Col Napoli l'Atalanta più giovane della stagione
Domenica contro il Napoli è scesa in campo un’Atalanta baby a detta di tutti, i tifosi con quei ragazzi in campo hanno avuto la netta sensazione di essere davanti ad una formazione Primavera.
Ma è stato davvero così ? Per dare una risposta ci siamo affidati ai numeri e soprattutto alle date di nascita ed alla fine è emerso che domenica scorsa, contro il Napoli, è scesa in campo la formazione atalantina più giovane della stagione 2016/17.
Per fare l’analisi abbiamo considerato la data in cui si è disputato l’incontro rapportata alla data di nascita, d’altra parte l’età è un dato dinamico, oggi non abbiamo gli stessi giorni di anzianità di domani e così si è preso in considerazione il giorno in cui si è disputata la partita, in quel momento si è fissata l’età del giocatore.
Altro dato che abbiamo preso in considerazione è stato quello dei minuti giocati, se schiero tre giocatori di quarant’anni per 89 minuti e i tre sostituti di 20 anni nell’ultimo minuto avrei un’età media di 30 anni, ma il peso dei giocatori, in termini di età, nella squadra è diverso; per cui abbiamo parametrato i minuti giocati e questo ha fatto sì che a livello di età un giovane entrato a dieci minuti dalla fine in sostituzione di un anziano abbia pesato per dieci minuti e non di più.
Ci è sembrata una strada forse un po’ troppo ortodossa ma capace di non dare risposte troppo entusiastiche, semplicemente sincere.
L’età media dell’ultima Atalanta, quella contro il Napoli, è stata di 25 anni e 340 giorni contro un’età media registrata nelle precedenti sei partite di 26 anni e 241 giorni; in una partita sola abbiamo abbassato la media di quasi un anno.
Se non dovessimo invece considerare i minuti, ma mettere tutti sullo stesso piano domenica scorsa l'undici iniziale aveva un'età media praticamente uguale (25 anni e 336 giorni) ma se invece si prendono in considerazione tutti i giocatori scesi in campo, senza differenze di minuti, il dato si abbassa a 25 anni e 175 giorni.
Sembra poco ma vi possiamo assicurare che per spostare di qualche periodo le età medie ci vogliono parecchi correttivi e questa inversione di tendenza dell’ultima partita è decisa e netta, basti pensare che contro il Crotone la media era di 27 anni e 114 giorni.
A qualcuno, considerando i tanti giovani in campo, il dato contro il Napoli sembrerà non troppo “verde”, ma si deve tener conto che accanto ai Caldara, Petagna e Gagliardini domenica in campo vi era anche gente come Masiello e Dramè (sopra i 30) e anche qualcun altro ormai vicino agli “enta”.
A nostro giudizio una bella soddisfazione, considerato anche il risultato, e anche un bel mix di giovani e meno giovani; sappiamo che in serie A se si vuole rimanerci non ci si può affidare solo all’entusiasmo giovanile ma riuscire a diminuire, anche solo di uno o due anni, l’età media significa a nostro giudizio assicurare una vita maggiore alla squadra che può più facilmente intraprendere un percorso a medio/lungo periodo e poi diciamocelo in tutta franchezza, siamo o non siamo la più bella “cantera d’Italia” ?