata all’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ai giardini di largo Gavazzeni, era spuntata a fine maggio, nel pieno dell’esaltazione dei tifosi atalantini per una stagione terminata con il terzo posto in campionato, la qualificazione in Champions League e la finale di Coppa Italia.

I tifosi avevano aspettato la firma sul contratto con cui l’allenatore nerazzurro assicurava la sua permanenza a Bergamo e poi avevano deciso di celebrarlo a modo loro. In piena notte, il blitz: nell’aiuola con vista su Sentierone e Città Alta, che fino a pochi mesi prima aveva ospitato un dinosauro, era spuntata una statua in grandezza naturale dell’allenatore, realizzata in polistirolo resinato da una ditta specializzata (in polistirolo, non in statue) di Cenate Sotto. La figura era quella di Gasperini con le braccia allargate a festeggiare un gol, proprio all’ultima di campionato per qualificarsi in Champions League. La somiglianza non era perfetta, ma non era quello l’importante. I tifosi avevano rassicurato il Comune che l’avrebbero lasciata per poco tempo. Trascorso un mese, sono stati di parola e qualche notte fa sono passati a riprendersela. Per l’anno prossimo si inventeranno qualcos’altro.

Fonte corrieredellasera

 

By sigo
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