Colore, rimbalzo e non solo: nuovi obblighi per i club di Serie A sui campi
Quali sono i requisiti minimi da rispettare e le sanzioni previste dal regolamento, che copre le stagioni 2024/25, 2026/27 e 2027/28.
Tra le tante regole che un club deve rispettare per poter giocare nel campionato di Serie A, ce ne sono alcune meno conosciute che riguardano i terreni di gioco degli stadi in cui si disputano le partite. Proprio la Lega ha recentemente pubblicato il “Regolamento per la realizzazione e il mantenimento di un campo da calcio in erba naturale e naturale rinforzata” per le stagioni 2024/25, 2025/26 e 2026/27.
Il regolamento definisce e norma una serie di aspetti fondamentale per i campi di gioco in Serie A. Si va dalla manutenzione ordinaria a quella straordinaria, passando per il monitoraggio dei requisiti minimi e fino ai criteri di valutazione per l’assegnazione del premio “Most Valuable Field”, istituito nella stagione 2021/22 e vinto finora dal Gewiss Stadium (Atalanta) e dalla Dacia Arena (Udinese), oggi Bluenergy Stadium.
Regolamento campi da calcio Serie A – I requisiti minimi
Scandagliando il regolamento, tra gli aspetti più interessanti – e che possono avere risvolti più significativi sull’attività di un club – c’è quello legato al monitoraggio e ai requisiti minimi delle superfici di gioco. «Le verifiche dei campi di gioco ed il monitoraggio delle condizioni agronomico prestazionali delle loro superfici saranno effettuati dalla Lega Serie A, prima di ogni avvio di campionato e durante il corso dello stesso, per il tramite di suoi incaricati che si avvarranno di idonea strumentazione utile all’accertamento dei parametri di seguito elencati», si legge nel documento.
Nel dettaglio, la Lega prevede per i campi da calcio dei criteri penalizzanti di livello 1 e di livello 2, che se non rispettati possono portare a sanzioni pecuniarie (multe, anche ripetute, nell’ordine di 10mila euro ciascuna) e addirittura, nei casi più gravi, alla richiesta di individuazione di un impianto alternativo, il cui terreno di gioco rispetti i requisiti minimi indicati.
«I Terreni di Giuoco sui quali si disputano gare organizzate dalla LNPA devono, anche al fine di perseguire l’omogeneità delle prestazioni agonistiche, rispondere ai requisiti minimi prestazionali di cui alla tabella che segue, pena la riconduzione dell’eventuale mancato rispetto a criteri Penalizzanti di Livello 1». Lo stesso dicasi per i “criteri Penalizzanti di Livello 1”.
Tra questi ci sono criteri prettamente tecnici e altri di più facile comprensione, come il colore del prato, l’umidità del suolo e la densità erbosa. Non solo, tra i parametri che vengono valutati ci sono anche il rotolamento del pallone (che deve essere almeno tra i 3 e i 10 metri) e il rimbalzo dello stesso (compreso tra i 60 e i 105 centimetri).
Regolamento campi da calcio Serie A – Le sanzioni previste dalle norme
Il mancato rispetto di requisiti di questo tipo comporta delle sanzioni che, come detto, possono andare dalla multa fino all’individuazione di un nuovo campo. Nel dettaglio, «ai Criteri Penalizzanti di Livello 1 sono ricondotte sanzioni, da applicarsi a cura degli Uffici della Lega, con un’ammenda pari a €10.000,00 per ciascun parametro disatteso. Gli Uffici della Lega Serie A assegneranno alla Società inadempiente un congruo tempo in relazione ai lavori da eseguire, fino ad un termine massimo di 30 giorni».
«L’inosservanza del termine indicato dagli Uffici della Lega Serie A determinerà una ulteriore sanzione pari a €10.000,00 per ciascuno dei parametri non ottemperati. Al contempo LNPA si riserva di provvedere ai lavori in surroga addebitando ogni costo alla Società inadempiente, ovvero di individuare un impianto sportivo alternativo», si legge ancora.
«Nel caso in cui si realizzino Criteri Penalizzanti di Livello 2 gli Uffici della Lega Serie A assegneranno alla Società inadempiente un congruo tempo in relazione ai lavori da eseguire, fino ad un termine massimo di 30 giorni; alla scadenza del predetto termine LNPA si riserva di provvedere ai lavori in surroga addebitando ogni costo alla Società inadempiente, ovvero di individuare un impianto sportivo alternativo», conclude il regolamento.
fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen