Nel campionato di calcio, oggi, è caduto un muro che segnerà pesantemente il cammino del gregge bianconero, con pesanti ripercussioni su tutto il campionato.
La vittoria dello scudetto avrebbe dovuto essere il prologo di una trionfale marcia europea, interrottasi alle prime battute.

Le conseguenze, come solito, cadono in capo all’allenatore, rapidamente accommiatato, ma
presumo che l’epurazione sarà ben più estesa, da componenti della squadra, non più idonei,
ad altri personaggi della dirigenza che, evidentemente non hanno operato nelle giuste logiche.
Ammesso che l’operazione si completi positivamente, serviranno tempistiche e metodi idonei a consentire l’amalgama delle funzionalità ed in effetti, i margini di tempo stringono.
Se poi l’operazione attingesse dalle attuali linee laziali, anche i romani si vedrebbero costretti
ad una sostituzione gravemente corrosiva degli attuali equilibri, che, d’altro canto, coinvolge
anche diverse altre società di blasone.

Tutti motivi che, quantomeno sulla carta, ricandidano una società in assetto, quale la nostra, a considerare attentamente il comportamento da adottare, tenuto conto del terzo piazzamento in classifica, testè ottenuto.
Con tutta la possibile modestia, a questo punto, non ci si può più nascondere e dobbiamo fare
di necessità virtù, senza dispendere una possibilità, che alla luce dei fatti, privilegia, in positivo, un percorso attento, illuminato e premiante.

Il tempo della semplice sopravvivenza nella massima serie calcistica, resta un progetto primario della nostra presidenza, ma l’adeguamento alle mutate condizioni, deve essere intrapreso.
Considerazioni che un tempo avrebbero coinvolto certezze sul sano equilibrio mentale disperso, sono ora regolarmente esponibili e razionalmente praticabili.

Il nostro Gian Piero, pur inabissato nell’elaborazione delle migliori logiche da attuare a Lisbona, avrà certamente fatto mente locale su questa opportunità, che vedrà rapidamente di considerare.
Il percorso del successo è fatto a tappe: con metodo, saggezza e lungimiranza la società nerazzurra ci ha portati sino a qui.
Ora può cominciare il bello e tutti noi, quantomeno, non vorremo tirarci indietro.
Forza Atalanta !!

Renato