08/01/2025 | 07.27
25

Conto alla rovescia per il rientro di Scamacca?


Il vero regalo di compleanno se lo farà con un mesetto di ritardo, ma varrà la pena aspettare ancora un pochino.  Del suo ritorno al calcio: giocato, perché parlarne da spettatore non deve piacergli più di tanto, e lo si può capire. 

E il conto alla rovescia è iniziato: sabato scorso, il 4 gennaio. A cinque mesi esatti dall’infortunio di Parma: il crociato del ginocchio sinistro lacerato e operato già il giorno successivo, a Villa Stuart a Roma, affidato alle mani sapienti del professor Mariani. Count down di un mese: perché un’operazione al crociato richiede i canonici sei mesi, e lui ha fatto tutto, e bene, per rispettare i tempi. Poi, come ha detto a metà dicembre, agli Awards Gazzetta di Genova, perfetto poster dell’Atalanta exploit dell’anno, "arrivati a sei mesi dall’infortunio non c’è un giorno prestabilito per tornare: si va a sensazione". La sensazione comune, nel seguire il suo programma di rieducazione, è che per l’inizio febbraio si potrà definire "clinicamente guarito", la formula chiave per qualunque infortunato: vorrà dire essere in grado di riprendere al cento per cento, che non significa ovviamente essere già in grado di giocare al cento per cento.

Decisive, a quel punto, saranno proprio le sue sensazioni. E lì sarà fondamentale coniugare il suo desiderio di rientrare, che sarà molto forte, con le esigenze di prudenza richieste dall’importanza della lesione subita.

Intanto, il programma di terapie - al di là di quelle “standard” - si è esaurito, da un mese e mezzo Gianluca è tornato a lavorare sul campo.

E a rientrare, gradualmente, in una squadra che - parole sue - «vista da fuori è stata uno spettacolo. Anche per come si è evoluta». In parte anche per la sua assenza: giocare per un centravanti prettamente d’area, che ha caratteristiche diverse dalle sue come Retegui, ha imposto anche la ricerca di altre soluzioni. Che oggi si possono considerare un patrimonio dell’Atalanta, esattamente come lo sarà, con il ritorno di Scamacca, l’avere due centravanti di ruolo: alternativi e nel caso - lavorandoci - anche complementari. Due opzioni ugualmente importanti, ma ciò che più conta per Gasperini è che saranno due: se necessario, proprio in questo periodo in cui è mancato pure Retegui, si è capito quanto giocare senza un preciso riferimento offensivo può essere una soluzione interessante, ma non per tutte le occasioni. 

fonte gazzetta.it


By marcodalmen
25 commenti