Czyborra racconta l'isolamento ai suoi connazionali
Nostra traduzione di un'intervista che Lennart Czyborra ha rilasciato a Radio Eins, una radio berlinese.
Grazie ad Andreas, tifoso atalantino di Vienna.
Sei in quarantena ma non ti sei ammalato. Come sta?
Sto bene, viste le circostanze, ma per la gente è una situazione molto difficile. Si sente anche dalla Germania che le persone acquistano molto perché temono che i prodotti siano esauriti.
Cosa vi arriva dall'esterno del vostro isolamento?
Noi giocatori siamo nell'hotel del centro sportivo. Non siamo autorizzati a lasciare il sito, ma leggiamo molto sui social media e sui giornali. Abbiamo visto tutti le immagini terribili dei veicoli militari che portavano via le vittime in altre citta.
Cosa fai tutto il giorno in hotel?
Attualmente non c’è allenamento ufficiale. Ci si alza la mattina e dopo la colazione, ognuno fa diversi esercizi in palestra. Dopo il pranzo restiamo nelle nostre camere e giochiamo a Fifa e con la Playstation.
Conosci qualcuno nella tua cerchia di amici che è stato contagiato dal virus?
Per fortuna no. Vivo da solo qui e la mia famiglia vive a Berlino, ma Berlino è già un città con tante persone contagiate. Io ed i miei compagni siamo tutti sani.
Molti esperti avvertono di una situazione simile a quella in Italia. Molti chiedono un coprifuoco e tu vivi in quarantena. Hai consigli per il popolo di Berlino?
Parlo da persona “normale”, non come giocatore. Dovete rispettare i consigli degli esperti. Lasciate le case solo per fare acquisti di prima necessità, ma non per incontrare amici o festeggiare. Gli ospedali lavorano al massimo e dobbiamo rallentare la diffusione del Virus. Siamo tutti sulla stessa barca. Per l'Italia la situazione è stata come uno tsunami, ma la Germania può imparare dagli errori dell'Italia e spero per la Germania che la situazione sarà più facile che in Italia.
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