23/03/2025 | 14.20
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Da Cesena i tifosi alzano la voce: "Siamo sudditi dell'osservatorio"

A Cesena, nella Club House dello stadio Manuzzi, si è tenuto il convegno "Il mondo del tifo: ieri, oggi e domani", un’occasione per discutere apertamente delle restrizioni sempre più severe imposte ai tifosi. L’evento ha visto la partecipazione di oltre cento persone, tra cui rappresentanti delle curve di diverse città italiane (Roma, Napoli, Milano, Firenze, ecc.), istituzioni calcistiche e legali, ma nessun esponente delle forze dell’ordine, che hanno rifiutato l’invito.

Critiche alle limitazioni imposte ai tifosi

Durante il dibattito, sono stati affrontati temi come il caro biglietti, il Daspo, i divieti di trasferta e le decisioni dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive, considerate sempre più restrittive e scollegate dalla realtà del tifo. Emblematico il caso di Brescia-Cesena, citato più volte come esempio di una gestione errata della sicurezza che ha penalizzato i tifosi bianconeri senza una motivazione concreta.

Ulivieri: "Divieti incostituzionali, il tifo è parte della comunità"

Tra gli interventi più significativi, quello di Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione Italiana Allenatori di Calcio, che ha espresso la sua contrarietà ai divieti che limitano il rapporto tra tifosi e società:

"Ho sempre avuto un dialogo diretto con i tifosi, perché per me il divieto è incostituzionale. Lo stadio è un luogo dello Stato e devono valere le regole dello Stato. Il tifo è fondamentale, anche nelle categorie dilettantistiche, e aiuta a creare una comunità, sia per i giovani che per gli anziani".

Il sindaco Lattuca contro l’Osservatorio: "Decisioni assurde"

Molto critico anche il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, che ha attaccato duramente le istituzioni per le scelte prese, soprattutto riguardo la partita Brescia-Cesena:

"Hanno preso una cantonata e non hanno voluto ammetterlo, creando un problema inutile. Se fossi stato il questore di Brescia, mi sarei assunto la responsabilità di non seguire l’indirizzo dell’Osservatorio. Il sistema è rigido e poco intelligente: così rischiamo di giocare sempre a porte chiuse per evitare qualsiasi problema, penalizzando tifosi e società".

Aspetti legali e il futuro del tifo organizzato

Gli avvocati presenti hanno evidenziato le criticità del sistema attuale, con il Daspo e la Tessera del Tifoso che spesso dividono i tifosi tra "buoni" e "cattivi", favorendo una repressione indiscriminata.

Il vicepresidente di Federtifosi, Giuseppe Munafò, ha sottolineato la necessità di un organismo indipendente per regolamentare le manifestazioni sportive, lamentando la mancanza di considerazione verso i tifosi nelle decisioni delle istituzioni:

"Oggi il calcio sembra pensato solo per la TV, mentre chi va allo stadio viene trattato come un problema. Il calendario delle partite viene pubblicato ogni quindici giorni, rendendo difficili le trasferte organizzate. Inoltre, i biglietti vengono venduti con il meccanismo del 'clic day', favorendo i più veloci e lasciando fuori anziani, disabili e famiglie. Questo non è giusto e alimenta il bagarinaggio online".

Infine, è stata sollevata la questione dei pullman organizzati, un tempo garantiti dai club per le trasferte e oggi sempre più ostacolati:

"I tifosi sono costretti a partire in auto, affrontando lunghi viaggi senza tutele. Questo aumenta il rischio di incidenti. Tornare ai viaggi organizzati sarebbe una soluzione di sicurezza, ma sembra che il sistema voglia scoraggiare la presenza dei tifosi in trasferta", ha concluso Munafò.

Conclusione: serve un cambiamento

Dal convegno è emersa la volontà di istituire un tavolo permanente di confronto tra tifosi e istituzioni per riformare il sistema e garantire ai sostenitori un ruolo attivo nelle decisioni sul calcio. La richiesta principale è chiara: meno restrizioni ingiustificate e più dialogo, per riportare il tifo al centro dello sport.

Da Cesenatoday

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By staff
8 commenti
thealamo
24 Marzo 2025 | 10.12

affermare che la Tdf o come si chiami ora divida tra tifosi buoni e cattivi e' concettualmente "comprensibile" (non condivisibile ma di fatto i requisti per il suo rilascio....poi portano a tali effetti - e nn entro nel merito delle condizioni che ne concedono on negano il rilascio, nn rileva ora).

Ma, allora, perche' cio' ....porta ad una cito "repressione indiscriminata"? 

La responsabilita' penale e' PERSONALE, non collettiva, perche' allora colpire il "corpo dei tifosi" in maniere indiscriminata e non azionare SINGOLI interventi? perche' penalizzare intere tifoserie....mai violente???

Chiaro l'intento "legale paraculistico" e l'operare con libera faciloneria dei preposti...che forse guardano piu' alla personale carriera che all'applicazione delle normative......? mi chiedo neh  

e' una prassi che copre altre....deficienze operative' (es. scarsita' d  personale o "fondi" di spesa dedicati??)mah....

o, peggio ancora ....e' la mano pesante e poco democratica della maesrtina che nn sapendo gestire la classe seglie la via piu' semplice ma ingiusta e (vedi responsabilita' personale penale) del "tutti in castigo???"

sarebbe democratico ricevere lumi in merito.

Cio' che pero' nn deve essere per nulla una scusante o diminuente per chi delinque, mettendo una intera comunita' sotto la spada di Damocle.....dell'intervento indiscriminato.

amen



piupiupiu
23 Marzo 2025 | 17.01

Si sente odore di regime ovunque ..............

CRI BG
23 Marzo 2025 | 16.45

Il caso di Brescia-Cesena e" veramente surreale. Vietare la trasferta per sicurezza??? Ma sono gemellati!!  Entravano insieme a braccetto !!   Ridicoli

demetrio
23 Marzo 2025 | 16.20

Non si presentano perché non devono dare spiegazioni, tanto le decisioni vengono prese senza delle regole ben precise, per non dire senza senso. Per me il problema è interno alle forze dell'ordine e alla loro organizzazione. Non sempre hanno a disposizione numeri per coprire tutte le partite e quindi fanno saltare anche certe trasferte in modo da mandare meno personale. Questo se la si vuole vedere in buona fede. Poi per "ripicca" scelgono di vietare anche trasferte a tifoserie gemellate.

Tiratevi insieme Cops

SubbuteoGroup

In risposta a: demetrio

23 Marzo 2025 | 18.13

Ah beh se la logica è come quella di Bergamo che mandano tre camionette di celere all'imbocco di Borgo Santa Caterina per Atalanta Empoli, con gente che guadagna straordinari a fumarsi pacchetti di sigarette...

Raindog

In risposta a: SubbuteoGroup

23 Marzo 2025 | 18.30

effettivamente li spendono tutti in sigarette,

...o faran  parte dell' equipaggiamento?

Mome
23 Marzo 2025 | 15.58

Il fatto che le forze dell'ordine abbiano rifiutato l'invito mi sembra un chiaro segno di un rifiuto al dialogo che arriva dall' alto e volontà di guidare tutti i movimenti con decisioni unilaterali senza diritto di opinione 

libero

In risposta a: Mome

23 Marzo 2025 | 18.30

Non è una novità. Vi risulta abbiano risposto ai fatti del Varlungo? I panni sporchi li lavano in casa loro.