Cinque anni fa la notte di Valencia
Su tutto lui, il Bepi, nel punto più alto della sua carriera, 4 gol e il ricordo eterno tra noi tifosi di quella magica, tragica, incredibile serata.
QUI il link a quei highlights


Pensare a quei giorni mi provoca emozioni intense e impossibili da districare. L’immagine che correda questo articolo è perfetta per spiegarle. Soprattutto se penso che il bambino che guarda quelle immagini sia quello che sta dentro Josip Ilicic, che quella sera guardava se stesso come un invincibile dio, Che aveva sottomesso il mondo intero con il suo immenso talento. È bello che da tutto questo non si possa trarre nessuna morale. Questa è mitologia pura vissuta da ognuno di noi. La vita in sé, in tutto il suo oscuro abisso e nel suo splendore più accecante. In mezzo: Josip Ilicic.
Prevale per me il ricordo della paura per tutti i miei cari, quella partita fu solamente una bella pausa di 2 ore.
Ricordo uno dei simboli di quel periodo: un'intensa rielaborazione del Cavaliere in rosa del Moroni esposta nel corridoio del nostro ospedale, con la dicitura "mola mia".
Iosip quella sera fu quel cavaliere; fu, lui fragile e introverso, quell'epico eroe, il simbolo dei combattenti che dovevamo essere, tutti.
In quei maledetti giorni tutti abbiamo perso qualcuno, un parente, un amico, un conoscente; sarò eternamente grato a quelle donne e quegli uomini che hanno assistito e cercato di curare i nostri cari negli ospedali.
Un grande abbraccio Albi
Grazie papi 🙏
Vorrei cancellare.
#Mola Mia: una Provincia, una Squadra, un Destino comune.