25/11/2016 | 16.44
0

Conti: "Qui mi sento in famiglia e non vedo un solo motivo per andarmene”

Tra i giovani cresciuti a Zingonia che si stanno mettendo in mostra nell’Atalanta c’è anche Andrea Conti, il quale ha precisato che non pensa ad andare via

E’ un momento bellissimo, personale e di squadra. E’ il gruppo che esalta il singolo. Siamo riusciti a capire quello che ci chiedeva Gasperini e i risultati si vedono. Prima ci davano per retrocessi, ora siamo passati a qualcosa di più della salvezza. Facciamo che l’obiettivo è la salvezza prima possibile e poi vediamo cosa riusciamo a guadagnarci”. Un calcio che ha avuto bisogno di tempo per essere capito e assimilato: “E’ un calcio diverso, un modulo diverso, interpretato da giocatori diversi. E’ un sistema dispendioso, di corsa e pressing: o sei giovane o hai una gran voglia di sacrificarti”.

Il vero segreto di questa esplosione dell’Atalanta è proprio Zingonia. Molti giocatori della squadra attuale provengono dal settore giovanile: “Veniamo tutti da lì, abbiamo gli stessi valori, lo stesso orgoglio atalantino. Ci conosciamo da tanti anni, in questo senso siamo unici. Non esiste un’altra squadra che abbia così tanti ragazzi dello stesso gruppo arrivati in prima squadra. Possiamo essere uno spot per il calcio”.

“Gli amici? Gagliardini, Caldara, Grassi. Siamo cresciuti insieme, Gagliardini dice che mi arrabbio spesso ma con loro non potrei mai farlo, sono come fratelli. Grassi è quello a cui sono più legato, ci siamo sempre sentiti anche quando le nostre strade si sono separate: è il più ignorante, detto in senso buono… E’ un tranquillone, lo mettiamo in mezzo. Una volta avevamo una convocazione per partire alle 6 e mezzo del mattino, giocammo alla play fino a tardi e la mattina alle 9 ancora dormivamo: ci hanno svegliato le urla del nostro team manager“.

Conti spiega poi un retroscena in merito al suo arrivo in prima squadra: L’Atalanta era in ritiro, io stavo cercando una sistemazione dopo il prestito a Lanciano. L’idea era fare un’altra stagione in B. Poi mi chiama il direttore Sartori perché mancava un terzino in rosa e Reja voleva valutarmi per capire cosa fare di me. Da lì è partito tutto, l’allenatore ha deciso di tenermi e io ho cercato di farmi valere”.

 

Conti (Foto LaPresse/Spada)
Conti (Foto LaPresse/Spada)

L’agente del giovane terzino degli orobici ha dichiarato che a fine stagione Conti lascerà l’Atalanta ma lui sembra contraddire il suo procuratore: “Personalmente il mio modello è Dani Alves, terzino di grande spinta e tecnica. Ma guardo anche ai nostri De Sciglio e Darmian che così giovani sono già in squadre importanti. Se li invidio? Non penso a dove sarò tra dieci anni, già faccio fatica a pensare a domani. Il mercato non mi riguarda e neppure mi interessa. Penso all’Atalanta, all’Under 21, agli stage con Ventura. Il resto non mi tocca minimamente, qui mi sento in famiglia e non vedo un solo motivo per andarmene”.

Aspetti da migliorare? La fase difensiva è la mia pecca, così come la gestione delle energie”. E fuori dal campo un po’ pigro e un po’ permaloso. “Sul permaloso sto lavorando, sono migliorato rispetto a prima. Pigro sì ma nel senso che sono un ragazzo tranquillo, non mi piace uscire. Non sono particolarmente attivo e la mia fidanzata Daria mi rimprovera. Lei vorrebbe andare in giro, fare shopping, io sono per stare a casa, sul divano, davanti alla tv. Abito in centro a Bergamo, ora da solo e prima con lei.Sono anche zio di due bimbe, Giorgia e Alessia, figlie di mio fratello. Altre passioni? Il mio bassotto Arturo, e i due cani della mia fidanzata, Tobia e Ugo”.

L’Europa è un sogno di tutti: I tifosi ci chiedono di andare in giro per l’Europa. Piacerebbe anche a noi, è ovvio. Ora dico che è possibile, due mesi fa magari no e in futuro chissà, dipende da noi e dagli avversari. Potenzialmente abbiamo tutte le qualità per farcela”.

fonte calcioweb.eu
By marcodalmen
0 commenti