07/02/2021 | 15.35
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Cicli e ricicli



L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, così recita la prima parte della costituzione Italiana. Analogamente si potrebbe dire che l'Atalanta di Percassi è una società calcistica basata sui conti a posto.

Perchè questo inciso ? E' lo spunto per una chiacchierata a 360° in cui si parlerà di diversi temi, tutti o quasi che hanno una radice in questo principio.

Partiamo dal tema più spinoso di cui si è parlato molto, anzi troppo ma sul quale vorrei offrire un punto di vista che probabilmente non è stato tanto approfondito, la partenza del Papu.

Non ho fonti certe non avendo agganci o conoscenze in società ma negli ultimi anni si era ripetuta la storia, rinnovo con crescita di ingaggio ed allungamento del contratto. Quest'anno nonostante l'offerta (vera o fittizia) degli arabi, il canovaccio non si è ripetuto. Non so se sia stata chiusa una porta in faccia o se si sia deciso da parte della società di aspettare un po'.  Quello che io vedo come sicuro, perchè puntualmente verificatosi in passato, è che ad un aumento a Gomez sono seguiti in cascata richieste ed aggiornamenti di contratti di diversi altri giocatori a cifre ovviamente superiori. In tempi di pandemia in cui i soldi per gli acquisti da parte delle società più ricche (di debiti a volte) si riducono, la classica cessione per far quadrare il bilancio (pensiamo solamente ai 4 incassi da partite interne di CL, hanno creato un buco superiore ai 5mln) non può portare quanto in passato. Inoltre, sempre in nome della stella polare del bilancio in ordine, fare crescere gli ingaggi senza avere certezze delle entrate è un rischio che la società ha, a mio modo di vedere giustamente, evitato. Parlando dal punto di vista tecnico io ho visto un Gomez super nelle prime tre partite precedenti il primo volo transoceanico poi, complice forse anche la stanchezza, più volte ho visto un Papu che quando perdeva palla non inseguiva l'avversario fino al limite dell'area come ci aveva abituato in passato. Prodromi di quello che è successo ? Onestamente non lo si può dire, l'arrivo di una società che gli ha dato quello (e probabilmente qualcosa di più) che voleva in termini economici e di lunghezza di contratto, ha fatto il resto. Il resto, sussurrato ed urlato nei commenti senza che nessuna delle due parti abbia mai chiarito, a mio modo di vedere è solo una concausa. Questo non vuol dire che non capisco la scelta del Papu, tutti i calciatori di base avrebbero fatto lo stesso, ma semplicemente che probabilmente il suo ciclo da noi era arrivato alla fine, ecco il primo ciclo del titolo.

Il secondo ciclo lo voglio dedicare a Josip Ilicic, probabilmente (a mio modo di vedere si) il giocatore più forte in assoluto che nei miei 50 anni abbondanti di storia atalantina ho visto calcare il terreno del Brumana. Josip, come spesso detto da Gasperini, è un giocatore che non regge ritmi forsennati ed anche quando la stagione era normale, veniva preservato dal nostro allenatore. La stagione corrente è pesantissima in termini di calendario e lui probabilmente ne risente ancora di più. E' il giocatore per il quale Gasperini ha spesso chiesto un sostituto per farlo rifiatare ma della classe dello sloveno in giro non ce ne sono o se ce ne sono vanno contro il primo articolo della costituzione atalantina citato all'inizio del pezzo. Josip quando è in giornata lo vedi da come tocca la prima palla, ieri col Torino non lo era particolarmente, la fortuna lo ha aiutato in occasione del primo goal (peraltro pregevole per lo scatto fatto sul millimetrico lancio di De Roon) mentre una delle sue pennellate ha creato i presupposti della terza reta. In mezzo e dopo tante palle perse e nervosismo. Purtroppo in questa Atalanta basata sul gruppo coeso anche il suo contributo è fondamentale per battere una squadra di bassa classifica con una difesa imbarazzante (almeno ieri) quale si sta rivelando il Torino in questa stagione (al pari della nostra vorrei dire almeno in rapporto alla prestazione di ieri). Josip potrà tornare ad essere con continuità quello ammirato nella scorsa stagione fino al lockdown ? Possibile magari a corrente meno alterna, dipende da molti cose. Diversi dei tifosi che scrivono e commentano su Atalantini.com lo hanno ipotizzato, una stagione senza Europa (almeno league) potrebbe portare se non ai saldi ad un ridimensionamento.

Ecco che entra in ballo il terzo ciclo ed è quello generale di questa squadra. Gasperini ha costruito dal nulla una mentalità che, anche a termine ciclo, può essere mantenuta con nuovi attori. A fronte di qualsiasi risultato inferiore ad una qualificazione all'EL credo dovremmo entrare nell'ordine di idee di veder partire diversi degli attori principali. I nomi non li faccio perchè le condizioni le crea il mercato ed a questo punto della stagione oltre che inutile sarebbe sbagliato. L'approccio che la società terrà in fase di mercato ci farà capire quali sono le intenzioni. La famosa asticella si è elevata al massimo che la nostra amata Atalanta può sostenere con continuità. Sono possibili risultati ancora più buoni grazie a circostanze particolari, un Real meno forte di quello solo di 3 anni fa campione d'Europa potrebbe consentire alla migliore Atalanta di passare al turno successivo bissando, a livello di CL ,il risultato della scorsa fantastica stagione. Per poterle raggiungere, come è stato fatto ieri, si deve puntare ad un obbiettivo alla volta con il rischio di restare con un pugno di mosche per aver trascurato il campionato. Guardiamo al calendario solo per il 2021, da inizio anno a fino alla giornata dopo il Real abbiamo giocato e giocheremo tutte le settimane tranne quella che intercorre fra la trasferta a Cagliari e l'incontro casalingo di campionato con il Napoli, troppo per una squadra che basa il suo successo sull'organizzazione ed il ritmo condite dalle invenzioni di un fuoriclasse.

Ultimo ciclo di cui voglio parlare è quello relativo a Gasperini. Il suo credo lo conosciamo e ci ha fatto divertire in questi anni, la flessibilità e la simpatia non sono certo i suoi punti forti. Ieri per esempio ancora in vantaggio ma in evidente debito di ossigeno, sostituire Malinowski (a proposito si vocifera che le sue prestazioni non all'altezza siano dovute ad un'ernia che non è stata operata per non perdere l'europeo) con Lammers se da un lato è stato un pensare al futuro (immediato col riposo di Freuler) e di più ampio respiro (il far giocare l'olandese dopo che si era speso per trattenerlo a Bergamo), si è rivelato un azzardo. La lezione di coppa Italia con la Lazio ci ha insegnato che si può reggere 20 minuti in 10 contro 11 dopo essere passati in vantaggio, purtroppo anche con le squadre meno forti del campionato, in questa fase in cui il fisico fatica, non ci possiamo permettere tre attaccanti per l'intero incontro. Detto questo Gasperini e la sua mentalità offensiva sono quelle che ci han fatto divertire, lo vorrei ancora ad allenare i nostri giocatori anche in un nuovo ciclo, ovviamente deve esserne convinto lui prima di tutti per poter rivedere una squadra spumeggiante per la maggior parte della stagione.
By brignuca
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