Chi è Alberto Manzoni, il 2005 convocato da Gasperini contro il Milan
Tra i convocati di mister Gian Piero Gasperini per la sfida contro il MIlan, seppur la lista non sia stata resa pubblica sino all'uscita delle formazioni ufficiali del match, c'era anche un giovane alla prima chiamata assoluta tra i grandi. Stiamo parlando di Alberto Manzoni, trequartista classe 2005 che milita nella Primavera nerazzurra.
Nato a Treviglio ma cresciuto a Cassano d’Adda, Manzoni è uno dei talenti più interessanti del vivaio bergamasco, sebbene il suo nome sia spesso passato sottotraccia negli anni. I primi calci li ha dati nella squadra del suo paese, la Pierino Ghezzi, prima di trasferirsi in Francia con la famiglia per ragioni lavorative del padre. Nel suo trascorso oltralpe gioca come attaccante nelle giovanili del Bondues e successivamente nel LOSC Lille.
Quando torna in Italia, nel 2014, le sue qualità non passano certo inosservate e lo chiama subito l'Atalanta. Nei suoi primi anni a Bergamo veste la fascia da capitano e per questo, in occasione del 107° compleanno della Dea, ha il piacere di tagliare la torta insieme al presidente Antonio Percassi. Resta in nerazzurro fino all'U15, quando passa in prestito alla Giana Erminio. Questo periodo si rivela fondamentale per la sua crescita: gioca con continuità e guadagna maturità.
Quando fa ritorno a Zingonia è determinato a riconquistarsi un posto da titolare e così accade. Manzoni si afferma tra i protagonisti, specialmente quando viene spostato nel ruolo di trequartista. In questa nuova posizione riesce a esprimere al massimo anche le sue qualità da regista, oltre a delle doti balistiche non indifferenti. Durante le fasi finali nazionali U17 trascina la squadra diventando capocannoniere con 5 gol in 4 partite, ma la Dea si ferma ai quarti.
Nella stagione successiva, Manzoni si afferma definitivamente come leader tecnico della squadra. Testa alta e numero 10 sulle spalle, il ragazzo si conferma uno dei giocatori con maggior talento e inventiva della sua annata. Stupisce tutti con giocate spettacolari e con una prolificità impressionante, mettendo a segno 12 gol in 19 partite con l'U18. Nonostante un infortunio alla caviglia, non appena recuperato si guadagna le prime chiamate in Primavera.
Sotto la guida di Giovanni Bosi, Manzoni emerge anche nelle vesti di mezzala completa. Si tratta di un centrocampista totale che combina corsa, gran tecnica, un'ottima visione di gioco e uno spiccato fiuto del gol. Nel corso degli anni ha dimostrato di essere un giocatore molto versatile, in quanto è stato capace di adattarsi positivamente in diversi ruoli. In questa stagione ha già collezionato 4 gol, che lo rendono il secondo miglior marcatore della rosa, oltre a 2 assist.
Qualche settimana fa ha firmato il suo primo contratto da professionista, un riconoscimento meritatissimo arrivato dopo anni di duro lavoro, come racconta lo stesso Manzoni tramite il suo profilo Instagram "Sono arrivato a 9 anni con un sogno... Sono molto orgoglioso del percorso fatto insieme, con tanto duro lavoro, divertimento, amicizie e soddisfazioni. Non vedo l'ora di scrivere le prossime pagine!! La maglia sudata, sempre".
Nato a Treviglio ma cresciuto a Cassano d’Adda, Manzoni è uno dei talenti più interessanti del vivaio bergamasco, sebbene il suo nome sia spesso passato sottotraccia negli anni. I primi calci li ha dati nella squadra del suo paese, la Pierino Ghezzi, prima di trasferirsi in Francia con la famiglia per ragioni lavorative del padre. Nel suo trascorso oltralpe gioca come attaccante nelle giovanili del Bondues e successivamente nel LOSC Lille.
Quando torna in Italia, nel 2014, le sue qualità non passano certo inosservate e lo chiama subito l'Atalanta. Nei suoi primi anni a Bergamo veste la fascia da capitano e per questo, in occasione del 107° compleanno della Dea, ha il piacere di tagliare la torta insieme al presidente Antonio Percassi. Resta in nerazzurro fino all'U15, quando passa in prestito alla Giana Erminio. Questo periodo si rivela fondamentale per la sua crescita: gioca con continuità e guadagna maturità.
Quando fa ritorno a Zingonia è determinato a riconquistarsi un posto da titolare e così accade. Manzoni si afferma tra i protagonisti, specialmente quando viene spostato nel ruolo di trequartista. In questa nuova posizione riesce a esprimere al massimo anche le sue qualità da regista, oltre a delle doti balistiche non indifferenti. Durante le fasi finali nazionali U17 trascina la squadra diventando capocannoniere con 5 gol in 4 partite, ma la Dea si ferma ai quarti.
Nella stagione successiva, Manzoni si afferma definitivamente come leader tecnico della squadra. Testa alta e numero 10 sulle spalle, il ragazzo si conferma uno dei giocatori con maggior talento e inventiva della sua annata. Stupisce tutti con giocate spettacolari e con una prolificità impressionante, mettendo a segno 12 gol in 19 partite con l'U18. Nonostante un infortunio alla caviglia, non appena recuperato si guadagna le prime chiamate in Primavera.
Sotto la guida di Giovanni Bosi, Manzoni emerge anche nelle vesti di mezzala completa. Si tratta di un centrocampista totale che combina corsa, gran tecnica, un'ottima visione di gioco e uno spiccato fiuto del gol. Nel corso degli anni ha dimostrato di essere un giocatore molto versatile, in quanto è stato capace di adattarsi positivamente in diversi ruoli. In questa stagione ha già collezionato 4 gol, che lo rendono il secondo miglior marcatore della rosa, oltre a 2 assist.
Qualche settimana fa ha firmato il suo primo contratto da professionista, un riconoscimento meritatissimo arrivato dopo anni di duro lavoro, come racconta lo stesso Manzoni tramite il suo profilo Instagram "Sono arrivato a 9 anni con un sogno... Sono molto orgoglioso del percorso fatto insieme, con tanto duro lavoro, divertimento, amicizie e soddisfazioni. Non vedo l'ora di scrivere le prossime pagine!! La maglia sudata, sempre".
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