Tre punti ottenuti quando oggettivamente ne meritavamo al massimo uno contro il Torino, un solo punto che grida vendetta contro un Bologna che in altre circostanze sarebbe tornato a casa con un secco poker sul tabellino dei gol incassati.

Purtroppo questo è il calcio d’estate, è la prassi ormai da anni di questa Atalanta diesel che tra infortuni, nazionali, caldo, nuovi acquisti e ingranaggi da oliare per bene, non riesce mai a partire a razzo, ma almeno il sottoscritto ci ha fatto l’abitudine.

Come il personaggio biblico Giobbe, dobbiamo portare pazienza, e in questi mesi più di quanta potessimo immaginare, perché la salita si è fatta subito ripida date le numerose assenze e intrighi di mercato che sicuramente hanno influito sulla psiche dei giocatori e dei tifosi

Quella pazienza che invece il tecnico di Grugliasco esercita in certe circostanze, con i giovani, con i nuovi schemi, ma se si parla di mercato, un mese nella sua testa equivale a un anno nella vita di tutti i giorni.

Per fortuna, le porte di questo infernale calciomercato si stanno chiudendo, e alla fine vedremo anche il benedetto vice De Roon (Koopmeiners) che si rivelerà utile alla causa.

Se già con Freuler in mezzo al campo è stata tutt’altra musica, non ci resta che aspettare il ritorno a pieno regime con Zapata e De Roon per assistere alla classica sinfonia nerazzurra.

Questione di tempo, quindi, questo inizio di stagione prendiamolo così come viene, e niente drammi, perché, i problemi di questa Dea li conoscevamo già.

 

Albo